La fine del dramma

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shanti
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La fine del dramma

Messaggioda shanti » 17/02/2013, 20:24


La fine del "dramma" di vita di Eckhart Tolle
tratto da "Il potere di Adesso" - Armenia editore

Gran parte del cosiddetto "male" che avviene nella vita delle persone è dovuto all’inconsapevolezza. Si crea da solo, o, meglio, è creato dall’io. Talvolta io chiamo queste cose “dramma”. Quando siamo pienamente consapevoli, il dramma non entra più nella nostra vita. Vorrei rammentare brevemente come opera l’io e come crea il dramma.

L’io è la mente non osservata che gestisce la nostra vita quando non siamo presenti come consapevolezza testimone, come osservatori. L’io si percepisce come frammento separato in un universo ostile, senza alcuna connessione interiore con ogni altro essere, circondato da altri io che considera potenziali minacce o che cercherà di usare per i propri fini. Gli schemi fondamentali dell’io sono creati per combattere la sua radicata paura e il suo senso di mancanza. Si tratta di resistenza, dominio, potere, avidità, difesa, attacco. Alcune delle strategie dell’io sono estremamente abili, eppure non risolvono mai alcuno dei suoi problemi, semplicemente perché l’io stesso è il problema.

Quando gli io si riuniscono insieme, che si tratti di rapporti personali o di organizzazioni o istituzioni, prima o poi accade il “male”: un dramma di qualche genere, sotto forma di conflitti, problemi, lotte di potere, violenza emotiva o fisica, eccetera. Fra questi vi sono mali collettivi come guerre, genocidi e sfruttamenti, tutti dovuti all’inconsapevolezza accumulata. Inoltre molti tipi di malattie sono causati dalla resistenza continua dell’io, che crea restrizioni e blocchi nel flusso di energia attraverso il corpo. Quando ci ricolleghiamo all’Essere e non siamo più gestiti dalla nostra mente, smettiamo di creare queste cose. Non creiamo e non partecipiamo più al dramma.

Quando due o più io si uniscono insieme, ne consegue un dramma di qualche genere. Ma anche chi vive completamente solo crea il proprio dramma. Quando noi ci sentiamo dispiaciuti per noi stessi, questo è dramma. Quando ci sentiamo in colpa o in ansia, questo è dramma. Quando lasciamo che il passato o il futuro oscurino il presente, creiamo il tempo, il tempo psicologico, la sostanza di cui è fatto il dramma. Quando non onoriamo il momento presente consentendogli di essere, creiamo il dramma.

Quasi tutti sono innamorati del proprio dramma di vita particolare. La loro storia è la loro identità. L’io gestisce la loro vita. Vi hanno investito l’intero loro senso del sé. Perfino la loro ricerca (di solito infruttuosa) di una risposta, di una soluzione, o di una guarigione ne diventa parte. Ciò che temono e a cui resistono di più è la fine del loro dramma. Fintanto che SONO la loro mente, ciò che temono e a cui resistono di più è il loro risveglio.

Quando viviamo in completa accettazione di ciò che esiste, questa è la fine di ogni dramma della nostra vita. Nessuno può nemmeno litigare con noi, per quanto ci provi. Non possiamo litigare con una persona pienamente consapevole. Il litigio implica l’identificazione con la mente e una posizione mentale, nonché resistenza e reazione alla posizione dell’altra persona. Il risultato è che le opposte polarità si forniscono energia reciprocamente. Questa è la meccanica dell’inconsapevolezza. Possiamo ancora esprimere la nostra opinione chiaramente e fermamente, ma non vi sarà dietro nessuna forza reattiva, nessuna difesa e nessun attacco. Allora non si trasformerà in dramma. Quando siamo pienamente consapevoli, smettiamo di essere in conflitto. “Nessuno che sia in unione con se stesso può nemmeno concepire un conflitto”: questo si riferisce non soltanto al conflitto con altre persone ma fondamentalmente al conflitto dentro di noi, che viene meno quando non vi è più alcuno scontro fra le esigenze e le aspettative della mente e ciò che esiste.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
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mariposa azul
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Re: La fine del dramma

Messaggioda mariposa azul » 17/02/2013, 20:34

Da rileggere con attenzione, grazie Shanti :emtc110:
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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marisa
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Re: La fine del dramma

Messaggioda marisa » 18/02/2013, 11:51

"
Quando viviamo in completa accettazione di ciò che esiste, questa è la fine di ogni dramma della nostra vita"
Grazie Shanti :emtc10:

Un abbraccio
Marisa

Anna Maria Stella

Re: La fine del dramma

Messaggioda Anna Maria Stella » 18/02/2013, 17:47

Grazie, questa grande Verità mi ha riportata a questo pensiero di Osho:

"Ogni tanto tenta di vivere e basta. Vivi semplicemente. Non lottare e non forzare la vita. Osserva in silenzio ciò che accade. Lascia accadere ciò che accade. Permetti a ciò che è, di esistere. Lascia cadere ogni tensione e lascia che la vita fluisca, che accada. E ciò che accade, te lo garantisco, libera."

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shanti
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Re: La fine del dramma

Messaggioda shanti » 19/02/2013, 12:11

Vivere e basta.... senza lottare, senza tensione, è una scelta. Non cambia quello che c'è intorno, cambia noi. :emtc11: :emtc45:
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sharhazad
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Re: La fine del dramma

Messaggioda sharhazad » 19/02/2013, 13:17

bellissimo ...vivere senza alcuna restrizione,vivere liberi...nel nostro io interiore ...non di quello che vorremo!!!
io sono tranquilla....in pace ,questo dovrebbe creare pace e calma..e credo che si...
è giusto!!!!ed è così!!!!
"Quando vuoi raccoglierti nel più profondo del tuo essere,
non preoccuparti di quello che farai dopo.
Semplicemente siediti,
lascia da parte i tuoi pensieri,
buoni o cattivi che siano.
Fa in modo che non rimanga niente nella tua mente
e nel tuo cuore,
se non il solo intento di meditare".

(anonimo,La nube della non conoscenza")
non so perché ma mi sono tornate in mente queste parole......
perdonami...grazie..ti voglio bene!!!!!


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