Chi capisce che cosa vuol dire vivere con leggerezza e lo mette in pratica, ha fatto un grande lavoro dentro di sè, ha tolto i pesi, ha tolto i grovigli della personalità, i muri dietro ai quali si nascondeva. Ha sciolto i blocchi e ha eliminato la necessità di dimostrare di avere sempre ragione, ha messo a tacere la mente, utilizzandola come prezioso strumento, e lasciando parlare la fluidità dell'essere, il cuore. Chi pensa che la leggerezza sia superficialità, peccato, non l'ha mai gustata.
Ecco quel desiderio di leggerezza, di semplicità di togliere i grovigli mentali che appesantiscono il cammino, eccolo che torna, puntuale quando l'aria si fa densa.
La voglia di danzare e fluire con la vita, di saltare ridendo come una matta, di stare a prendere la pioggia durante un temporale, di abbracciare un'amica perché so che anche lei lo vuole, di bere un caffè nella tiepida aria della sera, di fare con amore la maionese per un amico.
E di accarezzare il mio Gandalf che mi guarda con i suoi occhioni strabici, beato, a panza all'aria.
