Alcunii si rallegrano nel
veder che la scienza moderna esce dagli stretti limiti in cui finora le
sue concezioni la chiudevano per assumere un atteggiamento meno
«materialista» di quello che aveva nel secolo scorso.
Costoro non si accorgono che, in realtà, si tratta solo di una tappa
nuova nello sviluppo logico del piano secondo il quale si compie la
deviazione progressiva del mondo moderno.
Il materialismo ha avuto la sua parte, in questo piano, ma ormai la
negazione pura e semplice che esso rappresenta è divenuta
insufficiente.
Esso ha servito per interdire all'uomo l'accesso alle possibilità più
alte della sua natura, ma, da solo, non ha anche il potere di
scatenare quelle forze inferiori che, sole, possono portare a termine
l'opera di disordine e di dissoluzione.
Per via della sua stessa limitazione, l'attitudine materialista non
rappresenta ancora che un pericolo di piccola portata: se così si può
dire, il suo stesso «spessore» preserva chi vi aderisce da certe
influenze sottili e gli assicura, a tale riguardo, una specie
d'immunità molto simile a quella di cui gode il mollusco che resta
strettamente chiuso nella sua conchiglia.
Ma se in questa conchiglia - che rappresenta, qui, l'insieme delle
concezioni scientifiche ammesse convenzionalmente - si fa un'apertura
in basso, così come si è detto a proposito delle tendenze nuove della
psicologia, queste influenze distruttive vi penetrano subito e con
grande facilità, perché, per via del lavoro negativo svolto nella fase
precedente, nessun elemento d'ordine superiore potrà intervenire per
opporsi allo loro azione.
Si potrebbe perciò dire che il periodo del materialismo non costituisce
che una specie di preparazione teorica, mentre quello del psichismo
inferiore successivo rappresenta già un fase attiva che si svolge in un
capovolgimento della vera realizzazione spirituale.
René Guénon, 1939