IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
Postata da Roberto Maria Sassone
E’ incredibile quanto gli esseri umani siano attaccati al loro dramma personale, come lo vogliano proteggere, come se lo coccolino. Protestano, piangono, si disperano… non vorrebbero soffrire così tanto… e quando si prospetta la possibilità che esso si attenui, quando intravedono una via d’uscita, sono presi dal panico. “Come faccio senza il mio dramma? Non ho più scuse per fare ciò che credo di desiderare”.
E’ molto più comodo pensare che se non fossi oberato di lavoro, che se avessi quella donna, se potessi vivere in campagna… allora sì che potrei finalmente essere ciò che sono davvero, essere vero, godere della vita…
Sono giunto da tempo alla conclusione che la gioia faccia più paura del dolore, che la libertà faccia più paura della schiavitù. Assumersi la responsabilità di se stessi è un fardello troppo pesante! Meglio lamentarsi!
Forse le mie parole sembreranno ad alcuni impietose, ma vi assicuro che ne ho l’evidenza giorno dopo giorno nel mio lavoro.
Persino le autentiche disgrazie, che farebbero male a chiunque, vengono adoperate per assumere privilegi, per diventare importanti agli occhi degli altri... Usare il dolore per essere protagonisti!
Questo discorso conduce a una semplice verità: finchè non si inizia a percepire un autentico spazio di coscienza, finchè non si ha la sensazione di avere valore per ciò che siamo, a prescindere da ciò che facciamo, finchè non c’è amore per se stessi, la libertà è un peso e non sappiamo che farcene.
Ci aspettiamo sempre che la vita ci dia qualcosa… ma perché dovrebbe darci qualcosa? Noi siamo la vita. Perché non andiamo a prenderci le cose che davvero ci servono? Forse perché pensiamo che siano cose enormi, irraggiungibili.
In effetti abbiamo bisogno di poche cose vere e quelle possiamo trovarle soprattutto dentro, ma anche fuori. Cavalchiamo la vita, lasciamo che sgorghi dal nostro cuore e dal plesso solare l’anelito e l’aggressività vitale che ci conduce ad andare verso le cose.
Il bambino dall’allattamento, in cui dipende totalmente dalla madre, passa a una fase incredibile: scopre che può iniziare a camminare e può andare a prendersi le cose.
Usciamo dalla fase del lattante e andiamo verso… "aggredire" vuol dire, appunto, "andare verso" (ad-gredior).
http://www.nonsoloanima.tv/sassone/index.php?m=03&y=12
IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel
Angel
Re: IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
Grazie Angel, sarebbe bello che sempre più persone avessero questa consapevolezza. Quante persone sono attaccate ai loro drammi e vivono di mille parole e di mille alibi per non iniziare a cavalcare davvero la vita!
La libertà fa paura perché è una condizione inusuale, che non si conosce. La gabbia degli schemi e dei condizionamenti dà sicurezza anche se è stretta e soffocante. Liberarsi vuol dire prendere un impegno con la vita. Non liberarsi e continuare a fare o essere vittima permette di non fare e porta al "non essere" e per qualcuno è comodo e piacevole crogiolarsi nelle proprie ferite, spesso tenute vive continuando a rimescolarci dentro.
Ciao cara.
La libertà fa paura perché è una condizione inusuale, che non si conosce. La gabbia degli schemi e dei condizionamenti dà sicurezza anche se è stretta e soffocante. Liberarsi vuol dire prendere un impegno con la vita. Non liberarsi e continuare a fare o essere vittima permette di non fare e porta al "non essere" e per qualcuno è comodo e piacevole crogiolarsi nelle proprie ferite, spesso tenute vive continuando a rimescolarci dentro.
Ciao cara.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
Re: IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
Ciao Shanti, è proprio così.....trovo che R. M. Sassone riesca ad esprimere con assoluta semplicità concetti importanti su cui è bene fermarsi a riflettere se non lo si è già fatto, la consapevolezza di riconoscere il nostro volto reale e andare oltre il dramma personale di cui ognuno di noi fa esperienza.....
Ciao stella!!!!!
Ciao stella!!!!!
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Angel
Angel
Re: IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
... ragazze... che veritàà...
Condivido appieno..
Grazieee....
un abbraccioneeee..
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Grazieee....
un abbraccioneeee..
... 
Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre ...
Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre ...Re: IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
E forse è proprio il dramma personale, a volte molto nascosto, che porta alcune persone ad allontanarsi da situazioni o compagnie che dicevano di frequentare con amore e dedizione. In realtà probabilmente rimanevano solo se avevano riscontri positivi. Nel momento in cui c'è un pensiero che contrasta con il loro o non trovano le lodi e i riconoscimenti di cui hanno bisogno, ecco che svaniscono nel nulla. L'amicizia vera, la capacità di donare con amore un sorriso, una frase, un seme di luce, è indipendente dal riconoscimento. Ma se il vivere il dramma personale è ancora in primo piano, ecco che il resto si perde tra i meandri dei mille pensieri che affollano la mente.
La semplicità nelle parole e nei gesti e la luce dell'amore sono propri dei veri guerrieri della luce e della pace, consapevoli che la vita è un gioco di drammi ma che essere qui ha un altro senso. Carissime ragazze grazie per la vostra consapevolezza e il vostro cuore.
La semplicità nelle parole e nei gesti e la luce dell'amore sono propri dei veri guerrieri della luce e della pace, consapevoli che la vita è un gioco di drammi ma che essere qui ha un altro senso. Carissime ragazze grazie per la vostra consapevolezza e il vostro cuore.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
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mariposa azul
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- Iscritto il: 03/10/2008, 0:00
Re: IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
Ogni volta che si sperimenta il dramma personale riemerge il nostro bambino ferito che reclama attenzione e comprensione; finchè questo bambino ferito non troverà accoglienza continuerà ad agire dentro noi, a coltivare quel dramma che l'ha nutrito per tanto,troppo tempo fin dall'infanzia. perché la radice è tutta lì nella nostra infanzia dove impariamo a comunicare attraverso modalità che ci sono " imposte" dai nostri genitori e, finchè non comprendiamo quale tipo di dinamica utilizziamo e che abbiamo ereditato dal padre e dalla madre difficilmente riusciremo ad uscire dal dramma personale. Esso continuerà a perpetuarsi in noi ed anche quando ci sembrerà di averlo compreso non è detto che non possiamo nuovamente incontrarlo ed utilizzarlo, inconsciamente, in altre esperienze di vita.
Proprio l'altro giorno mi sono riletta la sesta illuminazione nella Guida alla Profezia di Celestino, sono elencati i più comuni modi attraverso i quali avviene la comunicazione e si sviluppa il dramma personale. L'abbiamo già fatto altre volte, ma a mio modo di vedere è sempre valido ripetere che in questo libro si possono trovare suggerimenti pratici per lavorare a favore della nostra evoluzione.
"Nel momento in cui c'è un pensiero che contrasta con il loro o non trovano le lodi e i riconoscimenti di cui hanno bisogno, ecco che svaniscono nel nulla",
vero Shanti in ciò che hai scritto si manifesta proprio la personalità ancora infantile perché legata al dramma del riconoscimento del sè, tipico di chi lo ricerca attraverso forme esterne.
In questo momento ne sto parlando con distacco, ma ricordo perfettamente i miei momenti, il mio dramma personale che a volte tende ancora a fare capolino; in quel momento lo accolgo e dico" ecco ci sei ti riconosco, ma non mi lascio più avvinghiare da te, so che ci sei e non mi fai più paura"
Con amore accolgo ogni bambino ferito che si presenta a me perché riconosco la sua esistenza...questo è il mio proposito
Proprio l'altro giorno mi sono riletta la sesta illuminazione nella Guida alla Profezia di Celestino, sono elencati i più comuni modi attraverso i quali avviene la comunicazione e si sviluppa il dramma personale. L'abbiamo già fatto altre volte, ma a mio modo di vedere è sempre valido ripetere che in questo libro si possono trovare suggerimenti pratici per lavorare a favore della nostra evoluzione.
"Nel momento in cui c'è un pensiero che contrasta con il loro o non trovano le lodi e i riconoscimenti di cui hanno bisogno, ecco che svaniscono nel nulla",
vero Shanti in ciò che hai scritto si manifesta proprio la personalità ancora infantile perché legata al dramma del riconoscimento del sè, tipico di chi lo ricerca attraverso forme esterne.
In questo momento ne sto parlando con distacco, ma ricordo perfettamente i miei momenti, il mio dramma personale che a volte tende ancora a fare capolino; in quel momento lo accolgo e dico" ecco ci sei ti riconosco, ma non mi lascio più avvinghiare da te, so che ci sei e non mi fai più paura"
Con amore accolgo ogni bambino ferito che si presenta a me perché riconosco la sua esistenza...questo è il mio proposito“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH
RICHARD BACH
Re: IL GUERRIERO E IL DRAMMA PERSONALE
Un grande abbraccio a tutte voi 
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel
Angel
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