Non è un errore ignorare completamente l'esteriore?
"L'altra sera hai affermato che, cambiando l'esteriore, l'interiore resta immutato, identico. Ma non è forse vero che anche il cibo, il lavoro, il sonno, LE AZIONI E I COMPORTAMENTI GIUSTI sono fattori importanti per la trasformazione interiore? Non è un errore ignorare completamente l'esteriore?".
L'esteriore non può cambiare l'interiore, ma può essere un aiuto o un ostacolo. Ciò che è esteriore può creare una situazione nella quale l'interiore può esplodere con più facilità. La cosa da ricordare è questa: la trasformazione esteriore non è quella interiore. Anche se hai fatto di tutto e la situazione è propizia, l'interiore non esploderà. La situazione è necessaria, utile, ma non rappresenta la trasformazione. E chi si preoccupa troppo dell'esteriore...
L'esteriore è un fenoomeno immenso. Puoi continuare a cambiare per vite intere, ma non essere mai soddisfatto; resterà sempre qualcosa da mutare, perché se non muta l'interiore, l'esteriore non potrà mai essere perfetto. Anche se cambierai, lustrerai e imbelletterai all'infinito l'esteriore, non ti sentirai mai soddisfatto. Non giungerai mai a un punto in cui potrai dire: "Ora il terreno è pronto". Molti hanno sprecato la vita in questo modo.
Se la tua mente è ossessionata da ciò che è esteriore - il cibo, i vestiti, IL MODO DI COMPORTARSI... Non sto dicendo di trascurarli. No, sto dicendo di non fartene ossessionare. Possono essere utili, ma se per la tua mente diventano un'ossessione, possono trasformarsi in grandi ostacoli. Allora queste cose diventano una via di fuga e tu non fai altro che rinviare il mutamento interiore. E, per quanto tu possa cambiare l'esteriore, l'interiore non ne verrà nemmeno scalfito: resterà lo stesso di sempre.
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Puoi cambiare l'esteriore innumerevoli volte, ma il cuore del topo resta immutato. Ed è quel cuore a creare il problema. La forma, l'immagine, cambierà, ma la sostanza resterà uguale. Non fa differenza se hai paura di un gatto, di un cane o di una tigre. Il punto non è di cosa hai paura; il punto è che hai paura.
L'accento - il mio accento - va sul fatto che devi ricordare che i tuoi sforzi esteriori non dovrebbero trasformarsi in surrogati della trasformazione interiore. Questa è la prima cosa. Usa ogni aiuto possibile; va bene mangiare il cibo giusto, ma è stupido e folle diventare ossessionati dal cibo. Va bene tenere un comportamento corretto, ma è nevrotico farsene ossessionare. Non dovresti impazzire dietro alcunché.
Ricorda: l'importante è l'interiore. L'esteriore è utile, va bene, ma non devi focalizzarti su di esso. Non deve diventare importante al punto da farti dimenticare l'interiore. L'interiore deve rimanere tale, l'elemento centrale, e l'esteriore, se possibile, andrebbe trasformato in un sostegno. Non ignorarlo completamente. Non occorre ignorarlo, perché in realtà anche l'esteriore fa parte dell'interiore. Non è qualcosa di opposto e contrario ad esso; non è qualcosa che ti sia stato imposto: sei tu. Ma l'interiore è ciò che sta al centro, mentre l'esteriore è la periferia. Da' alla periferia l'importanza che bisogna dare a una circonferenza, a un confine ... Ma il confine non è la casa. Prenditene cura, ma non impazzire a causa sua.
La nostra mente è sempre alla ricerca di vie di fuga. Se ti preoccupi del cibo, del sesso, dei vestiti, del corpo, la mente si sentirà a suo agio, perché non stai andando verso l'interiore. Ora non occorre più cambiare la mente; non serve distruggerla o andarne al di là: se cambi cibo, la stessa mente può continuare a esistere. Puoi mangiare questo o quello: la mente resta immutata. Solo quando vai dentro di te... Più vai all'interno, più questa mente deve cessare. Il sentiero interiore è il sentiero verso la nonmente.
La mente ha paura. Cercherà qualche via di fuga, qualcosa che coinvolga l'esteriore; in quel caso la mente può esistere per ciò che è. Non importa cosa fai, è irrilevante: questa mente può sopravvivere e trovare i mezzi per non cambiare. E talvolta, quando reprimi lo sfogo naturale, la mente troverà sfoghi perversi, ancora più pericolosi. Piuttosto che essere un aiuto, si trasformano in un ostacolo.
Se uno sfogo è bloccato, si creerà necessariamente una perversione. E tu non conosci le vie della mente: sono molto astute e sottili.La gente viene da me con i suoi problemi. Il problema sembra ovvio, ma non lo è. Tutti i problemi sembrano ovvi, chiari... Non è così. In profondità si cela qualcos'altro e, a meno che questo qualcos'altro non venga conosciuto, rivelato, trasceso, il problema resterà, ma cambiando forma.
Qualcuno fuma troppo e vuole smettere. Ma fumare in sè non è un problema; il problema è qualcos'altro. Anche se smettessi di fumare, il problema resterebbe, ma sarebbe costretto a manifestarsi in un altro modo. Quando fumi? Quando sei ansioso e nervoso, cominci a fumare; il fumo ti aiuta. Ti senti più sicuro e rilassato.
Se ti limiti a smettere di fumare, il nervosismo non cambierà. Poiché ti sentirai teso e nervoso, farai qualcos'altro. Ed è possibile trovare sostituti meravigliosi, apparentemente diversissimi. Puoi fare di tutto: cantare un mantra, invece di fumare... Ogni volta che ti senti nervoso, puoi salmodiare "Rama, Rama, Rama", o ripetere qualsiasi cosa senza interruzioni. Che cosa stai facendo mentre fumi? E' un mantra. Inspiri il fumo e lo espiri, lo inspiri e lo ispiri: accade. Ma se usi un mantra e ripeti: "Rama, Rama, Rama", nessuno dirà che stai facendo qualcosa di sbagliato. Ma il problema è lo stesso. Il problema non è cambiato; sei tu che hai adottato uno stratagemma diverso. Prima usavi il fumo, ora usi una parola. La ripetizione aiuta. Qualsiasi sciocchezza può andare bene; devi solo ripeterla in continuazione. Quando ripeti una cosa, ti rilassa, perché crea una sorta di monotonia. La noia è rilassante. Per crearla puoi fare di tutto.
Se stai fumando, tutti diranno che è sbagliato; ma se stai cantando un mantra, non lo dirà nessuno. Tuttavia, il problema è lo stesso. Io affermo che anche quello è sbagliato; anzi, è più pericoloso del primo, perché mentre fumavi sapevi di sbagliare. Ora, mentre canti il mantra, non sei consapevole; e questa inconsapevolezza è più pericolosa e più dannosa.
In superficie puoi fare qualunque cosa ma se non cambiano le radici profonde, non accade nulla. Quindi, per quanto riguarda tutto ciò che è esteriore, ricorda questo: siine consapevole e spostati dalla superficie verso le radici. Trova la radice: perché sei così nervoso?
(CONTINUA...)