Inno di Hator

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Angel
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Inno di Hator

Messaggioda Angel » 10/05/2011, 20:45


"Siamo Dei nel corpo della Dea, verità e amore sono i nostri destini.
Perciò andate e fate del mondo un luogo meraviglioso e fate risplendere la luce nell'oscurità".


(Inno di Hator - Il Risveglio di Osiride - dal Libro dei Morti)







Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
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Inno di Hator

Messaggioda drago-lontra blu » 12/05/2011, 22:24

cara Angel il Libro dei Morti lo ritengo una vera meraviglia. lo leggo sempre a piccole dosi
e visto che siamo in tema ecco uno dei passaggi più luminosi:




Inno di Ra


Salve, o Râ
Simile a Tum tu sorgi all’orizzonte;
e simile a Horus-Khuti tu culmini nel cielo.
La tua bellezza rallegra i miei occhi

ed i tuoi raggi
illuminano il mio corpo sulla Terra.


un articolo veramente degno di nota che è coperto da copyright lo trovare qua, vale davvero la pena di spenderci del tempo e leggerlo. Troppo bello.

http://www.ricercapsichica.it/articoli/Egizio5.htm
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Astralis
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Messaggioda Astralis » 13/05/2011, 11:28

il tempio della Dea Hathor nel mio viaggio nel deserto del Sinai Very Happy








mork

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shanti
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Inno di Hator

Messaggioda shanti » 13/05/2011, 13:10

Che posto Comandante!!! Grazie. Ciao ragazze.


Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda drago-lontra blu » 13/05/2011, 13:31

Hathor


Dal testo: "Dizionario dei Simboli e delle Divinità Egizie" di Manfred Lurker edito da Ubaldini Editore.

"Hathor. Il nome della dea significa "casa di Horus", e il suo segno geroglifico raffigura appunto il falco di Horus dentro una casa. Nei tempi più antichi la dea del cielo Hathor era considerata la madre del dio solare Horus, finché Iside non assunse questo ruolo. La sua forma bovina deriva dall’idea, molto diffusa nella regione del Delta, che il cielo fosse una vacca gigantesca. Una scultura della diciottesima dinastia, proveniente da Deir el Bahari e oggi nel Museo Egizio del Cairo, mostra Hathor in forma di vacca che protegge il sovrano. Tuttavia la dea è raffigurata soprattutto in forma umana e con corna bovine che sostengono il disco solare. Secondo un antico mito, Hathor aveva innalzato al cielo con le corna il fanciullo solare. Per finire, venne identificata con il Sole di cui era il sostegno, e interpretata come l’occhio solare. Fin dall’Antico Regno il principale centro di culto di Hathor a Dendera, la cui importanza aumento considerevolmente nel periodo tolemaico con la costruzione del grande tempio a lei dedicato. Il suo simbolo rituale è un pilastro rotondo sormontato da due teste bovine o, come a Dendera, da due teste femminili con corna bovine (vedi Teste bovine). La dea era "l’anima femminile con due volti". A Tebe era venerata in forma di Nel Libro dei Morti (cap. 103) il defunto vacca come divinità funeraria. desidera essere “tra i servitori di Hathor”, che accoglie in sé il sole al tramonto e lo protegge dai poteri dell’oscurità. Uno dei suoi attributi più comuni è il sistro, uno strumento a sonagli, poichè Hator è anche la dea della danza, della musica e dell'amore

La Vacca era l'animmie sacro delle Dee Hathor e Iside. Le vacche consacrate a Hathor erano dette Zentei e nell’antichità i monarchi di Dendera avevano il titolo di "pastori della vacca Zentet". La stessa Hathor, Dea del Cielo, era venerata in forma di vacca. Nel Libro dei Morti (cap. 148) si invocavano sette vacche e un toro perché provvedessero al cibo per il defunto trasfigurato. La "grande Vacca selvaggia" era considerata la madre del sovrano, che a sua volta era spesso paragonato a un toro selvaggio. Nei miti relativi alla nascita divina del sovrano, il re è allattato dalla vacca Hesat, considerata anche la madre del Dio dei morti Anubi e del toro Api. La Vacca, associata sia al cielo sia al mondo inferiore, è un simbolo della speranza in una seconda vita. I letti sui quali veniva deposta la lettiga durante i funerali erano a forma di vacca. Nei riti misterici di Osiride il corpo del dio era deposto in una cassa di legno a forma di vacca, affinché il dio potesse rinascere di nuovo dal grembo della Vacca Celeste.


