Messaggioda Orione » 22/06/2013, 20:26
Quando ho letto il commento di Shanti mi sono sentita tremendamente in colpa perché in questo periodo giornalmente faccio fatica a trovare qualcosa di positivo che mi aiuti a tirare avanti. Men che meno riesco a connettermi con la mia parte spirituale per mandare luce agli altri.
Proprio stasera pensavo a quanto questa vita mi pesi e a quanto mi senta fuori posto in questo mondo... poi però ho riflettutto sulla mia vita. Ho riflettuto sul fatto che giornalmente occupo il mio tempo interessandomi agli altri, cercando di lenire il loro dolore con una parola, una frase, sono alla ricerca di cose per far stare meglio gli altri in tanti modi... e allora forse...anche questo è rendersi utile agli altri...forse non so meditare, inviare luce, non sono positiva 24 h su 24... ma sono certa che la mia parte la faccio alla grande da quando sono nata... e allora approfitto per mettere qui un pensiero di Aivanhov che magari c'è già ma che sento molto mio.
"La differenza tra il vero sapere e le conoscenze libresche è la
stessa che esiste tra l’oro e le banconote. Le banconote non
sono sempre valide, e possono anche perdere qualsiasi valore, in
seguito a sconvolgimenti politici o sociali. L’oro invece non
perde mai il suo valore, quali che siano le circostanze. Per
questo, chi possiede dell’oro non si ridurrà mai in miseria.
Come le banconote, anche le conoscenze libresche possono, in
determinate circostanze, non esservi più di alcuna utilità. Se
invece possedete le cognizioni che vi sono date dalla saggezza
– quella saggezza basata su un’esperienza personale, viva –
in quel caso, avete dell’oro. In tutte le circostanze, in tutte
le condizioni, questo sapere rimane valido, illumina il vostro
cammino, vi offre delle soluzioni e vi dà la pace. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov