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La cosa più difficile nella vita è abbandonare il proprio passato, perché vuole dire lasciar cadere la propria personalità, la propria identità, se stessi. Tu non sei altro che il tuo passato con i suoi condizionamenti.
Non è come spogliarsi dei vestiti; è come venire scuoiati della pelle. Il passato è tutto ciò che sai di essere. Abbandonarlo è la cosa più difficile e problematica della vita. Ma solo coloro che osano farlo vivono. Gli altri semplicemente fingono, tirano avanti in qualche modo. Non hanno alcuna vitalità, né possono averla. Vivono senza impegnarsi, e vivere così vuol dire mancare totalmente la vita.
Solo quando vivi al massimo del tuo potenziale sopraggiunge la fioritura. E' solo alla massima espressione del tuo essere e della tua verità che Dio arriva; a questo punto inizi ad avvertire la presenza del Divino.
Più ti dissolvi, più la presenza del Divino si fa percettibile. Ma questa presenza sarà avvertita solo in un secondo momento. La prima condizione da soddisfare è la propria dissoluzione. E' simile a una morte.
Questa è la difficoltà, e il condizionamento è sceso molto in profondità, perché è cominciato nell'istante stesso della tua nascita. Quando hai acquisito un po' di consapevolezza, aveva ormai raggiunto il centro più profondo del tuo essere. E se non penetrerai in questo centro scevro da condizionamenti e insito in te, se non diventerai profondamente silenzioso e innocente, non saprai mai chi sei.
Saprai di essere un indù, un cristiano, un comunista, saprai di essere un indiano, un cinese, un giapponese; saprai molte cose, ma non saranno altro che condizionamenti imposti. Tu sei venuto al mondo totalmente silenzioso, puro e innocente. La tua innocenza era assoluta.
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Devi osservare dentro di te qual'è il legame che ti unisce al passato, e perché continui a mantenerlo. E' solo un'abitudine, perché sin dall'infanzia ti hanno insegnato a condividere certe idee, opinioni, religioni, dottrine? Ti nutre in qualche modo? O, al contrario, ti sta solo succhiando il sangue?
Devi guardare dentro te stesso e analizzare ogni cosa - politica, sociale o religiosa - che ti porti dietro dal passato, che il passato ti ha imposto tramite l'educazione e altri espedienti sociali. Devi vedere perché continui ad aggrapparti al passato.
Secondo la mia esperienza, nessuno ne viene nutrito, per cui non c'è motivo di restarvi aggrappati.
Praticamente tutti vengono assorbiti dal vecchio,da ciò che è morto, dal passato. Non ti permette di essere giovane, fresco, attuale; ti tiene costantemente inadeguato.Non è tuo amico; semplicemente non gli hai mai dato un'occhiata, e non ti sei accorto di avere dentro di te nemici e parassiti. E te li tiri dietro semplicemente perché sono una vecchia abitudine: per quanto tu possa ricordare è sempre stato così, questi nemici sono sempre esistiti; da sempre sei un cristiano, un indù o un musulmano. E' solo una questione di abitudini.
Devi vedere esattamente quali tradizioni ed eredità del passato ti stanno influenzando. Devi essere molto preciso, allora le cose diventeranno semplicissime. Se riesci a vedere che custodisci dei parassiti, nutri i nemici che stanno distruggendo la tua vita, la tua giovinezza, la tua freschezza - nemici che ti stanno uccidendo, prima del tuo tempo -, solo a causa di vecchie abitudini, non ti ci vorrà un grande sforzo per liberartene. Li lascerai semplicemente cadere: non è una gran cosa, è una tua scelta tenerli in vita o lasciarli perdere.
Quando ti accorgerai che stai portando in te del veleno, qualcosa di distruttivo che condiziona tutta la tua vita - e non perché lo dico io: lo devi vedere con i tuoi occhi - allora sarà facilissimo liberarsi del passato. E quando te ne sarai staccato, avrai in mano un immenso potenziale di crescita.
All'improvviso sarai rinnovato e giovane, libero da pesi, parassiti e fardelli inutili che non erano altro che scorie. Ma li portavi dentro di te perché anche i tuoi genitori, i tuoi nonni, tutti i tuoi antenati lo hanno fatto.
Si tratta semplicemente di vedere cosa ti sta facendo il passato. E' un amico o un nemico? Questa intuizione è sufficiente a operare un taglio netto.
Liberarsi completamente del passato, esserne completamente svincolati, è una delle cose fondamentali... A quel punto sarai semplice e leggero, perché non esisterà più alcun peso. E sarai sano nella mente e nell'anima, in precedenza risucchiate e svuotate fino a diventare esangui: per questo non ne avevi mai avuta alcuna esperienza.
Senti nuovo sangue e nuova linfa scorrere nelle tue vene. E poiché ora sei svincolato dal passato, non hai ricordi psicologici. Se vuoi ricordare qualcosa lo puoi fare, ma i ricordi non hanno più alcun potere su di te: se necessario, potrai richiamarli. Adesso non esistono ricordi, legami col passato. Possiedi solo il presente e un vasto futuro. Naturalmente, nel futuro non puoi fare nulla, puoi operare solo nel presente; ma le cose si svilupperanno da sé: man mano che il futuro si trasformerà nel presente, la tua evoluzione, le tue azioni, la tua intelligenza e la tua creatività - tutto ciò a cui stai lavorando - continueranno a crescere.
E il piacere della crescita è immenso. Essere bloccati è una delle sensazioni più orribili.
Pertanto, quando ti accorgi di qualcosa, non essere indeciso; agisci in base alla tua intuizione. La vita è semplice e meravigliosa, dobbiamo solo essere chiari su ciò che va abbandonato, su cosa è inutile portarsi dietro, e cosa va invece fatto: ovvero quello che senti, non ciò che Gesù, Buddha o qualcun altro ha detto.
Fai ciò che senti di fare e assumiti l'intera responsabilità delle tue azioni: non è affatto una cosa difficile. Sarai svincolato dal passato e ti trasformerai nell'Uomo Nuovo.
Tutti hanno la possibilità di diventare l'Uomo Nuovo o di restare quello vecchio. Sono necessarie solo un'intuizione chiara e un'azione conseguente.
E' necessario perlomeno questo coraggio.
(da: "La via del cuore - l'uomo nuovo per il nuovo millennio" di OSHO)