Non vi era dubbio nella mente della gente comune che questi esseri esistessero davvero, ma che cos'erano esattamente?
I punti di vista su di loro erano ambivalenti. In epoche più recenti la Chiesa ha insegnato che gli esseri fatati sono fondamentalmente malvagi e che è necessario evitarli. Eppure le discussioni continuano ancora oggi.
In nessun'altra parte del mondo celtico l'imminenza delle creature fatate fu sentita tanto intensamente quanto in Irlanda. Si credeva che fate, elfi e folletti dimorassero in ogni cespuglio e sotto ad ogni pietra del territorio irlandese. E fu sull'isola che si tenne gran parte delle discussioni sull'esatta natura del Buon Popolo.
Molti studiosi di folklore locale esaminarono le favole irlandesi confrontandole con le storie dei nativi americani. Come gli irlandesi, i nativi americani avevano il loro "piccolo popolo", e non è inopportuno compiere dei paragoni tra le due culture.
Il buon popolo non ama la solitudine; si tratta di una razza assai socievole, che vive in società numerose, i membri delle quali perseguono un comune progetto di lavoro e di divertimento, mettendo in comune tutte le loro doti, il cui genere e la cui quantità sono in qualche modo indefiniti, viaggiano in gruppi numerosi e uniscono i loro sforzi per raggiungere qualsiasi obiettivo desiderato, sia esso relativo al lavoro o al gioco.
Il corpo degli esseri fatati non è composto di carne e di ossa, ma di sostanza eterea, la cui natura non è determinata. "Sono visibili chiaramente, come il naso sulla faccia, ed è possibile guardare attraverso di loro come fossero fatti di nebbia". Essi hanno il potere di svanire dalla vista a loro piacimento, ed il fatto che l'atmosfera sia a volte piena di queste creature ispira grande rispetto. A volte è possibile udirli senza vederli, e quando viaggiano nell'aria, come avviane spesso, ci si può accorgere della loro presenza per via di un ronzio simile a quello prodotto da uno sciame d'api.
Le giovani fate indossano abiti d'un bianco puro e generalmente lasciano i capelli sciolti sulle spalle, mentre le fate più anziane si legano le trecce in una crocchia dietro la testa, circondando anche le tempie con un nastro dorato.
I giovani elfi indossano giacchette verdi, con pantaloni e calze bianchi, e quando gli esseri fatati di entrambi i sessi hanno bisogno di un cappello o di coprire la testa, ricorrono al fiore della digitale.
Le dimore delle creature incantate sono normalmente situate nei tumuli appartenenti all'epoca dell'Irlanda pagana e per questo motivo ogni rialzo del terreno è assai temuto e dopo il tramonto i contadini vi si tengono lontani.
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