Genitori e figli

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Oliviero Angelo
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Genitori e figli

Messaggioda Oliviero Angelo » 23/02/2011, 19:43


...A volte ci chiediamo come mai i genitori rivestono di sottile crudeltà i loro rapporti con i figli.
Non possono farne a meno, perché hanno delle idee, delle ambizioni, dei desideri - che sono rimasti insoddisfatti. Vogliono soddisfarli, vogliono continuare a vivere attraverso i figli. Ovviamente, potano, tagliano, forgiano, danno una forma ai loro figli. E i figli sono distrutti.
Quella distruzione è inevitabile - a meno che sulla terra non emerga un genere umano nuovo, che ama per il gusto di amare; a meno che non si concepisca un nuovo modo di essere genitori: ami tuo figlio per la semplice gioia di amarlo, lo ami in quanto dono di Dio. Ami tuo figlio perché Dio è stato una vera benedizione per te. Lo ami, perché il figlio è vita, un ospite proveniente dall'ignoto che ha fatto il proprio nido nella tua casa, nel tuo essere; vi ha scelti come nido. Siete riconoscenti e amate quel bimbo.
Se lo amate veramente, non gli imporrete delle idee. L'amore non impone mai delle idee, o delle ideologie. L'amoee dona libertà. Non forgerete quel bambino. Se vostro figlio vorrà diventare un musicista, non tenterete di distrarlo. Anche se sapete benissimo che essere musicisti non è l'impiego migliore, sapete che sarà povero, non diventerà mai ricco, non sarà mai un Henry Ford. Oppure il bambino vuole diventare poeta e voi sapete che rimarrà un mendicante. Lo sapete! Ma lo accettate, perché rispettate quel bambino.
L'amore rispetta sempre! L'amore è riverenza. Rispettate! Perché se questo è il desiderio di Dio che si deve esaudire attraverso quel bambino, che così sia.
Voi non interferite, non intralciate la sua strada. Non dite: "Questo non è giusto. Conosco la vita più di te, l'ho vissuta. - tu la vita non la conosci, non hai esperienza. Io conosco il valore del denaro. La poesia non ti darà denaro. Diventa un uomo politico, piuttosto! O perlomeno un ingegnere o un dottore!". E il figlio vuol diventare un taglialegna, oppure vuole diventare un calzolaio, oppure vuole semplicemente diventare un vagabondo, vuole godersi la vita... riposare sotto gli alberi, sulle spiagge, e girare il mondo.
Non interferite, se amate: dite: "Va bene, va' con la mia benedizione. Cerca la tua verità. Sii qualsiasi cosa desideri essere. Non intralcerò la tua strada. Non ti disturberò con le mie esperienze - perché le mie esperienze sono le mie. Tu non sei me. Forse sei venuto al mondo attraverso di me, ma non sei me - non sei una mia copia. Non devi essere una mia imitazione. Non devi imitarmi. Io ho vissuto la mia vita - tu vivi la tua. Non ti sarò di peso con il mio non vissuto. Non ti sarò di peso con i miei desideri rimasti inesauditi. Ti manterrò leggero. E ti aiuterò - qualunque cosa tu decida di essere, siila! Con tutte le mie benedizioni e il mio aiuto!".
I figli vengono per vostro tramite ma appartengono a Dio, appartengono alla totalità. Non possedeteli. Non cominciate a pensare che vi appartengono. Come possono appartenervi?
Una volta che in voi sorge questa visione, non ci sarà più crudeltà.
...

(Osho: da "L'arte di ricrearsi")
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Oliviero Angelo
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Genitori e figli

Messaggioda Oliviero Angelo » 23/02/2011, 21:29

colpa e responsabilita'


