Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

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Oliviero Angelo
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Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

Messaggioda Oliviero Angelo » 23/06/2011, 14:52

E' possibile risolvere i problemi tramite il pensiero?


Sì, certi problemi possono essere risolti tramite il pensiero, ma solo i problemi creati dal pensiero stesso. Nessun problema autentico, esistenziale, può essere risolto dal pensiero. Quest'ultimo tipo di problemi non è creato dal pensiero, fa parte della vita stessa; pensare non sarà di grande aiuto. Il pensiero può aiutarti solo in un modo: quando, dopo aver pensato tantissimo, ti imbatterai nella verità che il pensiero è futile. E quando comprendi che il pensiero è inutile per i problemi esistenziali, esso, in un certo senso, ti ha aiutato. E' tramite il pensiero che arrivi a questa comprensione.
Ma i problemi creati dal pensiero possono essere risolti dal pensiero stesso. Per esempio, un problema matematico può essere risolto pensando, perché l'intera matematica è creata dal pensiero. Per esempio: se sulla Terra non ci fossero uomini, esisterebbe la matematica? No, con la scomparsa della mente umana, scomparirebbe la matematica. Nella vita e nell'esistenza non esiste alcuna matematica. Nel giardino ci sono degli alberi, ma quando conti: "Uno, due, tre", non ci sono tre alberi, perché il "tre" è una realtà mentale. Ci sono gli alberi, ma non i numeri. Il numero tre è nella tua mente. Se tu non ci fossi, esisterebbero solo gli alberi, non "tre" alberi. Il "tre" è una qualità attribuita e proiettata dalla mente.
La mente crea la matematica, quindoi qualsiasi problema matematico sarà risolto dalla mente, dal pensiero. Ricorda: non puoi risolvere un problema matematico tramite il non-pensiero. Nessuna meditazione sarà d'aiuto, perché la meditazione dissolverà la mente e con essa tutta la matematica.
Dunque, esistono problemi creati dalla mente: essi possono essere risolti dal pensiero. Ma esistono problemi che non sono creati dalla mente, perché sono esistenziali; questi ultimi non possono essere risolti dalla mente. Dovrai scendere in profondità, nell'esistenza stessa.
Per esempio, l'amore è un problema esistenziale. Non puoi risolverlo pensando; al contrario, il pensiero ti disorienterà ancora di più. Più pensi meno sarai in contatto con la fonte del problema. La meditazione sarà d'aiuto. Ti donerà delle intuizioni, conducendoti alle radici inconsce del problema. Se ci pensi su, resterai in superficie.
Quindi, ricorda: i problemi della vita non si possono risolvere pensando. Mancherai tutte le soluzioni e creerai più problemi perché pensi troppo. Per esempio, la morte. La morte non è un problema creato dal pensiero, non puoi risolverlo pensando. Qualunque cosa tu possa pensare, come puoi risolverla? Puoi consolarti e pensare che la consolazione sia una soluzione, ma non lo è. Puoi ingannare te stesso: questo è possibile attraverso il pensiero. Puoi escogitare delle spiegazioni, grazie alle quali puoi pensare di aver trovato la soluzione. Pensando, puoi eludere il problema, ma non puoi risolverlo. Comprendi bene la differenza.
Per esempio, la persona che ami, un amico o tua figlia, muore. Cosa farai adesso? Puoi pensarci su. Puoi affermare che l'anima è immortale, perché l'hai letto. Nelle Upanishad è detto che l'anima è immortale, solo il corpo perisce. Tu non lo sai affatto; infatti, se lo sapessi già, non esisterebbero problemi. O forse sì? Se davvero sapessi che l'anima è immortale, la morte non sarebbe avvenuta; non ci sarebbe alcun problema. Ma il problema esiste: la morte è avvenuta e ora tu sei turbato e profondamente afflitto. Adesso vuoi evitare questo dolore, vuoi dimenticarlo in qualche modo.
Puoi accettare che la spiegazione che l'anima è immortale, ma è un trucco. Non che l'anima non sia immortale -, ma per te è un trucco, stai cercando di imbrogliare te stesso. Poiché sei addolorato e vuoi fuggire da tale dolore, questa spiegazione sarà utile. Ora puoi consolarti dicendo che l'anima è immortale e che nessuno muore, se non il corpo; è come cambiare vestito, dimora: l'anima è passata da una casa all'altra. Puoi pensarci su all'infinito, ma non conosci nulla al riguardo. Hai sentito, hai racccolto delle informazioni, e grazie a queste spiegazioni ti senti meglio, ti tranquillizzi. Adesso puoi dimenticare la morte.
In realtà, non è questa la soluzione al problema. Non hai risolto nulla. Il giorno seguente morirà qualcun altro e si ripresenterà lo stesso problema. E, in profondità, sai che tu stesso devi morire; hai paura perché non puoi evitare la morte. Però, puoi continuare a rinviare e a fuggire attraverso le spiegazioni: non funzionerà.
La morte è un problema esistenziale. Non puoi risolverlo pensando; puoi creare solo false soluzioni. Che fare, allora? Esiste un'altra dimensione: la dimensione della meditazione. Non del pensiero, ma della meditazione. Affronta la situazione.
La morte è accaduta, la persona che ami è morta. Non cominciare a pensare, non chiamare in causa le Upanishad, la Gita e la Bibbia. Non interrogare i Cristo e i Buddha, lasciali perdere. Affronta la morte, non evitarla. Sii totalmente presente a questa situazione, non pensarci su. Cosa puoi pensare? Puoi solo rimestare nella vecchia spazzatura. La morte è un fenomeno così nuovo e vasto che il tuo sapere non aiuterà in alcun modo. Per cui metti da parte la mente. Sii in profonda meditazione con la morte.
Ci saranno tristezza e dolore,le tue spalle saranno gravate da un peso: lascia che sia così. Fa parte della vita, della maturità, della realizzazione finale. Resta con essa, totalmente presente. Questa sarà una meditazione e arriverai a una comprensione profona della morte. A quel punto la morte si trasformerà in vita eterna.
Ma non introdurre la mente e il sapere. Resta con la morte e la morte ti si rivelerà: saprai che cos'è, ti addentrerai nelle sue dimensioni interiori. Allora essa ti porterà al centro stesso dela vita, perché la morte è il centro stesso della vita. Non è contro la vita, bensì è il suo stesso processo. Invece, la mente crea la contraddizione secondo la quale la vita e la morte sono opposte: continui a pensarci su, ma poiché il punto di partenza è sbagliato, l'opposizione è falsa, non puoi mai arrivare a una conclusione vera.
Ovunque ci sia un problema esistenziale, resta con esso senza la mente. Questo è ciò che intendo con "meditazione". E il tuo semplice essere presente con il problema lo risolverà. Se sei stato davvero presente, la morte non ti accadrà di nuovo, perché adesso saprai che cos'è.
Noi non agiamo mai così: né con l'amore, né con la morte, né con alcunché di autentico. Ci muoviamo sempre nei pensieri, ma i pensieri sono ingannatori; sono presi in prestito, non sono tuoi. Non sono in grado di liberarti. Solo la tua verità è in grado di liberarti, ma puoi arrivare a essa unicamente attraverso una presenza estremamente silenziosa. Il pensieoro non funziona con qualsiasi problema: non risolverà i problemi autentici, ma può risolvere quelli falsi che esso stesso ha creato perché seguono le regole della logica. La vita non segue le regole della logica. La vita ha le sue regole nascoste, alle quali non puoi applicare la logica.
Ancora una cosa su questo argomento: ogni volta che tiri in ballo la mente, essa disseziona e analizza. La realtà è una, ma la mente divide sempre e, una volta che hai diviso una realtà, l'hai falsificata. Adesso puoi sforzarti per tutta la vita, ma non arriverai a niente, perché la realtà era fondamentalmente una e tu l'hai divisa in due. Ora stai lavorando su una divisione.
Per esempio, come stavo dicendo, la vita e la morte sono una cosa sola, ma per la mente sono distinte e la morte è nemica della vita. Non è così, perché la vita non può esistere senza la morte. Se la vita non può esistere senza la morte, la morte come può esserle nemica? Essa ne è la condizione necessaria: rende possibile la vita. La vita si sviluppa in essa, ne è l'anima; senza, la vita sarebbe impossibile. Ma la mente - il pensiero - le separa rendendole polarità opposte. Puoi pensarci su all'infinito, ma tutti i tuoi pensieri saranno falsi, perché all'inizio hai commesso un peccato: il peccato della divisione. Quando mediti, le diisioni scompaiono. Quando mediti, non possono esserci divisioni; infatti, come puoi dividere nel silenzio?
Noi siamo qui, in questo momento; ognuno nella sua testa sta pensando a qualcosa. Siamo diversi, ognuno è diverso, perché i tuoi pensieri sono tuoi e i miei sono miei. Nella mia mente ho i miei sogni e tu hai i tuoi. Qui ci sono molte persone, ma se tutti stessimo meditando - se nessuno pensasse, se il pensiero fosse cessato -, non ci sarebbero tante persone; in realtà, non ci sarebbe nessuno. Se tutti stssimo meditando, i limiti sarebbero scomparsi.
Quando io e te stiamo meditando, non esistono più due persone, perché due silenzi diventano una cosa sola. Non possono essere due: infatti, come puoi distinguere un silenzio dall'altro? Non puoi tracciare un confine. Puoi distinguere un pensiero da un altro, una mente dall'altra, ma due silenzi sono semplicemente una cosa sola, come due zeri. Due zeri non sono due, sono uno; puoi sommare mille zeri, ma saranno sempre uno.
Meditazione vuol dire creare uno zero interiore in cui tutti i limiti e le divisioni scompaiono. Questo ti dona l'occhio autentico, il terzo occhio, il darshan. Adesso possiedi i veri occhi per vedere. Per questi occhi autentici la realtà è limpida, aperta e rivelata. E quando la realtà è rivelata, non esistono problemi.


