Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggi di Kryon
Avatar utente
Mary
Messaggi: 2700
Iscritto il: 22/09/2008, 0:00

Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda Mary » 12/03/2012, 16:42

Parabola di Kryon

DAVID L’INDIANO



C’era una volta un indiano di nome David che viveva su un’isola… L’isola in questione era buona e ricca ed egli apparteneva alla stirpe regale in quanto suo nonno era il capo. David viveva bene sull’isola, c’era cibo in abbondanza e crescevano molti frutti commestibili. Il suo villaggio e la tribù vissero bene per molti, molti anni.
Ora, l’isola era circondata da un curioso attributo, un enorme banco di fittissima nebbia che la racchiudeva a una distanza di cinque chilometri dalla costa. Era un anello completo, ma la nebbia non raggiungeva mai la costa, perciò le giornate erano in genere soleggiate e limpide. La nebbia rimaneva al largo, alla stessa distanza di anno in anno, come un segno minaccioso e nessuno poté mai vedere cosa ci fosse al di là.
David crebbe con questa nebbia, la stessa di cui il villaggio aveva fatto esperienza generazione dopo generazione. La gente non la comprendeva ma ne aveva paura, perché molto spesso qualcuno si avventurava là dentro senza mai fare ritorno. Pur essendo un bambino, David ricordava uno dei vecchi componenti della tribù che, prossimo alla morte, scelse di prendere la canoa e di andare nel banco. Molte erano le storie su quello che sarebbe potuto accadere a chi vi entrasse, che perlopiù venivano raccontate alla luce dei fuochi da campo.
Alla gente veniva insegnato che, se mai qualcuno fosse entrato nella nebbia, gli altri abitanti sarebbero dovuti entrare nella sua casa e nel suo villaggio senza guardare! Vedete, questa nebbia maligna era circondata da molta paura, ma David, appartenendo alla famiglia reale, ebbe l’opportunità di osservare direttamente insieme agli anziani alcuni eventi sia da bambino sia da adolescente. Tuttavia, il solo che ricordava fu quello in cui il vecchio entrò nel banco ma non lo vide più tornare. Gli appartenenti alla stirpe regale stettero molte ore ad osservare la nebbia dopo che il vecchio vi era scomparso; spesso, infatti, qualche tempo dopo la scomparsa di qualcuno, essi avevano udito un gigantesco rumore smorzato, un suono pauroso che faceva loro tremare il cuore, un rombo che non riuscivano a comprendere. David l’avrebbe ricordato per tutta la vita. Chissà cosa poteva essere? Forse un mostro o forse era il suono di un gigantesco vortice o di una cascata che se ne stava lì ad aspettare e a reclamare le vite di quanti avessero attraversato il banco?
Ora, vi sembrerà strano che David, ormai trentaquattrenne, avesse preso la decisione che prese, il fatto è che si sentiva irresistibilmente attratto dalla nebbia ! Sentiva che nella sua vita dovesse esserci qualcosa di più, qualcosa che gli mancava!....
Così, senza dire nulla agli anziani,raccolse il suo coraggio e partì per andare a veder cosa ci fosse oltre il banco. Entrò lentamente nella sua canoa e svolse un rito di preparazione di ciò che si accingeva a fare, ringraziando Dio per la propria vita e per la rivelazione che gli sarebbe arrivata. Sapeva che, qualunque cosa gli fosse accaduta, quanto meno ne avrebbe ricavato conoscenza.
David cominciò così a pagaiare silenziosamente e dolcemente verso la nebbia; nessuno stava guardando in quanto egli non aveva annunciato quello che avrebbe fatto. Ben presto fu sul limitare del banco. A quel punto notò una strana cosa: c’era un qualcosa che lo stava trascinando dentro la nebbia! A quel sorprendente evento l’elemento paura cominciò ad attanagliarlo. David non aveva più bisogno della pagaia, perciò la depositò nella canoa, che scomparve con lui nella nebbia. Tutto era immobile e silenzioso là dentro e, man mano che la corrente lo trascinava, divenne sempre più buio. Allora cominciò a ripensare a quanto aveva fatto. Era atterrito e la paura scendeva su di lui come una coperta di morte.
David rimase per ore nel buio della nebbia. Si rannicchiò nella canoa, sapendo di aver commesso un errore.
Improvvisamente fu assalito da una tremenda visione in cui tutti coloro che l’avevano preceduto stavano vagando senza fine nelle loro canoe come scheletri in quella notte oscura. Sarebbe mai cambiato niente?” Oh, dov’è la verità che cercavo?” gridò forte nella nebbia.
Ed ecco che accadde: David usci dall’altra parte del banco di nebbia! Rimase stupefatto per ciò che vide, in quanto davanti a lui si stendeva un intero continente: chiaro, con molti villaggi e persone a perdita d’occhio!
Lungo il banco di nebbia stazionavano alcune sentinelle che lo avvistarono immediatamente, lo osservarono mentre si avvicinava e suonarono festosamente i loro corni per far sapere agli altri che un altro coraggioso era passato attraverso la nebbia. Quindi David udì un gigantesco rombo giungere dalla terra: era un rombo di celebrazione, un rombo d’onore! La gente lo raggiunsero con molte canoe, circondandolo e gettandogli fiori, poi, quando arrivò sulla spiaggia, se lo presero sulle spalle in trionfo. Quel giorno per David, il regale, cominciò una vita nuova e più ricca.



