Il guardiano del faro

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Angel
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Il guardiano del faro

Messaggioda Angel » 05/03/2012, 10:14

Cari amici, ho riletto in questi giorni “Il guardiano del faro” di Sergio Bambaren, voglio condividere la nota dell’autore all’inizio del romanzo……

“Non dimenticherò mai la prima volta che vidi un faro.
E’ stato quando avevo cinque o sei anni. Ho spalancato gli occhi per la meraviglia. Ricordo di aver provato un moto di affinità con quelle meravigliose sentinelle che guidavano le imbarcazioni della Guardia costiera e i marinai stanchi lungo le infide rotte del mare.
Come può un semplice raggio fare la differenza per così tante vite? Come possono tante persone fidarsi di quella luce e di quelli che la custodiscono?
Solo da adulto, ho capito perché mi affascinano tanto queste magnifiche torri. Sono sempre stato rapito dal fascio di luce brillante del faro, e dal suo scopo: guidare le navi e i suoi equipaggi in acque sicure. Pioggia o nebbia, tempesta o foschia, la luce è sempre là, dietro la lente di cristallo, una sorta di muro trasparente posto innanzi alla fonte luminosa per amplificarne la forza.
La luce diventa più intensa solo dopo aver attraversato il cristallo, non prima.
Trasparenti muri di cristallo! Quanti ne incontriamo lungo il nostro cammino! Sono ovunque! Rendono il nostro viaggio incontro al destino più difficile, più carico di dolore. Solo quando riusciamo ad attraversarli e vediamo la luce più vivida, ogni cosa ci appare più chiara. Vediamo la verità come è: nuda e meravigliosa.
Facile a dirsi. Difficile a farsi.
Eppure questi muri di cristallo esistono soltanto nella nostra mente e nel nostro cuore.
Del resto, il mondo si assomiglia sempre di più e la globalizzazione trasforma frontiere immaginarie in scarabocchi insignificanti. Secondo me, presto ci renderemo conto che il miglior modo di assaporare quest’avventura meravigliosa chiamata “esistenza” è quello di essere onesti su di un punto: chi siamo veramente. Il segreto è rimanere noi stessi, credere nelle nostre convinzioni, entrare in sintonia con gli altri e sforzarci di vivere la vita che abbiamo sempre sognato.
Liberi dalle catene che ci siamo creati unicamente nella nostra mente e nel cuore.
Come il raggio del faro, che attraversa il muro di cristallo con la sua luce intensa, e ci guida sulle rotte della verità.”

…..dedicato a tutti i meravigliosi Fari di questa magica Città di Luce…… :emtc110:
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shanti
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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda shanti » 05/03/2012, 21:01

I Fari, sentinelle del mare, la mia passione! E' bellissimo questo pezzo Angel, mi fa sentire il vento e il canto delle onde e i piedi sui gradini della scala del faro che ho potuto finalmente visitare dopo anni di attesa. Non ho mai letto il libro ma lo cercherò. Il Faro bellissima metafora di chi diffonde la luce ed è sempre lì, al di sopra delle tempeste, a mostrare la via. Ne ho incontrati tanti che sono stati punti di riferimento importanti.
Dedicato anche a te sorella.


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La scala del faro in Bretagna - 2007
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Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Angel » 05/03/2012, 21:08

Grazie Shanti, anch'io desidero un giorno visitarne uno vero, deve essere una forte emozione entrare in un luogo così pregno di significato....
Il libro si legge tutto d'un fiato ed è una bella storia, l'ho ripescato in questi giorni dopo parecchi anni che l'avevo letto la prima volta, ma ora l'ho riletto con consapevolezza maturata e mi ha fatto bene......
Un dolce abbraccio sorella......
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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Oliviero Angelo » 06/03/2012, 19:57

Grazie Angie. :emtc5: :emtc35:
E' bellissima e densa di significati la nota dell'autore che ci hai riportato. E fa davvero riflettere tanto.
Il libro non lo conoscevo ma penso proprio che andrò quanto prima a recuperarlo.
Un abbraccio luminoso
Olly


:emtc110:
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mariposa azul
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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda mariposa azul » 06/03/2012, 21:10

"Vediamo la verità come è: nuda e meravigliosa."
Sì come la vede il bambino nella storia I vestiti del re e grida "Il re è nudo" spiazzando tutti gli altri che non osavano dire nulla. Trasparenti muri di cristallo, mi sembra di rileggere la storia che ho postato qualche giorno fa Giacomo di cristallo. Sì, è questa la via, questo è il nuovo bambino cristallo che sta nascendo in ciascuna persona che ha scelto di seguire questa strada.
Grazie Angelsword ciascuno di noi può essere un faro che illumina senza abbagliare. :emtc110:
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Angel » 07/03/2012, 19:07

Un abbraccio anche a voi :emtc110:
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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Astrid » 08/03/2012, 18:25

