Osservate in voi la resistenza; Osservate l'attaccamento al vostro dolore. Siate molto vigili. Osservate il peculiare piacere che vi viene dall'essere infelici. Osservate la compulsione che avete a parlarne o a pensarci. La resistenza smetterà se ne siete consapevoli.
Ed allora potete portare la vostra attenzione nel corpo di dolore, essere presenti come testimoni e così iniziare la sua trasmutazione.

Solo voi potete farlo. Nessuno può farlo per voi. Ma se siete abbastanza fortunati da trovare qualcuno che sia intensamente consapevole, se potete stare con loro e stare insieme in uno stato di presenza, quello può essere d'aiuto e accelererà le cose. In questo modo la vostra luce crescerà rapidamente e sarà più forte. Quando un pezzo di legno che ha solo iniziato a bruciare viene messo vicino ad un altro che brucia intensamente, e dopo un po' vengono separati di nuovo, il primo pezzo brucerà con un'intensità maggiore. Dopo tutto è lo stesso fuoco. Essere quel fuoco è una delle funzioni del maestro spirituale. Alcuni terapisti possono anche essere capaci di avere quella funzione, a patto che siano andati al di là del piano mentale e che possano creare e sostenere uno stato di intensa presenza consapevole, mentre stanno lavorando con voi...

La prima cosa da ricordare è questa: fino a che trarrete una vostra identità dal dolore, non potete liberarvene. Fino a che una parte del vostro senso del sé è identificata con il vostro dolore emozionale, voi inconsapevolmente resisterete o saboterete ogni tentativo che fate di sanare il dolore. Perché? Molto semplice, perché volete mantenere voi stessi intatti, ed il dolore è diventato una parte essenziale di voi. Questo è un processo inconsapevole, e il solo modo di superarlo è renderlo consapevole.

da Il potere di Adesso Eckart Tolle

Un comportamento molto sottile che domina però molti rapporti di coppia. Mi fa venire in mente quella che chiamano la Sindrome di Stoccolma, in cui il/la prigioniero/a si innamora del proprio carnefice. Apparentemente nessuno vorrebbe ammettere di trarre piacere da ciò, ma in fondo è così: la mente umana è complicata e menzoniera. Grazie Shanti per questa riflessione.

LIbro che ho sul comodino e che DEVO leggere!

Comprendo, comprendo benissimo e ci sto lavorando...
ho scelto di diventare consapevole e ringrazio di avere accanto a me una cara amica che oltre ad essere su un percorso spirituale da circa 20 anni è anche psicologa e psicoterapeuta.. così tra una meditazione insieme e una risata mi ha aiutata e mi sta aiutando a elaborare questo argomento.
Proprio un paio di mesi fa abbiamo fatto una meditazione io , lei e Lucio sulla guarigione e in quella occasione mi sono resa conto di tutte le mie resistenze ad accettarla.
Troppo abituata a stare male, troppo abituata a parlarne e pensare che era parte di me... così potevo avere attenzioni e protezione...
Basta... tutto questo ad un certo punto mi è andato stretto...
Quella consapevolezza è stato un click...
Ora guardo il mio dolore, anche con sfida e per la prima volta mi sento forte... comincio a non avere più paura... e sicuramente mi sento più libera e più me stessa.

Grazie Shanti, è stato molto importante per me leggere questo post.