...
Non sto dicendo che abbia senso rendere i genitori responsabili - perché essi hanno sofferto a causa dei LORO genitori, e così via...
E' necessario comprendere. Non è di alcun aiuto trovare dei capri espiatori. Non puoi limitarti a dire: "Sono distrutto perché i miei genitori mi hanno distrutto - cosa posso farci?". Lo so, i genitori sono distruttivi, ma se ne diventi consapevole, se stai all'erta, puoi uscire dallo schema che essi hanno creato e ti hanno tessuto intorno.
Tu sei SEMPRE E COMUNQUE in grado di uscire da qualsiasi trappola ti sia stata costrui.ta attorno! Potrebbe essere stata imprigionata la tua libertà, ma la libertà è tale, è talmente intrinseca, da non poter essere assolutamente distrutta. Rimane sempre, e la puoi ritrovare. Forse sarà difficile, arduo, e duro, una strada in salita, ma non impossibile.
Non ha senso limitarsi a gettare la responsabilità su qualcuno, perché questo ti rende irresponsabile. Questo è ciò che la psicoanalisi freudiana ha fatto alla gente - questo è il danno. Andate dallo psicoanalista che vi fa sentire completamente a vostro agio, dicendo: ""Cosa ci puoi fare? I tuoi genitori erano tali... tuo padre era così, tua madre era in quell'altro modo, la tua educazione è stata sbagliata. Questo è il motivo per il quale sei oberato da tutti questi problemi!". E voi vi sentite bene - adesso non siete più responsabili.
Il cristianesimo vi ha resi responsabili per duemila anni, vi ha fatto sentire in colpa, perché siete dei peccatori. Ora la psicoanalisi vi porta all'estremità opposta: dice semplicemente che voi non siete peccatori, non dovete sentirvi in colpa - andate benissimo. Dimenticatevi completamente della colpa e del peccato. Gli altri sono responsabili!
Il cristianesimo ha fatto danni enormi creando l'idea della colpa - ora la psicoanalisi ne sta facendo altrettanti all'altra estremità, creando l'idea dell'irresponsabilità.
Dovete ricordare: i genitori hanno fatto determinate cose perché così gli era stato insegnato - i loro genitori gliele avevano insegnato. Anch'essi sono stati educati da genitori; non sono arrivati direttamente dal cielo.
A quale scopo dunque gettarvi alle spalle le vostre responsabilità? Non aiuta: non risolverà alcun problema. Vi aiuterà solo a liberarvi dalla colpa. Questo è un bene, la parte buona; il beneficio della psicoanalisi è che libera dalla colpa. Il danno è che vi lascia là; non vi rende responsabili.

Sentirsi in colpa è una cosa: sentirsi responsabili un'altra. Io vi insegno la responsabilità. Cosa intendo per responsabilità? Non siete responsabili nei confronti dei vostri genitori e non lo siete neppure nei confronti di un qualsiasi Dio, non lo siete nei confronti di un qualsiasi prete - siete responsabili nei confronti della vostra essenza interiore. La responsabilità è libertà. La responsabilità è questa idea: "Devo prendere in mano le redini della mia vita. Quel che è troppo, è troppo! I miei genitori mi hanno fatto del male. Ciò che potevano fare, sia nel bene che nel male, l'hanno fatto. Ora sono diventato una persona matura. Ora dovrò prendere tutto nelle mie mani e cominciare a vivere così come sento di fare, dentro di me. Ora dovrò dedicare tutte le mie energie alla MIA vita."
Immediatamente sentirete affiorare in voi una forza immensa.
La colpa vi fa sentire deboli, la responsabilità vi fa sentire forti. La responsabilità dà cuore, fiducia, confidenza in se stessi.
Questo è il significato del "sannyas", il viaggio alla ricerca del vero al quale vi invito. Il "sannyas" vuole che siate liberi dal cristianesimo, dall'induismo, dal gianismo, dall'islamismo; il sannyas vuole che siate liberi dalla psicoanalisi freudiana e da altre cose simili. Il sannyas vuole che viviate in modo autentico, secondo la vostra voce interiore, non quella di chicchessia. Non in base alla Bibbia o al Corano. Se Dio si è espresso in un certo modo nel Corano, si trattava di un messaggio specifico per Maometto e non per voi. Era il dialogo di Dio con Maometto, non con voi. Dovrete trovare il vostro dialogo personale con Dio. Dovrete trovare il vostro Corano personale!
Se Gesù ha pronunciato quelle bellissime parole, esse appartenevano al dialogo interiore tra lui e la totalità. Non continuare a ripeterle. Non significano nulla per te. Non sono SORTE dentro di te! Non ti appartengono! Sono come un fiore di plastica: puoi prendere una rosa di plastica e metterla su un cespuglio di rose - certo, sono proprio così - non è come quando una rosa fiorisce dalla pianta stessa.
Puoi ingannare gli altri. Coloro che non sanno potranno essere ingannati. Potranno vedere tanti bellissimi fiori in boccio sul cespuglio di rose, tutti quanti di plastica. Ma non puoi ingannare il cespuglio - non puoi ingannare te stesso. Puoi continuare ripetere Gesù, ma quelle parole non sono state pronunciate da Dio nel tuo orecchio, non sono rivolte a te. Stai leggendo una lettera indirizzata a un altro! E' illegale; non avresti dovuto aprire quella busta. Avresti dovuto cercare e trovare il tuo rapporto con la totalità.
Io chiamo quel rapporto responsabilità. Risposta indica la capacità spontanea di relazionarsi. La risposta è la capacità di rispondere ai momenti della vita secondo il proprio cuore, e non in base ai dettami di qualcun altro. Quando si ha questo sentire, si diventa degli individui. A quel punto si sta in piedi sulle proprie gambe.
E ricorda, solo se stai in piedi sulle tue gambe, sarai in grado un giorno di camminare senza piedi e di volare senza ali. ALtrimenti no.
...


