Maria Maddalena, la Francia e i Catari

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Angel
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Maria Maddalena, la Francia e i Catari

Messaggioda Angel » 12/10/2009, 10:17

Maria Maddalena, la Francia e i Catari

Secondo alcune fonti Maria Maddalena morì nel 63 d.C, all'età di 60 anni, in quella che oggi è St.Baume, nella Francia meridionale. Il suo esilio venne raccontato da Giovanni, nella "Rivelazione" (12:1-17), in cui descrive Maria e suo figlio e narra della sua persecuzione, della sua fuga e della caccia al resto del suo seme (i suoi discendenti) condotta senza tregua dai Romani. Oltre a Maria Maddalena, fra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C., c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè (Elena). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer.

Tra le fonti scritte sulla vita di Maria Maddalena in Francia troviamo "La vita di Maria Maddalena", di Raban Maar (776-856), arcivescovo di Magonza (Mainz) e abate di Fuld.
In Francia Maria Maddalena avrebbe continuato l’opera di predica e di guarigione e trascorso lunghi anni in meditazione e in digiuno (nutrendosi esclusivamente della presenza degli angeli) in una grotta.

Il culto più attivo della Maddalena s'insediò poi a Rennes-le-Chateau, nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove, in Francia, sorsero molti santuari dedicati a S.te Marie de Madelaine, fra cui il luogo della sepoltura a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i monaci dell'ordine di San Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba in alabastro dall'inizio del 400. Un'altra importante sede del culto della Maddalena fu Gellone, dove l'Accademia di Studi Giudaici fiorì durante il IX secolo. La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a Maria Maddalena nel 1059 e nel 1096, l'anno della Prima Crociata, ebbe inizio la costruzione della grande Basilica di santa Maria Maddalena a Vézelay. Nel redigere la Costituzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari nel 1128, San Bernardo da Chiaravalle menzionò specificatamente il dovere di "obbedienza a Betania, il castello di Maria e Marta". E' quindi molto probabile che le grandi cattedrali di "Notre Dame" in Europa, tutte sorte per volere dei Cistercensi e dei Cavalieri Templari, fossero in realtà dedicate a Maria Maddalena.

Nel 1209 un esercito papale di 30.000 soldati al comando di Simon di Montfort calò sulla regione della Linguadoca. Erano stati mandati a sterminare la setta ascetica dei Catari (i Puri) che, secondo il Papa e Filippo II Re di Francia, erano eretici. Il massacro, durato 35 anni, costò decine di migliaia di vite umane e culminò con l'orrendo eccidio al seminario di Montségur, dove oltre 200 ostaggi furono bruciati sul rogo nel 1244. In termini religiosi la dottrina dei catari era essenzialmente gnostica: erano persone dotate di grande spiritualità e credevano che lo spirito fosse puro, ma che la materia fisica fosse contaminata. Sebbene le loro convinzioni fossero poco ortodosse, il timore del Papa in realtà era causato da qualcosa di molto più minaccioso. Si diceva che i Catari fossero i custodi di un grande e sacro tesoro, associato ad un'antica e fantastica conoscenza. La regione della Linguadoca corrispondeva sostanzialmente a quello che era stato il regno ebraico di Septimania nell'VIII secolo, sotto il merovingio Guglielmo de Gellone. Tutta la zona della Linguadoca e della Provenza era impregnata delle antiche tradizioni di Lazzaro (Simone Zelota) e di Maria Maddalena e gli abitanti consideravano Maria la "Madre del Graal" del vero cristianesimo occidentale. Ai pari dei Cavalieri Templari, i Catari erano apertamente tolleranti verso la cultura ebraica e musulmana e sostenevano anche l'uguaglianza dei sessi. Come livello di apprendimento e di educazione, i Catari erano tra i più colti nell'Europa di quel periodo, permettendo uguale accesso all'istruzione ai ragazzi e alle ragazze. Di tutti i culti religiosi nati in epoca medievale, il catarismo era il meno minaccioso, ma la tradizione sviluppata in Provenza, già dal I secolo, sulla storia dei discendenti di Gesù alla Chiesa romana non piaceva. Al pari dei Cavalieri Templari, i Catari non volevano assolutamente sostenere la tesi che Gesù fosse morto sulla croce. Si riteneva così che possedessero sufficienti informazioni attendibili per smentire clamorosamente la storia della crocifissione. C'era soltanto una soluzione per un regime disperato che aveva paura di perdere credibilità. Dalla Chiesa di Roma fu impartito un ordine: "Uccideteli tutti".

La Maddalena medioevale
Dal Medioevo si afferma la figura della Maddalena come "contro-eroina" in un mondo di oppressione maschile.


