Pensiero del giorno martedì 6 settembre 2011.
"Non dovete contare su nulla e su nessuno, né sulla vostra
famiglia né sui vostri amici né sul vostro Maestro e nemmeno sul
Signore; sì, nemmeno sul Signore, ma solamente sul vostro lavoro.
Perché? Perché sarà grazie al vostro lavoro che potrete poi
contare sull’Universo intero. Quando l’agricoltore ha seminato il
suo campo, può contare sul sole, sulla pioggia e sulla rugiada,
poiché questi contribuiranno a far crescere i semi. Ma se non ha
seminato nulla, è inutile che conti su qualcosa: sarebbe come
cercare un appiglio nel vuoto. Di chi è poi la colpa se non
accade niente di ciò che si aspettava?
Nemmeno il Signore desidera che noi contiamo tanto su di Lui.
Espresso in modo diverso, è ciò che anche Gesù dice nei Vangeli:
«Cercate prima il Regno di Dio e la sua Giustizia, e tutto il
resto vi sarà dato in sovrappiù». Dunque, sta a noi fare prima
qualcosa per mettere in moto i processi che ci permetteranno di
ottenere quello che desideriamo, di raggiungere lo scopo che ci
siamo prefissi."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
"Non dovete contare su nulla e su nessuno, né sulla vostra
famiglia né sui vostri amici né sul vostro Maestro e nemmeno sul
Signore; sì, nemmeno sul Signore, ma solamente sul vostro lavoro.
Perché? Perché sarà grazie al vostro lavoro che potrete poi
contare sull’Universo intero. Quando l’agricoltore ha seminato il
suo campo, può contare sul sole, sulla pioggia e sulla rugiada,
poiché questi contribuiranno a far crescere i semi. Ma se non ha
seminato nulla, è inutile che conti su qualcosa: sarebbe come
cercare un appiglio nel vuoto. Di chi è poi la colpa se non
accade niente di ciò che si aspettava?
Nemmeno il Signore desidera che noi contiamo tanto su di Lui.
Espresso in modo diverso, è ciò che anche Gesù dice nei Vangeli:
«Cercate prima il Regno di Dio e la sua Giustizia, e tutto il
resto vi sarà dato in sovrappiù». Dunque, sta a noi fare prima
qualcosa per mettere in moto i processi che ci permetteranno di
ottenere quello che desideriamo, di raggiungere lo scopo che ci
siamo prefissi."
Omraam Mikhaël Aïvanhov