I Misteri del Portale di Castel
del Monte
LA GEOMETRIA SACRA IN QUESTA COSTRUZIONE è TALMENTE COMPLESSA ED INTRECCIATA CHE ORMAI DA TEMPO HO RINUNCIATO A RICORDARMI ANCHE SOLO QUALCHE NUMERO. QUINDI VI VORREI PROPORRE IL PORTALE, NEL CUI SIGNIFICATO E' RACCHIUSA LA FAMOSA STELLA A 5 PUNTE, SEMPLICE E ALTAMENTE SIMBOLICA.
L’architettura
di Castel del Monte è gotica, ma del portale si è sempre detto che unisce reminiscenze
classiche ad anticipazioni rinascimentali. Queste le dotte parole degli storici dell’arte,
ma il portale di Castel del Monte lo si può vedere anche con una una stella a cinque
punte sovrapposta, più precisamente un regolarissimo pentagono stellato che detta le
proporzioni della costruzione.
Infatti si nota
subito che le due punte in basso della stella cadono a livello e a metà delle basi delle
pseudo-colonne o lesene. Queste stesse le serie salendo si arrestano esattamente in
coincidenza del lato orizzontale del pentacolo proprio dove inizia il capitello. La punta
superiore della stella a sua volta va a coincidere col vertice del timpano del portale. E
non è tutto. Se torniamo a considerare le punte inferiori della stella e misuriamo, ad
esempio, il segmento AB notiamo che la sua sezione aurea cade in C, ossia in coincidenza dello stipite della porta.
Restando sempre a considerare la punta superiore della
stella, coincidente col vertice del timpano, va notato che il timpano stesso si apre lungo
i due lati dei pentagono convesso racchiudente quello stellato.
Resta ora da dar conto della circonferenza nella quale abbiamo disegnato sia il pentagono
convesso che quello stellato. E qui scopriamo che nelle dimensioni reali dei portale la
circonferenza che lo genera ha un raggio di m 5,50, ossia dieci cubiti sacri di cm 55, la
misura con cui Salomone costruì il tempio di Gerusalemme. Ma questa misura l’abbiamo
già trovata nella matrice del castello dove il lato minore dei quattro rettangoli in
rapporto aureo che generano la pianta del maniero ha la lunghezza di m 22, cioè 40 cubiti
sacri. A questo punto il freddo rigore della geometria deve far posto a qualche opportuna
divagazione.
Già Pitagora aveva eletto a simbolo del numero d’oro e della divina proporzione la
stella a cinque punte perché in essa tutte le linee che si intersecano si scompongono
secondo il rapporto di 1,618, 1,618 al quadrato e 1,618 al cubo senza dire che il
pentagono stellato con quello convesso (entrambi inscritti nella stessa circonferenza) dà
luogo ancora a tale rapporto. Ma il numero d’oro e la divina proporzione prima ancora
di ritrovarli applicati nell’architettura, anche quella più remota, sono nel corpo
umano, anzi è stato proprio il corpo umano tanto bene proporzionato e armonizzato a
servire da modello all’architettura.
Quindi la stella a
cinque punte possiamo considerarla una trasposizione in geometria del rapporto armonico
che è nell’uomo e questo pensò Agrippa di Nettesheim (1486-1535) quando disegnò l’uomo
microcosmo. Continuando quindi in tale successione sillogistica, sulla facciata di Castel
del Monte c’è un portale che, in chiave esoterica, rappresenta l’uomo.
del Monte
LA GEOMETRIA SACRA IN QUESTA COSTRUZIONE è TALMENTE COMPLESSA ED INTRECCIATA CHE ORMAI DA TEMPO HO RINUNCIATO A RICORDARMI ANCHE SOLO QUALCHE NUMERO. QUINDI VI VORREI PROPORRE IL PORTALE, NEL CUI SIGNIFICATO E' RACCHIUSA LA FAMOSA STELLA A 5 PUNTE, SEMPLICE E ALTAMENTE SIMBOLICA.
L’architettura
di Castel del Monte è gotica, ma del portale si è sempre detto che unisce reminiscenze
classiche ad anticipazioni rinascimentali. Queste le dotte parole degli storici dell’arte,
ma il portale di Castel del Monte lo si può vedere anche con una una stella a cinque
punte sovrapposta, più precisamente un regolarissimo pentagono stellato che detta le
proporzioni della costruzione.
Infatti si nota
subito che le due punte in basso della stella cadono a livello e a metà delle basi delle
pseudo-colonne o lesene. Queste stesse le serie salendo si arrestano esattamente in
coincidenza del lato orizzontale del pentacolo proprio dove inizia il capitello. La punta
superiore della stella a sua volta va a coincidere col vertice del timpano del portale. E
non è tutto. Se torniamo a considerare le punte inferiori della stella e misuriamo, ad
esempio, il segmento AB notiamo che la sua sezione aurea cade in C, ossia in coincidenza dello stipite della porta.
Restando sempre a considerare la punta superiore della
stella, coincidente col vertice del timpano, va notato che il timpano stesso si apre lungo
i due lati dei pentagono convesso racchiudente quello stellato.
Resta ora da dar conto della circonferenza nella quale abbiamo disegnato sia il pentagono
convesso che quello stellato. E qui scopriamo che nelle dimensioni reali dei portale la
circonferenza che lo genera ha un raggio di m 5,50, ossia dieci cubiti sacri di cm 55, la
misura con cui Salomone costruì il tempio di Gerusalemme. Ma questa misura l’abbiamo
già trovata nella matrice del castello dove il lato minore dei quattro rettangoli in
rapporto aureo che generano la pianta del maniero ha la lunghezza di m 22, cioè 40 cubiti
sacri. A questo punto il freddo rigore della geometria deve far posto a qualche opportuna
divagazione.
Già Pitagora aveva eletto a simbolo del numero d’oro e della divina proporzione la
stella a cinque punte perché in essa tutte le linee che si intersecano si scompongono
secondo il rapporto di 1,618, 1,618 al quadrato e 1,618 al cubo senza dire che il
pentagono stellato con quello convesso (entrambi inscritti nella stessa circonferenza) dà
luogo ancora a tale rapporto. Ma il numero d’oro e la divina proporzione prima ancora
di ritrovarli applicati nell’architettura, anche quella più remota, sono nel corpo
umano, anzi è stato proprio il corpo umano tanto bene proporzionato e armonizzato a
servire da modello all’architettura.
Quindi la stella a
cinque punte possiamo considerarla una trasposizione in geometria del rapporto armonico
che è nell’uomo e questo pensò Agrippa di Nettesheim (1486-1535) quando disegnò l’uomo
microcosmo. Continuando quindi in tale successione sillogistica, sulla facciata di Castel
del Monte c’è un portale che, in chiave esoterica, rappresenta l’uomo.
DRAGO