Faro... ringrazio Kryon in " Lettere da casa" per avermi fatto comprendere ciò che significa.
Mi sono sempre piaciuti e ne sono sempre stata attratta...chissà come mai??
Questo è un piccolo pezzo di storia della nostra città:

Faro della Vittoria.jpg



Il Faro della Vittoria di Trieste, per ricordare tutti i marinai ed in generale tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale. Il faro infatti, oltre ad espletare la sua funzione propria, è anche un monumento nazionale. Si erge sul colle di Gretta innalzandosi sopra quello che era il torrione principale del Forte Kressich (inglobato nel basamento del faro), un ampio ed importantissimo complesso militare, allora considerato un gioiello dell'architettura militare, costruito dall'Impero Austro-Ungarico nel 1854 su progetto dell'arch. Karl Möring, per difendere la città da eventuali incursioni via mare ma, vista la sua posizione strategica, molto probabilmente anche per sedare eventuali sommosse cittadine.
Il progetto del Faro della Vittoria è opera dell'architetto Arduino Berlam (1880-1946), ultimo di quei Berlam che hanno dato a Trieste lo splendore di innumerevoli pregi architettonici. Il Berlam volle coniugare l'esigenza di un nuovo faro (la vecchia Lanterna era oramai troppo piccola e nascosta per le accresciute esigenze di Trieste) al desiderio della città di commemorare il 3 novembre 1918, data dell'entrata in città dell'esercito italiano e quindi la vittoria del Regno d'Italia sull'ormai capitolato Regno Austro-Ungarico della dinastia degli Asburgo.
Il progetto del monumento originariamente prevedeva il suo collocamento a Punta Salvore in onore anche del martire capodistriano Nazario Sauro, poi fu scelto il sito attuale sia per l'effettiva esigenza di Trieste di un nuovo faro sia per il grande valore simbolico che quel sito rivestiva per l'Italia in relazione alla conquista di Trieste: un simbolo di gloria italiana al posto di un simbolo del potere austriaco sulla città .

faro_04.jpg

Sopra la cupola svetta la statua della Vittoria Alata anch'essa opera di Giovanni Mayer, forgiata dal maestro d'arti Giacomo Sebroth. La statua simboleggia la Dea Nike, portatrice di vittoria, è in rame con un'anima in ferro, è alta 7.20 metri, nella mano destra impugna una corona d'alloro mentre la sinistra innalza al cielo la fiaccola della vittoria.
La statua della Vittoria Alata è l'altro grande simbolo del faro e splendidamente sovrasta la città ed il suo mare, le sue ali furono fatte in maniera tale da non opporre un eccessivo contrasto alla bora e l'anima in ferro fu fatta con un particolare sistema di tiranti e spirali che permettono una leggera ed impercettibile flessione delle ali alle raffiche più impetuose; varie  leggende narrano però di persone che avrebbero visto la Vittoria Alata sbattere vigorosamente le ali per tenersi in equilibrio e non cadere dalla cupola dopo un forte refolo di bora.
I lavori durarono ben 4 anni: iniziarono il 15 gennaio 1923 ed il faro fu inaugurato il 24 maggio 1927 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III che simbolicamente accese per la prima volta il Faro, gesto che fu salutato dal grosso applauso di tutta la popolazione accorsa per assistere all'evento e dal fischio delle sirene di tutte le imbarcazioni civili e militari assiepate nello specchio di mare prospiciente.

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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Angel » 08/03/2012, 20:53

Grazie infinite Guerriera Stellare per questa meraviglia che non sapevo esserci a Trieste, è una città che amo e vorrei conoscere, ho iniziato a visitarla ma il faro mi era sfuggito.....e con la Dea Nike sopra ha per me un significato particolare: ho chiamato mio figlio Nicolas proprio perché il nome ha origine dal greco Nikolaos che significa vincitore tra il popolo.
Spero questa estate di poterlo visitare!!!!!
ciao :emtc110:
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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Astrid » 08/03/2012, 21:22

Cara Angel..il faro si trova proprio sopra il lungomare, ovvero Barcola.. Si è sempre incantati a guardare l'orizzonte e meno verso l'alto per quello sfugge spesso alla vista dei turisti!!
Che bello il significato del nome di tuo figlio Nicolas... quindi...questo faro è proprio da visitare!!
Comunque... se riesci a venire a Trieste questa estate.. fai un fischio!! sarebbe molto bello potersi incontrare.
E come avrai letto...ne abbiamo anche un altro, La lanterna, che è più piccolo e forse meno famoso situato praticamente all'opposto del Faro della Vittoria.
C'è veramente tanto da vedere!!!


:emtc110:

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Re: Il guardiano del faro

Messaggioda Angel » 08/03/2012, 21:27

Grazie cara, sono andata a sbirciare un po' di foto sul web, da vedere entrambi!
Se passo di là ti faccio volentieri un fischio.....ti abbraccio con il cuore :emtc33: :emtc5:
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