COMMENTO DELL’AUTORE


Questa parabola parla della nuova energia e persino dell’ascensione, ma anche dell’accontentarsi del proprio gruppo ristretto senza mai avventurarsi al di fuori di esso a causa della “nebbia”, dell’ignoto. Tratta di ciò che sta davanti a noi se desideriamo percorrere il sentiero, poiché davanti a noi c’è un banco di nebbia, che a volte è la nostra paura e altre volte è la riottosità ai cambiamenti della nostra natura. Ogni tipo di nebbia è una sfida e una lezione diversa per ogni persona e in vari gradi.
Per molti è la paura di riuscire e la paura di essere sul sentiero previsto dal contratto: la paura dell’abbondanza! Forse è paura della stessa illuminazione, o forse è paura del cambiamento? Qualunque cosa sia che rende ansiosi ,quella che sappiamo essere la lezione della vita, dev’essere attraversata e fronteggiata con coraggio, sapendo che è semplicemente una facciata. La paura è il banco di nebbia della parabola e dall’altra parte ci sono i festeggiamenti. Ma entrandovi ci si può talvolta trovare nell’oscurità, un periodo di transizione necessario per adattarsi a ciò che sta per sopravvenire.
Kryon ci parla della responsabilità in questa nuova era. Questo è il tempo delle nuove possibilità, della responsabilità dell’intera energia del pianeta ed è tempo di riconoscere il nostro sentiero.


Fonte: “Le parabole di Kryon” Lee Carroll

Nicholas

Re: Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda Nicholas » 12/03/2012, 17:05

Grazie Mary, niente male!

Avatar utente
shanti
Amministratore
Messaggi: 12616
Iscritto il: 06/09/2008, 12:00

Re: Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda shanti » 12/03/2012, 17:15

Grazie Mary per questa parabola. Come sempre le parole di Kryon sono profonde e parlano a chi sa ascoltare. Siamo lì fermi a volte, soprattutto in questo periodo di enorme cambiamento. Dentro la nostra isola, pur con i problemi e le difficoltà, ci sentiamo al sicuro. Non sappiamo cosa c'è di là e spesso non abbiamo il coraggio di spingerci ad affrontare l'ignoto perché la paura ci ferma. Molti di noi stano vivendo dei drastici cambiamenti di situazione di vita e spesso non si sa che strada prendere perché davanti c'è l'ignoto. C'è la tentazione di aggraparsi ale cose certe, che magari non ci piacciono e ci limitano, ma sno le nostre certezze. Ma se solo troviamo il coraggio dopo un po' di disorientamento e anche ansia, facciamo il salto e tutto cambia, inizia il nuovo, viviamo e creiamo la nuova terra. Vorrei dire a tutti quelli che in questo momento sono presi dalle loro difficoltà personali, e ci sono dentro anch'io, credetemi, non chiudiamoci, non restiamo soli, continuiamo a portare la luce che abbiamo dentro, la forza è lì, pronta per essere usata, per uscire dalla piccola isola e affrontare la nuova vita. Oltre la nebbia c'è un sole splendente!
Grazie Mary, per essere qui a tenere viva la nostra amata città. :emtc110:
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Avatar utente
Guerriero Blu
Messaggi: 688
Iscritto il: 29/12/2009, 0:00