Ella era ammirata come
1) la donna che fu la prima testimone della resurrezione
2) la donna che insegnava agli apostoli quando questi si distraevano
3) la donna che predicava, in un momento in cui alle donne era vietato predicare
4) la donna che sconfisse l’opposizione maschile


La devozione alla Maddalena cominciò a diffondersi. La troviamo in statue, dipinti, fregi, pannelli dell’altare e illustrazioni dei manoscritti. Era usualmente rappresentata o al momento di ricevere l’incarico da Gesù o mentre predicava alle folle.
Si diffuse in tutta Europa il racconto del suo arrivo in Francia attraverso la "Legenda Aurea", un testo del XIII secolo sulle vite dei santi che veniva letto in ogni chiesa e monastero.


Iconografia di Maria Maddalena
Nell'iconografia classica Maria Maddalena veste di nero e porta un mantello rosso, oppure, come appare in molti dipinti, sotto la tunica nera ne indossa una rossa, segno della sua dignità sacerdotale.

Probabilmente, come Gesù, ella apparteneva alla setta dei Nazirei. Nazireo deriva da "Netzah" figura associata alla lunare Iside egizia e gli appartenenti alla setta vestivano tuniche nere. Maddalena trova la sua etimologia in Magdalha, "Torre", e proprio Maria Maddalena spesso veniva indicata dai Cavalieri Templari come Madre del Graal e sposa del Messia. Da questi simboli si intuisce anche un legame fra il culto di Maria Maddalena e le celebri Madonne Nere, presenti non a caso soprattutto in Francia.

Altri attributi iconografici di Maria Maddalena:
Il Vaso, il Teschio, il Cilicio o la Sferza, la Croce, il Libro, la Stuoia, lo Specchio rotto, i Capelli Lunghi, la Nudità, le Gioie disprezzate (collana di perle rotta), le Radici amare, la Grotta, gli Angeli

Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

Ospite

Maria Maddalena, la Francia e i Catari

Messaggioda Ospite » 12/10/2009, 12:19

Sono davvero contenta di ritrovare qui Maria di Magdala.
Mi ha accompagnato per una lunga parte della mia ricerca della Verità...mi ha condotto a visitare molti luoghi magici ed intensi.
La Maddalena, questo ovviamente secondo il mio 'sentre' e la mia esperienza, si fa portavoce di un' Energia che io definisco femminile, che accompagna verso un'antica sapienza, fatta di umiltà, di profonda consapevolezza, di radicamento verso la Terra che prelude l'ascesa al Cielo.

E' vero che è indissolubilmente legata alla storia dei templari (accolti in buona parte, dopo la loro damnatio, tra le fila dell'ordine degli Ospitalieri di San Giovanni - poi divenuti Sacro Militare di Malta - e anche dei Catari) ma personalmente non ritengo che le grandi cattedrali di Notre Dame siano in realtà consacrate al lei.

Maddalena ci parla di un flusso costante di energie, che vanno conservate con una grande sacralità (da qui la coppa con oli profumati e preziosi) e culminano con un'ascesa estatica (le molte raffigurazioni che la vedono ascendere al cielo scortata dagli Angeli).

Si sono dette molte cose in merito, e in questo tempo un po' confuso ma fortunatamente propenso a seguire qualcosa che trascende i dettami della società, si fatica un po' a discernere il vero; ma è forse giusto così perché ancora una volta, tocca lasciare le riviste e i libri per ascoltare il Cuore...Maria di Magdala e le Madonne Nere che accompagnano le tappe della sua storia "INSEGNANO AL CUORE A PENSARE".

Lascio due immagini che mi hanno sempre colpito molto.
La prima rappresenta la Maddalena con il Teschio in mano.
La lettura cristiana dell'iconografia vuole in questo il simbolo della sua 'penitenza' ...io ci vedo un messaggio diverso, un velato richiamo alle potenzialità che l'Uomo ha nella sua stessa natura.

Il San Gerolamo raffigurato da Durer (che la storia vuole fosse un iniziato di antichi misteri) indica con la mano sistra il teschio e con la destra la propria tempia. E' in noi la capacità di Vedere e di Sentire. E' in noi il principio di attivazione che conduce alla Verità.







Grazie Kemi per questo bellissimo post, spunto bellissimo e profondo.
Grazie grazie

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RaggiodiSole
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Maria Maddalena, la Francia e i Catari

Messaggioda RaggiodiSole » 12/10/2009, 13:19

Grazie a Voi per questi post che ritengo molto interessanti e che ho letteralmente ...divorato !!!
Un abbraccione
RaggiodiSole
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.


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