Il Falco e la Piuma

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Angel
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Il Falco e la Piuma

Messaggioda Angel » 27/06/2010, 15:09



Il Falco e la Piuma



Nel corso della sua evoluzione, l'Uomo ha costantemente teso a suddividere le fasi del proprio cammino e della propria espansione vitale in fasi scandite temporalmente.
Dalla saggezza degli antichi popoli germanici ai culti misterici dell'Oriente, dal mitraismo della tarda Roma Imperiale agli Ordini Magici odierni, le caste sacerdotali e gli iniziati di ogni tempo hanno sempre individuato una progressione circolare e senza fine nel fluire della Storia, sia essa quella di tutti i giorni, delle nazioni e dei popoli, delle guerre e delle carestie, che quella occulta, nascosta agli occhi dei profani, che cela all'interno degli eventi quotidiani i segreti meccanismi della Ruota del Tempo, e con essa i meccanismi del declino e della nascita degli uomini e dei suoi imperi.
La Tradizione Occulta Occidentale ha definito queste differenti (ma convergenti) fasi della Ruota del Tempo come "Eoni", basandosi soprattutto sulle riflessioni dello Gnosticismo e del Cabalismo ebraico, e sulla criptica formula del Tetragrammaton, il nome di Dio (1) di quattro lettere: IHVH (pronunciato "Adonai" dagli ebrei, e più comunemente conosciuto come "Jahvè"). Ma in che modo la formula del Tetragrammaton, di per sé fonte di molteplici studi ed interpretazioni, si ricollega alla concezione della successione degli Eoni? In tempi recenti A. Crowley ci ha fornito un'interessante interpretazione, che ha segnato un nuovo inizio nella tradizione magica dell'occidente: analizziamola.
Le 4 lettere del Tetragrammaton si dispongono in una Tau, o croce, formata da quattro braccia equidistanti: ecco già un primo simbolo di equilibrio e "circolarità", che come vedremo avrà un ruolo fondamentale nella comprensione di questo argomento. La Tradizione ci insegna inoltre che ognuna di queste supreme quattro lettere cela, nella sua disposizione in guisa di Formula Magica, un significato preciso: la I (Yod, nell'alfabeto ebraico) indica il Padre, la prima H (Hè) la Madre, la V (Vau) il Figlio, la seconda H (Hè) la figlia: abbiamo così lo schema basilare ed archetipico della Realtà (2): la forma Maschile (attiva, con polarità positiva), la forma Femminile (passiva, polarità negativa), ed il frutto della loro unione, in entrambe le manifestazioni di sesso/polarità/significato. Abbiamo quindi visto come il Tetragrammaton celi in sé la struttura dell'Universo intero, e quindi anche delle sue molteplici suddivisioni: Crowley identifica nella storia umana appunto quattro fasi principali, ognuna riconducibile ad una delle quattro parti del "Nome di Dio".
Il primo eone è stato quello cosiddetto di Iside, l'eone della Madre, ovvero il tempo primordiale dei culti matriarcali, della riverenza per la natura, per la fertilità, il momento in cui l'umanità si unisce in tribù di cacciatori ed agricoltori, il momento di integrazione ed armonia totale con la natura: il tempo in cui l'uomo stesso è natura.
Ad esso è seguito l'Eone di Osiride, il tempo in cui l'uomo si è gradualmente staccato dalla Natura in una ricerca di dominio su di essa; è questo il momento della storia umana in cui sorgono le grandi religioni monoteiste fondate su di un Dio-Padre maschio e dominatore, si formano le grandi città e nazioni, nasce il culto del potere e del denaro, che insieme alla ricerca di supremazia sul mondo circostante porta l'uomo a concepire le grandi guerre di dominazione, la schiavitù, e soprattutto la segregazione e la demonizzazione della donna, condizione chiaramente esemplificata dalla Eva biblica, prima peccatrice della storia, che viene addirittura tentata dal terribile Serpente, Satana in persona, a simboleggiare la natura perfida e dissoluta della donna e della femminilità (3).
Abbiamo assistito quindi alla genesi ed allo sviluppo dei due aspetti generativi originali; restano gli altri due bracci della Tau per completare il ciclo: ed infatti nel 1904 Crowley annuncia l'avvento dell'Eone di Horus, il Figlio Incoronato e Conquistatore (4). La natura di questo Eone è marziale e terribile: Horus il Falco viene a distruggere gli squilibri e le catene dell'Eone di Osiride, perfettamente identificati nelle religioni monoteiste (cristianesimo/ebraismo/islamismo) in quanto culti di sottomissione e schiavitù morale (spesso anche fisica) nei confronti di un Dio Supremo.
La particolare natura dell'Eone di Horus, ovvero il nostro eone corrente, si è identificata facilmente con il momento storico vissuto dal nostro mondo: l'Eone di Osiride ed i suoi squilibri hanno infatti creato una serie particolarissima di condizioni (storiche, politiche ed economiche) in contraddizione, che sono poi invevitabilmente venute a scontrarsi. Fulgidi esempi possono essere le due Guerre Mondiali, l'alba ed il tramonto dei regimi totalitari, il fulcro ed il decadere dell'odierno sistema economico…possiamo ben testimoniare noi stessi l'opera di Horus nei nostri giorni: le contraddizioni della decadente società occidentale, che provocano frizioni sempre più auto-distruttive, sono fin troppo evidenti.