(Osho - da: "L'arte di ricrearsi")


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Genitori e figli

Messaggioda Oliviero Angelo » 24/02/2011, 0:39


Come evitare gli stessi errori

...
Cerca semplicemente di comprendere quegli errori. Se riuscirai a individuare il motivo per cui vengono commesi, non li commetterai. Vedere la verità trasforma. La verità libera. Cerca di comprenderli! - prova a capire il motivo per cui i tuoi genitori ti hanno distrutto. Avevano le migliori intenzioni, ma non erano consapevoli; la loro consapevolezza non era delle migliori! Volevano che tu fossi felice, di certo ti auguravano tutta la felicità possibile. Questo è il motivo per il quale volevano che diventassi ricco, rispettabile; questo è il motivo per il quale hanno castrato i tuoi desideri, bloccato i tuoi desideri, ti hanno forgiato, imposto uno schema, strutturato, ti hanno dato un carattere, ti hanno represso in molte cose, e forzato in molte altre. Hanno fatto tutto ciò che potevano. Le loro intenzioni erano le migliori: volevano che fossi felice, anche se non erano consapevoli di ciò che stavano facendo, anche se loro stessi non avevano mai conosciuto felicità alcuna. Erano persone infelici! E inconsapevoli.
Le loro intenzioni erano ottime - non essere in collera con loro. Hanno fatto tutto ciò che potevano. Prova compassione per loro, mai rabbia. Non essere in collera! Erano impotenti! Intrappolati a loro volta. Non sapevano cosa fosse la felicità, ma avevano una certa idea: una persona felice è una persona con molto denaro.
Hanno dedicato la loro intera vita a questo scopo; hanno sprecato tutta la loro vita guadagnando denaro, ma sono rimasti dell'idea assurda che il denaro porta la felicità. E hanno tentato di avvelenare anche il tuo essere. Non pensavano di avvelenarti - pensavano di riempirti di nettare. I loro sogni andavano bene, le loro intenzioni erano ottime, ma erano persone infelici, inconsapevoli - questo è il motivo per il quale ti hanno fatto del male.
Ora sii consapevole. Va' alla ricerca della felicità. Scopri come essere felice. Medita, prega, ama. Vivi con passione e intensità! Se hai conosciuto la felicità non sarai mai crudele con nessuno - non puoi esserlo. Se hai assaggiato qualcosa della vita, non sarai mai distruttivo con nessuno. Come si può essere distruttivi con i propri figli? Non puoi essere distruttivo con NESSUNO.
Se hai conosciuto la consapevolezza, questo basta. Non hai bisogno di chiedere come è possibile evitare di fare gli stessi errori.
Se non sei felice e consapevole, non potrai evitare di commettere gli stessi errori - li commetterai! Dovrai farlo per forza, sarai condannato a commettere gli stessi errori, è inevitabile.
Non posso quindi darti il minimo suggerimento su come evitarlo - posso solo suggerirti un'intuizione. L'intuizione è questa: i tuoi genitori erano infelici - per favore, tu sii felice. I tuoi genitori erano inconsapevoli - tu sii consapevole. E queste due cose - consapevolezza e felicità - in reaaltà non sono due cose distinte, ma due facce della stessa medaglia.
Comincia a essere consapevole e sarai felice! E una persona felice non è una persona violenta.
Ricorda sempre: i bambini non sono degli adulti; non dovresti aspettarti cose adulte dai bambini.
Sono bambini! Hanno una visione completamente diversa, una diversa prospettiva. Non si dovrebbe cominciare a forzare su di loro atteggiamenti da adulto. Lasciateli rimanere bambini, perché non lo saranno mai più; e una volta che l'infanzia è andata perduta, tutti ne hanno nostalgia, tutti sentono che quei giorni erano giorni paradisiaci. Non disturbateli.