DA : http://www.cancellidiasgard.net/forum/viewtopic.php?f=24&t=2610[b]

TROVO CHE SIANO FOTO STRAORDINARIE kANTA, DI UNA GRANDISSIMA ENERGIA , UNA FORZA DI ESPANSIONE , DI FERMEZZA E STABILITA', GRAZIE, GRAZIE .
Very Happy
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Inno di Hator

Messaggioda Astralis » 13/05/2011, 16:46

Grazie, ho letto Hator... allora... Very Happy
alcune info su quel luogo "SERABIT EL KHADEM"

secondo me, quando si parla di dei egizi... essi, sono esseri provenienti da altri mondi ufino
e non sono del mondo spirituale come usualmente si può intendere alien


LE "STRANE" STELI EGIZIE
DI SERABIT EL KHADEM

tratto da: http://www.edicolaweb.net/am_1234.htm

Anche in altre sporadiche raffigurazioni in Templi e luoghi di culto troviamo il Simbolo dell'Ankh impugnato dalle Divinità dell'Antico Egitto in senso "operativo". Non si tratta infatti dell'enormemente diffusa impugnatura di "riposo" all'"occhiello" dell'Ankh, ma di una impugnatura tra il pollice e l'indice della Divinità che lo indirizza verso il Faraone, oggetto del potenziale "trattamento" messo in atto dallo stello Ankh. La direzione è sempre posizionata verso la Testa del Re dal basso verso l'alto, con una inclinazione di circa 15°, la stessa della scettro Uas+Ankh raffigurato a Serabit. C'era una ragione perché l'Ankh fosse direzionato in questo modo verso il Faraone in modo tale che egli, poco dopo il "trattamento", risultava avere il "Flusso della Vita (eterna) dietro di lui"?
L'Ankh effettuava un trattamento a distanza mediante l'emissione di un certo grado di onde elettro-magnetiche o di altro tipo?
Quale parte della testa o organo cerebrale del Faraone era oggetto di questo trattamento?
La soluzione ci può giungere da un'analisi anatomo-fisiologica degli organi cerebrali dell'uomo. Tre possono essere i bersagli possibili. Si tratta di organi che secernono ormoni ad ampio spettro di azione sulle rispettive ghiandole endocrine bersaglio.
Ricordiamo che la direzione del "Trattamento" dell'Ankh è di 15° circa dal basso verso l'alto.
Il primo è l'ipofisi, ma la collocazione subito sotto il decorso dei nervi ottici, all'interno della Sella Turcica dell'Osso Sfenoide del Cranio, quindi lievemente sotto l'altezza degli occhi, la fa escludere.
Il secondo è l'Ipotalamo, ma l'inclinazione di circa 10° superiormente all'ipofisi e, quindi, quasi al piano degli occhi, non sembra soddisfare la nostra ricerca. Il terzo è l'Epifisi, che si localizza all'interno del nostro Cranio proprio con un'inclinazione di circa 15° rispetto al piano passante per la parte centrale dei nostri occhi.


