Le Pietre Verdi.
Erano lì, vicino alla spiaggia, alla foce del torrente, assieme a tutte le altre pietre, ma non le abbiamo viste subito. C’è voluto qualche giorno perché le notassimo, ma da quando le abbiamo notate è stato “amore a prima vista”. Così rugose, così piene di pieghe, mi è sembrato di vedere la lava condensarsi e ripiegarsi su se stessa per formare queste pietre verdi. Mi hanno dato subito una sensazione di antico, mi sembra di vedere dei libri, degli antichi manoscritti che contengono il Sapere che abbiamo dimenticato. C’è stata subita la consapevolezza di doverle usare per costruire una Ruota di Medicina e che questo lavoro sarebbe stato compito di Prema.
La prima costruzione della Ruota con le Pietre Verdi è stata un’emozione particolare. Non sapevo che energia avrebbe avuto, in quale direzione lavorare… Otto pietre in cerchio più una nona, grande, posta al di fuori del cerchio, a Est, mentre io mi sono seduto ad Ovest. Ed è stata una sorpresa. Mi sono ritrovato all’interno di una foresta, circondato e abbracciato da alberi immensi; attorno percepivo molte presenze. Mi aspettavo un incontro coi fratelli del Popolo Rosso, ma non erano loro le anime antiche che si sono presentate; una parola precisa si è affacciata alla mente: Druidi! E poi le istruzioni per l’uso. Fumigare le Pietre; offerta di terra, di acqua, di fuoco e di aria; attivare col suono… Al centro una sensazione di fuoco, di luce, forse lava o una pietra incandescente, ma non è qualcosa che appartiene a questa dimensione… La certezza che la Ruota sia un portale…
È stato il primo incontro coi Druidi, con la magia delle foreste del Nord. L’energia della ruota era molto forte, ma c’era qualcosa che non andava, c’era una stonatura. La lamina oscura era piuttosto forte. E un giorno è arrivato il momento della purificazione. Seduto a Est al posto della nona Pietra, Shanti al Sud: sono arrivati i Druidi, in cerchio, ma si tenevano in disparte, osservavano distaccati, quasi ostili. E sono affiorati alla memoria ricordi antichi, ricordi di conoscenza usata male, di un Druido, forse il “maestro”, abbandonato da compagni e discepoli perché aveva ceduto alla tentazione del potere, alla tentazione dell’ego. E col ricordo, il riconoscimento del proprio errore. Il cerchio di Druidi si è avvicinato, i loro volti erano sorridenti, senza più alcuna traccia di ostilità. È stato come ricucire una strappo lungo secoli e secoli.
Solo dopo questa purificazione abbiamo iniziato ad usare le Pietre Verdi anche con gli altri, e ogni volta si rinnovano e si rafforzano le sensazioni che ho provato si dall’inizio. C’è odore di muschio, profumo di alberi, l’abbraccio della notte, erba umida sotto i piedi e un cerchio di antichi Saggi vestiti con una tunica bianca legata in vita, lunghi capelli canuti e barba folta. E la netta sensazione che ci sia un preciso legame tra le foreste del Nord Europa e la Terra Rossa del Nord America. E Sirio… (così mi dicono).
Prema
(cito Drago Blu) , ma perché non avete ancora pubblicato questo libro?