Qualche volta è difficile per te accettare la visione dei bambini, perché tu stesso l'hai perduta! Un bambino si arrampica su un albero: cosa farai? Sbito ti impaurisci - potrebbe cadere, si potrebbe rompere una gamba, o qualcos'altro potrebbe andare storto. E nel tuo terrore corri a fermarlo. Se avessi conosciuto la gioia di arrampicarsi su di un albero, avresti aiutato il bambino a imparare! Lo avresti portato a una scuola dove insegnano a farlo. Non l'avresti fermato. La tua paura è giusta - indica amore, hai paura che il bambino cada e si faccia male, ma fermarlo e impedirgli di arrampicarsi significa impedirgli di crescere.
C'è qualcosa di ESSENZIALE nell'arrampicarsi sugli alberi. Se un bambino non l'ha MAI fatto, rimarrà in qualche modo più povero, gli mancherà una ricchezza - per tutta la vita. Lo avrai privato di una cosa bella, e non c'è altro modo per conoscerla! In seguito sarà più difficile per lui arrampicarsi sugli alberi, sembrerà stupido, assurdo o ridicolo.
Lascia che si arrampichi. E se hai paura, aiutalo, va' a insegnarglielo. Arrampicati insieme a lui! Aiutalo a imparare in modo che non cada. E ogni tanto cadere non è poi così malvagio. Piuttosto che esserne privati del tutto...
Il bambino vuole uscire quando piove e correre in strada sotto la pioggia, e tu hai paura che possa prendersi il raffreddore, la polmonite o qualcos'altro - il tuo timore è giusto! Ma in questo caso, fa' qualcosa perché diventi più resistente ai raffreddori. Portalo dal dottore e chiedigli quali vitamine dargli, in modo che possa correre sotto la pioggia e godersi quella danza senza il pericolo di raffreddori e polmoniti. Ma non fermarlo. Danzare in strada quando piove è una gioia squisita! Perderla equivale a perdere qualcosa di prezioso.
Se conosci la gioia e sei consapevole, potrai sentire ciò che va veramente bene per il bambino, sentirai come sente lui.
Un bambino salta danza urla e grida, e tu stai leggendo il giornale, il tuo stupido giornale. E sai già cosa c'è scritto - è sempre la stessa cosa. Ma ti senti disturbato. Nel tuo giornale non c'è nulla di importante, eppure ciò che fa il bambino ti disturba. Lo fermi: "Non gridare! Non disturbare il papà! Papà sta facendo una cosa importante - legge il giornale!". E fermi quell'energia in movimento, quel fluire - fermi quella luce, fermi la vita. Stai commettendo una violenza.
E non sto dicendo che al bambino debba sempre essere concesso di disturbarti. Ma su cento volte, novanta volte ti senti disturbato senza ragione. E se tu non disturberai lui per quelle novanta volte, il bambino capirà. Quando tu comprendi il bambino, il bambino comprende te - i bambini rispondono incredibilmente. Quando un bambino comprende che il divieto non è una costante, se gli dirai: "Per favore, sto facendo qualcosa..." saprà che non è un divieto che proviene da un genitore che lo sgrida in continuazione. Proviene da un genitore che gli permette ogni cosa.
I bambini hanno una visione diversa.

(...)

I bambini hanno la loro visuale, la loro comprensione, il loro modo d'intendere. Cercate di comprenderli. Una mente comprensiva troverà sempre una profonda armonia con il proprio figlio. E' lo stupido, la persona inconsapevole, che non comprende, che continua a rimanere chiusa nelle proprie idee e non guarda mai al punto di vista dell'altro... I bambini portano freschezza nel mondo. I bambini sono le nuove edizioni della consapevolezza. I bambini sono una boccata fresca di divinità nella vita. Abbine rispetto, abbine comprensione.
E se sarai felice e consapevole, non occorre preoccuparsi di commettere o non commettere gli stessi errori - non li commetterai. Dovrai però essere completamente diverso dai tuoi genitori. La consapevolezza farà la differenza.

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