Emily Dickinson

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Emily Dickinson

Messaggioda Ospite » 07/12/2010, 0:12



" Non sappiamo mai quanto siamo elevati

Fino a quando siamo chiamati ad innalzarci;
E poi, se sappiamo veramente seguire i nostri progetti,
La nostra statura tocca il cielo.
L'eroismo che declamiamo
Potrebbe essere una cosa quotidiana,
Se non distorcessimo le nostre misure
Per paura di essere dei re "


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drago-lontra blu
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Emily Dickinson

Messaggioda drago-lontra blu » 07/12/2010, 14:34

ho sentito questa frase non ricordo più in quale film, anche se recitava non proprio uguale.
Certo è, che se avessimo il coraggio di sollevare la testa, quanti di noi sarebbero Re.
Grazie Sara, pulzelle pulzelle
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mariposa azul
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Emily Dickinson

Messaggioda mariposa azul » 07/12/2010, 22:08

Sara, bellissima la poesia che hai riportato. Come l'ho letta il mio pensiero è andato al Guardiano della Soglia e a quella paura che non ci permette di diventare re e di fare in modo che la nostra statura ci faccia toccare il cielo.
Ho trovato questo post di Igor Sibaldi che parla della funzione di Guardiano svolta dai Cherubini che roteano la loro spada fiammeggiante nell'aria:

Citazione:
55. I GUARDIANI DELLA SOGLIA
11/05/09 - 09:00
Postata da Igor Sibaldi
Non tutti i Cherubini sono semplicemente generosi come ’Aladiyah. L’Angelo di questi giorni e il successivo impersonano soprattutto l’altro aspetto della loro Gerarchia, la durezza. Sono in un certo senso guardiani della soglia, diretti discendenti delle prime figure angeliche che compaiono nella Bibbia – quei Cherubini, appunto, a cui YHWH assegnò il compito di sorvegliare un importante posto di confine. Ricordate come avvenne? YHWH aveva appena scoperto il furto dei frutti della conoscenza, era molto indignato (almeno in apparenza) e turbato: diceva tra sé e al Dio Creatore:

«Ecco! L’adam è diventato come uno di Noi per la conoscenza del bene e del male! Ora bisogna impedire che stenda ancora la mano, e che prenda magari i frutti dell’Albero della Vita: se no me mangerà, e vivrà per sempre!..»

Genesi 3,22

Era decisamente agitato, come sempre lo è YHWH quando l’uomo si evolve o rischia di evolversi troppo. E

Scacciò dunque l’adam e pose a oriente del Gan ‘Eden i Cherubini e il bagliore della spada che gira su se stessa, perché custodissero la via verso l’Albero della Vita.

Genesi 3,24

So cosa penserete: «È imbarazzante... Un Dio tanto insicuro, tanto geloso dei suoi divini privilegi, tanto timoroso dell’uomo!» Ma del caratteraccio di YHWH abbiamo già parlato altre volte. Ora richiamo la vostra attenzione su quella «spada che gira su se stessa» e che manda una gran luce. Potete facilmente immaginare quanti tentativi siano stati fatti, nei millenni, per interpretarla. A mio parere, quella spada che ci vieta il cammino è uno specchio: spesso le lame erano usate come specchi, nell’antichità, e le immagini, negli specchi, girano davvero su se stesse, e la sinistra diventa destra e viceversa... È uno specchio affilato – una spada – e manda una gran luce: e lì è il suo segreto, è a quella luce che tocca il compito di di abbagliare, confondere, spaventare chi vuol salire verso l’Albero della Vita, cioè verso una fonte di conoscenza e d’energia ancor più alta dell’Albero del Bene e del Male. Ma - l’avete già intuito - la luce che vedete in quello specchio non può che essere la vostra, riflessa lì. E ciò sicuramente può sconvolgere la gran maggioranza degli uomini, talmente abituati a pensare di valere poco, di non pensare mai nulla di intelligente, e spaventati tanto spesso dai loro stessi pensieri: chi di costoro si trovasse d’un tratto davanti a un’immagine splendente, abbagliante di se stesso, con ogni probabilità ricadrebbe indietro sbalordito, pensando «Non sono certo io! Chissà cos’è, chissà quale essere tremendo mi ha squadrato da lassù... Meglio stare alla larga!» E da tempo immemorabile i Cherubini osservano da lassù questa nostra pusillanimità. Voi ne sapete niente? Vi risuona?

Anche per questo i «protetti» dell’Angelo di oggi – ai quali tocca in sorte proprio la vocazione della Soglia, della scoperta dell’Aldilà – si dividono in due categorie: i felicissimi, che hanno avuto fiducia in se stessi (o meglio, non hanno avuto paura del proprio bagliore) e hanno osato varcare qualche confine nella loro vita; e gli infelici, amari, invidiosi, che han pensato «Be’ no, meglio di no» e sono rimasti fuori, e sperano che tanti altri rimangano tagliati fuori, da quello specchio-spada, proprio come loro.

Ne conoscete certamente qualcuno...


Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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Emily Dickinson

Messaggioda drago-lontra blu » 08/12/2010, 10:07

e ne conosco si, sia di qua che di là...
ciao ragazze,
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Emily Dickinson

Messaggioda mariposa azul » 08/12/2010, 10:36

Ciao Drago, per me è arrivato il momento di fare i conti anche con questa parte. Ho trovato un articolo molto interessante sul doppio
L'angelo e il doppio: immagini e contro-immagini di di Michel Joseph che è uno studioso di Steiner. http://www.rudolfsteiner.it/k_angelo.htm
Steiner parla a lungo dei guardiani della soglia nel suo libro L'Iniziazione, qui potrete trovare l'e-book http://www.scribd.com/doc/2523051/Ebook-Antroposofia-ITA-Rudolf-Steiner-LIniziazione
Un abbraccio pulzelle
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH


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