Ma alla Ruota manca ancora un elemento: quello della Figlia. Crowley aveva identificato l'Eone successivo a quello di Horus con Maat, la dea Egiziana della Verità, della Giustizia e dell'Equilibrio…La sua funzione è quindi subito chiara: la ricostruzione dalle rovine del turbolento Eone di Horus, la rinascita dopo la distruzione. Ma il problema (fomite di molte discussioni e teorie divergenti) è: come e quando si manifesterà l'Eone della dea Maat? In che forme, in che momento? La tradizione (e Crowley stesso) indicano la durata di ogni Eone in duemila anni circa…ed al momento presente siamo appena nel 96° anno dell'Eone di Horus. Ma siamo sicuri che la scansione sia davvero così rigida e senza appello?
Intorno all'Eone di Maat, come abbiamo accennato, vi sono state innumerevoli discussioni: tra le posizioni più interessanti intorno all'argomento abbiamo quella di Kenneth Grant, grande scrittore-occultista inglese ed attuale leader dell' OTO Tifoniano. Grant ricorda, nell'introduzione al bel libro di Margaret Ingalls (5), come egli avesse chiesto a Crowley, verso la fine della II Guerra Mondiale, quando l'Eone di Maat avrebbe fatto la sua comparsa; Crowley seccamente rispose che la guerra doveva ancora iniziare, e che Maat avrebbe aspettato ancora a lungo…il grande mago inglese naturalmente si riferiva ai grandi sconvolgimenti che il nostro mondo avrebbe attraversato nei decenni successivi alla fine della guerra (6).
Come Grant precisa, Maat ha aspettato, ma per tanto quanto Crowley aveva immaginato: l'interessantissima tesi di Grant è che, giunti al punto in cui siamo in questo Eone di dissoluzione e distruzione, anche la teoria degli Eoni in successione si rivela superata, quasi un fraintendimento: "Noi viviamo nell'eone in cui proiettiamo tutto di noi stessi, la nostra 'vita', il nostro 'mondo'. Ne consegue che nel momento in cui cesseremo di proiettarci, ci renderemo pronti per la stessa Maat" (7). Quello che Grant afferma è rivoluzioniario: Horus ha permesso di liberarci dalle catene delle religioni secolarizzate, e non vi è più bisogno di "attendere" per il prossimo eone di ricostruzione, ma le energie creative della nuova rinascita Maatiana possono già essere canalizzate, adesso!
La visione di Grant è senza dubbio suggestiva, sicuramente più "avanti" della teoria della "successione" di Crowley, e la sua intuizione merita, da parte nostra, un piccolo approfondimento.
Abbiamo visto come l' Eone di Horus ha quindi rotto delle catene secolari, permettendoci di vedere oltre le menzogne delle religioni e delle società degli uomini, ed allo stesso tempo permettendoci di ricostruire. Infatti, quale momento migliore per la ricostruzione che quello della distruzione appena avvenuta o addirittura in atto?
Non dimentichiamo che l'Eone di Horus ha due facce: quella solare e distruttiva (aspetto "manifesto") di Horus stesso, il falco, e quella del suo lato oscuro, Set (il "non-manifesto"), signore di Amenti, il regno oscuro e nascosto (rappresentante, tra l'altro, i princìpi della fecondità e della creazione.
Quindi, l'Eone di Maat agisce in tandem con quello di Horus, e Set funge da ponte unificatore: con una metafora, possiamo immaginare il Grande Falco (Horus) che solca i cieli, e vedere dalla sua ombra (Set) staccarsi una piuma (il simbolo di Maat) che precipita al suolo, come un seme universale, in un Solve et Coagula macrocosmico.
Ma come applicare al piano pratico tutte queste metafore e simbologie, e soprattutto, il grantiano "proiettarsi" nel prossimo eone?
In realtà, all'interno dell'occultismo contemporaneo possiamo testimoniare direttamente il fermento di queste energie: per la prima volta dall'avvento degli dei-schiavi sterili e patriarcali vi sono iniziati che operano finalmente liberati dalla prigionia delle superstizioni, dalle catene delle falsità e dai dualismi ("bene" e "male", magia "nera" e "bianca", "bassa" ed "alta") caratteristici dell'Eone di Osiride. Ordini come il Dragon Rouge, l'OTO Tifoniano, l'OTOA/LCN ed altri, simboleggiano perfettamente la funzione "creativa" dell'Eone di Horus: all'ombra del Falco distruttore, nascosti ma al contempo ben visibili, i Maghi operano per il Magnum Opus, (la Grande Opera), ed è questo il modo in cui viene concretamente canalizzata la forza di Maat, è questo il concreto "Coagula" alchemico che gli iniziati di tutto il mondo stanno realizzando adesso e qui.
Non vi è più bisogno di miraggi fideistici, siano essi il Regno dei Cieli dei cristiani o l'attesa di un "Nuovo Eone"…la nuova era la costruiamo noi, canalizzando le energie dei mondi senza fine che operano dentro e fuori della nostra coscienza, attraverso le correnti magiche della doppia spirale della Kundalini cosmica8 che permettono così al Sole Nero della conoscenza occulta di sorgere sia all'interno di noi stessi che in una dimensione macrocosmica - "ciò che è in alto è come ciò che è in basso" - uomo e cosmo, uniti in un Ouroboros universale.



"Aspettalo non da Oriente e nemmeno da Occidente; poiché quel figlio verrà da un punto inaspettato. Aum! Tutte le parole sono sacre e tutti i profeti veri; eccetto che loro ne capiscono solo una parte; risolvi la prima metà dell'equazione e lascia la seconda intatta. Ma tu possiedi tutto in chiara luce, ed alcune cose, sebbene non tutte, nel buio. "

Liber AL vel Legis: I, 56

da http://www.dragonrouge.net/sothis/italian/il_falco_e_la_piuma.htm
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

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