Ciao Artos, qui c'è un articolo proposto da Drago e con altre risposte
clicca quiE' molto bello quello che ci racconti caro amico, sono sensazioni direi imponenti.
Credo che sia qualcosa di più del normale "sentire". Lì c'è anche la visione.
Non ho percezione visiva (due sole volte è accaduto), nè uditiva e chi mi conosce sa quanto mi piacerebbe ascoltare da fuori la voce e non da dentro. Da quel lato sono gnucca, si vede che non ho il simbolo dell'occhio in me.
Però il sentire per me, è soprattutto andare oltre il ragionamento, aprire le porte dell'ascolto interiore, le porte del cuore, andare oltre le parole, lasciare libera la mente dai concetti e dagli schemi che catalogano tutto.
Da sensazioni fisiche, ad esempio una specie di pugno nello stomaco davanti a un'energia pesante o il brivido che sale lungo la schiena alla presenza di Michele. O permette di percepire dov'è il disagio di una persona, i suoi chakra e altre cose simili.
Il sentire è come un'onda sottile, a volte completamente illogica che ti sorprende e magari ti fa cambiare completamente programma all'ultimo momento.
Il sentire ti aiuta a connetterti con l'infinito. E' semplicemente lasciarsi andare, senza paura a ciò che lo spirito ci porta. Le sensazioni visive e uditive sono forti, sono lì, davanti a te e sono un altro modo di percepire.
Questo è quello che in questo momento mi viene da dirti.
Grazie per questa tua voglia e apertura verso un modo di essere che magari sembra diverso dal tuo, ma forse lo è meno di quanto pensi.
Un abbraccio.