ecco la mia foto della stele Very Happy alien



LE INFORMAZIONI DI SITCHIN
tratto da: http://www.edicolaweb.net/am_1237.htm

Ma torniamo a parlare del Sinai e della Dea Hathor.
Secondo lo scrittore e sumerologo Zecharia Sitchin, ("Astronavi sul Sinai", pagina 159, 226, 231, 239) la Dea Hathor egizia corrispondeva alla sumera Nin-Har-Sag = "Signora delle Vette Montuose", che era rappresentata con l'aspetto di mucca, con le corna sulla testa, ed associata alla Palma da Dattero. Questi erano tutti attributi tipici di Hathor nell'Antico Egitto. La Palma da Dattero era presente come raffigurazione della Vita Ultra Terrena, visualizzata come un "Albero della Vita", sia nel "Libro dei Morti" dell'Antico Egitto, che in sigilli sumeri, dove era chiamata: "Gish.Til.".
Ma questo Gish.Til. era anche un oggetto fatto artificialmente, per cui poteva essere anche tradotto come l'"Oggetto che dà la Vita". In questo senso era molto simile, come funzione, all'Ankh degli Antichi Egizi, ed in taluni antichi sigilli sumeri, tra l'altro, ne è stata trovata anche una raffigurazione che conferma questa somiglianza.
Nin-Har-Sag risiedeva nell'Har-Sag, nel Sinai meridionale ("Guerre atomiche al Tempo degli Dei", pagina 140 e 288) non molto distante da Bad-Gal-Dingir = "Il grande luogo fortificato degli Dei" (Dur- Mah-Ilu in accadico).
Gilgamesh, l'eroe epico sumero-babilonese che cercava freneticamente l'eterna giovinezza, si rivolgeva così al Dio Sin, da cui la Penisola del Sinai prende il nome, che lo interrogava sulla sua destinazione: "Al luogo dove gli Dei ringiovaniscono i miei passi sono diretti".
Ma il Sinai era conosciuto, a quanto afferma Sitchin, come "Til.Mun." = "La Terra di chi Vive (in eterno)" e, più comunemente, come la "Terra dei Viventi".
Molto ricca in giacimenti di rame e miniere di pietre preziose, questa Terra era adiacente a "Ma.Gan" = Egitto, e non troppo distante da "Meluhha" = Nubia, Etiopia.
Era inoltre racchiusa tra 2 "acque": il Golfo di Aqaba e quello di Suez.
Una iscrizione del Re assiro Esarhaddon riporta: "Ho calpestato Arza (la Palestina od il Retjenu degli Egizi, come abbiamo detto in precedenza) al Ruscello d'Egitto (Wadi El Arish). Ho messo in catene il suo Re Asuhili.
Ho imposto tributi a Qanayah, Re di Til.Mun."
Il nome "Qanayah" ricorda in modo chiaro i "Queniti", altro nome biblico dei Madianiti, che costituivano la Tribù di Ietro, ed erano presenti nell'Esodo Biblico.
L'idea di vedere "Til.mun." come un luogo dove la Vita è quasi Eterna ci viene confermato inoltre da un'iscrizione sumera che afferma: "Tilmun; Dove la donna anziana non dice: Sono vecchia. Dove l'Uomo anziano non dice: Sono vecchio."
Un'antica tavoletta sumera inoltre racconta: "L'Harsag ti fornirà l'aroma degli Dei, ti fornirà i filoni scintillanti, le miniere ti daranno rame e stagno come tributo."
Davvero singolari sono le similitudini tra "Gli Aromi di Shesmet" dei Testi delle Piramidi e "l'Harsag ti fornirà l'aroma degli Dei" di questa tavoletta. C'erano quindi elementi culturali comuni tra gli Egizi ed i Sumeri, estrinsecati a proposito del Sinai e di Serabit el Khadem!
Il riferimento ad una zona mineraria ed ad odori particolari (fumo di fornace?) sembra inequivocabile.
Si trattava forse proprio del Tempio di Serabit el Khadem?
Non dimentichiamo poi che il nome di "Hathor" è composto dal geroglifico del "Santuario" = "Hat" e da quello del "Falco". La pronuncia originale del "Falco" è diventata tardivamente "Hor" o "Horus", ma, come viene dimostrato dalle due Divinità grecizzate di Arpocrate = Horus il Giovane ("Har Pa Kered" in geroglifico ) ed Armachis = Horus nell'Orizzonte ("Har m-Akhet" in geroglifico), la probabile pronuncia del geroglifico di "Falco" era proprio "Har".
Questo nome è quindi identico all'"Har" della Dea Sumera Nin-Har-Sag.
Leick (Inanna) ci dice che la Dea sumera Inanna era chiamata "Signora del Cielo", (Munus.zi.) la "Donna che fornisce Vita e Sostentamento", ma era soprattutto (u.sun.zi.an.na) "la venerata Vacca Celeste". Questa epiteti e titoli religiosi costituivano comuni attributi anche della Hathor egizia.
Certo è che Hathor, come ci dice Deborah Vischak (Hathor), veniva spesso rappresentata come una "vacca d'oro", che accoglieva il Sole (il Dio Ra). Il Sole spesso nell'Antico Egitto sorgeva tra due Sicomori a Iunu (Eliopoli), una città sacra per gli Antichi Egizi. I Sicomori, poi, erano alberi sacri ad Hathor. Il capitolo 109 del "Libro dei Morti" afferma: "Due Sicomori di Turchese si ergevano come cancelli orientali del Cielo".
Tuttavia, dall'analisi di Sitchin, emerge come connesso al Sinai, e presumibilmente alla zona di Serabit el Khadem, vi fossero un gruppo di esseri divini in possesso di una tecnologia superiore, in grado, fra l'altro, di controllare e di allungare la Vita umana.
Curiosamente anche altre fonti, come vedremo, parlano in vario modo ed in epoche diverse di questo argomento, connesso con il Sinai.


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Messaggioda Astralis » 13/05/2011, 17:47


...per caso ho trovato... alien





http://www.youtube.com/watch?v=bkx_j_tGPVk

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Messaggioda shanti » 13/05/2011, 21:31

Ma che bello, grazie. La pietra che mi hai portato da quel luogo ha un'energia molto particolare, forte ma morbida, ti allinea, connettendo cielo e terra. Un abbraccio Comandante.
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Messaggioda drago-lontra blu » 13/05/2011, 21:44

ma quanto mi piace sta cosa?
Comandante riesci sempre a trovare un mare di informazioni. Grazie...questi Hators mi giungono nuovi, ma non quello che mi è arrivato attraverso le foto, quello lo riconosco bene, e non mi sbagliavo.
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Messaggioda Angel » 16/05/2011, 20:25

sirio Grazie! avete fatto degli approfondimenti bellissimi, sono felice che da un piccolo spunto sia sorta tutta questa condivisione....che foto comandante! sono luoghi che un giorno spero visiterò anche io......
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