"Un generale lancia l'ordine d'attacco gridando: «Fuoco!» e in
pochi minuti non rimane più niente di quella che era una
magnifica città. Egli non ha fatto niente, ha solo pronunciato
una parola, ma che potenza era contenuta in quella parola!
Oppure, un uomo - o una donna - che conta molto su voi, ma i cui
veri sentimenti non conoscete ancora, vi dice o vi scrive un
giorno queste semplici parole: «Ti amo», ed ecco improvvisamente
la vostra vita illuminarsi! Niente è cambiato, eppure tutto è
cambiato. L'intera esistenza è lì a dimostrazione dei poteri
della parola.
Possiamo anche spingerci oltre. Perché pensate che le persone
parlino, il più delle volte? Per esercitare il loro potere.
Anche quando sembra che diano delle spiegazioni, delle
informazioni, spesso non lo fanno realmente per spiegare o
informare; parlando o scrivendo, vogliono soprattutto produrre
certi effetti: farsi degli alleati, suscitare la collera,
l'odio, oppure sopire la diffidenza. E voi, con quale scopo
usate la parola? Vi lascio riflettere su tutto questo."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
pochi minuti non rimane più niente di quella che era una
magnifica città. Egli non ha fatto niente, ha solo pronunciato
una parola, ma che potenza era contenuta in quella parola!
Oppure, un uomo - o una donna - che conta molto su voi, ma i cui
veri sentimenti non conoscete ancora, vi dice o vi scrive un
giorno queste semplici parole: «Ti amo», ed ecco improvvisamente
la vostra vita illuminarsi! Niente è cambiato, eppure tutto è
cambiato. L'intera esistenza è lì a dimostrazione dei poteri
della parola.
Possiamo anche spingerci oltre. Perché pensate che le persone
parlino, il più delle volte? Per esercitare il loro potere.
Anche quando sembra che diano delle spiegazioni, delle
informazioni, spesso non lo fanno realmente per spiegare o
informare; parlando o scrivendo, vogliono soprattutto produrre
certi effetti: farsi degli alleati, suscitare la collera,
l'odio, oppure sopire la diffidenza. E voi, con quale scopo
usate la parola? Vi lascio riflettere su tutto questo."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