(da: "I segreti della gioia", Osho)
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Angel
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Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

Messaggioda Angel » 23/06/2011, 20:47

angelino Due zeri non sono due, sono uno; puoi sommare mille zeri, ma saranno sempre uno.
Meditazione vuol dire creare uno zero interiore in cui tutti i limiti e le divisioni scompaiono. Questo ti dona l'occhio autentico, il terzo occhio, il darshan. Adesso possiedi i veri occhi per vedere. Per questi occhi autentici la realtà è limpida, aperta e rivelata. E quando la realtà è rivelata, non esistono problemi. cuore pulsante cuoricino


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Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

Messaggioda drago-lontra blu » 24/06/2011, 22:52

Detto da me avrebbe meno risonanza. SCritto da Osho, ecco, posso passarlo.
In questo momento so a chi passarlo. Grazie Gladius.
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shanti
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Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

Messaggioda shanti » 24/06/2011, 22:54

eh eh eh nemo profeta in patria.... ma se lo dice Osho magari ascolta.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

Messaggioda drago-lontra blu » 24/06/2011, 23:01

faccio fatica a vedere Nemo profeta, gh gh gh..
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Anna Maria Stella

Il Pensiero, i problemi, l'amore e la morte

Messaggioda Anna Maria Stella » 24/06/2011, 23:15

grazie per questo post illuminante ...


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