“...Non dobbiamo credere in qualcosa solo perché ci viene detta, nemmeno alle tradizioni perché ci vengono tramandate dai tempi degli antichi;
nemmeno alle dicerie in quanto tali; nemmeno agli scritti dei saggi in quanto scritti da saggi; nemmeno alle fantasticherie che possiamo credere comunicateci da un Dio (ossia a presunte ispirazioni spirituali); neppure a interferenze tratte da basi non solide; neppure a ciò che sembra essere una
necessità analogica; neppure alla pura e semplice autorità dei nostri insegnanti o maestri. Invece dobbiamo credere quando lo scritto, la dottrina o le parole siano confermati dalla nostra ragione e dalla nostra coscienza. Perciò vi ho insegnato a non credere semplicemente perché l’avete udito, ma una volta che avete creduto nella vostra coscienza, allora agite di conseguenza e abbondantemente.”1

da La dottrina segreta.