Re: Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda Guerriero Blu » 12/03/2012, 18:33

porto la mia esperienza, quest'anno ho fatto una cosa che anni fa, neanche pensavo lontanamente di fare, ho seguito un sogno, è vero non ero solo, ma nel momento in cui ho fatto la scelta, ho vissuto il senso del disorientamento, la paura, la tensione,cavoli ragazzi siamo esseri umani! ho ascoltato quella paura, è non era paura del nuovo, della scoperta, era paura del Ritorno, ho sperimentato il frammento del mio divino Sè, ma non solo nel viaggio, l'ho fatto ogni volta che ho guardato dentro me stesso , ogni volta che ho abbandonato la mente pensante e ho lasciato che il cuore e la pancia fossero il mio Tom.Tom.
Il vero coraggio non è Vivere il Cambiamento, ma Ritornare con la Consapevolezza di aver Vissuto il cambiamento stesso, questo è cio che ho provato e sentito a livello personale
:emtc110:

Avatar utente
drago-lontra blu
Messaggi: 7528
Iscritto il: 01/11/2008, 0:00

Re: Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda drago-lontra blu » 12/03/2012, 18:53

Credo che sia poco possibile arrivare anche solo a intravedere il cosa atrtraverso la nebbia.
IL passo è entrarci, riuscire a farlo, non è nemmeno attraversarla, poichè una volta dentro nemmeno si scorge da che parte siamo venuti, l'orientamento si perde completamente, è proprio entrarci il passo.
E' che quando sei dentro dici azz...mo chi lo avrebbe mai detto, va che roba, nebbia...ovunque.
E ti fanno fin male gli occhi, scrutando il nulla. Strano come lentamente quell'ansia scompare, non vedi nulla ancora, ma qualcosa si è calmato dentro. La consapevolezza di averlo fatto forse, contro tutte le aspettative e i processi. Ci sei dentro, e questo già da solo è un enorme conquista personale, una grandissima soddisfazione che riconoscerai solo dopo, dopo.
Ritornare a questo, dopo, mette i brividi, peggio ancora di quando la decisione di entravi è stata presa. E' allora che, solo dopo, che ...collassi... gh gh gh.
Sono un combattente nato, lo siamo tutti, la nostra ascensione è iniziata, a ciascuno la sua, e ritrovo l'unione di cuori, non l'isolamento, la voglia di comunicare che mi riporta qua ancora e ancora, a raccontarmi e a leggere di tutti noi.
E noto che non è la quantità, ma la qualità di quanto viene riportato che la fa da padrona, da qualche mese.
Ho una grossa responsabilità con cui devo fare i conti: Star bene con me stessa, questa è l'assoluta priorità, sono una grande Luce, scusate la presunzione, a volte straluccico come tutti i blu sanno fare cosi' forte, che comprendo il disorientamento di chi ho di fronte, assurdo ma è cosi', me ne sono accorta più di una volta.
Quindi, in questo momento, come non so, ma si va avanti.
Non siamo mai soli. :emtc19: :emtc110:
Immagine

Immagine

Avatar utente
shanti
Amministratore
Messaggi: 12616
Iscritto il: 06/09/2008, 12:00

Re: Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda shanti » 12/03/2012, 19:05

Una volta fatto il passo di entrare nella nebbia tutto accade e fluisce.

:emtc19: e gli amici blu che camminano al fianco...
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Avatar utente
shanti
Amministratore
Messaggi: 12616
Iscritto il: 06/09/2008, 12:00

Re: Parabola di KRYON " David l'indiano"

Messaggioda shanti » 12/03/2012, 20:38

e questa si collega bene a quanto sopra e sopra ancora....

Immagine
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


Torna a “Kryon”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti