"Eppure continuo a fare gli stessi errori..."

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Oliviero Angelo
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"Eppure continuo a fare gli stessi errori..."

Messaggioda Oliviero Angelo » 11/04/2010, 1:35

DOMANDA:


Da anni mi dedico a un intenso lavoro su me stesso, ho fatto moltissimi gruppi e ho avuto moltissime esperienze di crescita nelle quali ho sentito di essere davvero cambiato e di aver capito tante cose. Eppure continuo a fare gli stessi errori e, malgrado tutto il lavoro fatto, ripeto il passato come se non avessi scelta. Che fare? Esistono cambiamenti permanenti? Oppure il lavoro che facciamo su noi stessi è solo un'illusione? Il sannyas, la ricerca del Vero che tu proponi, può essere un cambiamento permanente?

Innanzitutto, ogni sforzo per migliorare te stesso è condannato al fallimento, perché chi compie lo sforzo è il problema: l'ego. L'ego fa continuamente sforzi per migliorare: avere più soldi, una casa più grande, una macchina più potente, una donna o un marito più belli, questo e quest'altro... tutto ciò è ego, ed è qualcosa che già conosci.
Ma l'ego conosce un altro gioco, può mettere in atto un'altra strategia. Dice:" Diventa più silenzioso e amorevole; consegui la meditazione, diventa un siddha, sii come un Buddha".
Questo è lo stesso gioco in un'altra direzione. Lo stesso ego che stava cercando di abbellirsi attraverso cose esteriori, ora vuole abbellirsi attraverso cose interiori.
Ebbene, come prima cosa: se "tu" stai cercando di migliorarti, sei condannato al fallimento. Una volta che l'avrai compreso... quando realizzi che l'ego è il problema, ed è la sua avidità che vuole migliorare e diventare questo e quell'altro; che la stessa idea di diventare qualcuno è una proiezione dell'ego, allora accade la rivoluzione. E per quella rivoluzione non devi fare nulla, arriva tramite la semplice comprensione delle strategie dell'ego.
Quando avrai compreso che è lo stesso ego a inseguire prima i soldi, il potere, il prestigio, la politica, e poi la meditazione, l'illuminazione e tutte le assurdità connesse ai giochi interiori, questa comprensione ti farà scoppiare a ridere. Il semplice comprenderlo ti farà sentire come tutto questo sia ridicolo.
Non esistono miglioramenti. Non sto dicendo che non ci sono cambiamenti, ma che non ci sono miglioramenti. Il cambiamento radicale, la mutazione "profonda" esiste, non il miglioramento. Il miglioramento implica un cambiamento di forma: tu resti lo stesso di sempre, ti vengono semplicemente aggiunte un po' di cose; per esempio una macchina, una casa più grande, una donna. Tu resti lo stesso, ma ora accanto a te ci sono una donna o una macchina; tu non sei cambiato.
Adesso sei diventato un meditatore, un "sannyasin", ma in profondità resti la stessa persona di sempre. E continui ad accumulare cose: qualità, profondità, moralità, virtù, conoscenze; ti amplifichi, ma in profondità, è lo stesso vecchio trip. Non c'è nulla di nuovo. In questo modo, il miglioramento non è possibile.
Migliorare non è affatto possibile. Quando capisci che questa brama, questo spasmodico bisogno di essere qualcun altro - qualcuno di più importante, di più grande e di più famoso - è solo un gioco dell'ego, quella stessa comprensione determina in te una mutazione, un salto, un balzo quantico. Non sei più il vecchio, è subentrato il nuovo. E ricorda: il nuovo non ha affatto legami con il vecchio; ecco perché non parlo di miglioramenti. Il nuovo è così profondamente nuovo, così assolutamente nuovo, che non ha nulla a che fare con il vecchio. Il vecchio uomo si è dissolto completamente; è nato un essere totalmente nuovo, senza continuità con il passato. A causa di questo salto, non si può parlare di miglioramento.
La spiritualità non è un risultato, non è un oggetto di ambizione.


Tu dici: "Ho fatto moltissimi gruppi e ho avuto moltissime esperienze di crescita".
Quelle esperienze di crescita non sono affatto conclusive, sono solo un gioco dell'ego. Ti sei sentito bene; l'ego ti ha dato una pacca sulle spalle, dicendo: "Bravo ragazzo, stai andando benissimo; in te ci sono dei miglioramenti. Un giorno, diventerai certamente un Buddha o un Cristo. Sei sulla buona strada, stai andando benissimo". E ti sei sentito euforico. Quelle esperienze di crescita non erano sostanziali e sono state usate dal'ego, diventando pericolosissime, tutto ciò che viene usato dall'ego diventa veleno. Hai iniziato a sentirti alle stelle: "Dunque, sta succedendo!". Avrai iniziato ad aspettarti un "satori", il "samadhi"... "Adesso non sono più cosìlontani! Possono accadere in qualsiasi istante..."
Il tuo ego ha ridotto tutte quelle esperienze a giocattoli: hai cominciato a giocare con esse; e avrai iniziato ad aspettarti sempre di più. Sei diventato pio, virtuoso: ora queste cose accadranno sempre di più. Ricorda, ogni volta che cominci a dire:"Questa cosa è stata bellissima, mi è piaciuta, vorrei averla ancora", stai creando una continuità.
Il nuovo può accadere solo quando tu non sei. Adesso tu non ti acquieterai mai, sarai perennamente in attesa; e, anche se rifarai quegli stessi gruppi, non ti arricchirebbero più, perché avrai una aspettativa: "Ora questo DEVE succedere!". E quando hai aspettative non accade nulla, perché nell'attesa "tu" sei presente. Le cose accadono quando non te le aspetti affato. Dio viene scorto di tanto in tanto, solo quando non lo stai cercando, perché quando cerchi sei teso. Dio accade in situazioni così semplici e banali che non te lo saresti mai aspettato. Ogni volta che tu hai aspettative, TU esisti e Dio non può essere, perché tu sei presente. Quando non hai aspettative... Stai semplicemente nuotando in un fiume, ti godi quel momento, intorno a te ci sono gli alberi, gli uccelli, il sole, e tu sei completamente rapito... Naturalmente, nessuno si aspetta che Dio accada in quel momento, ma improvvisamente, eccolo!
Stai giocando con il gatto, lo guardi negli occhi, non fai nulla di speciale e, ovviamente, non ti aspetti che accada nulla di straordinario... improvvisamente i suoi occhi cambiano, diventano profondi, ecco che Dio è presente e tu, d'acchito, ne sei sopraffatto.
Dio è sempre improvviso, inaspettato. Mentre reciti le tue preghiere, quando osservi i rituali, Dio non accade mai, perché sei troppo pieno di aspettative. Sei in disparte che aspetti: "E' arrivato o no?". Bussano alla porta, forse è solo un postino, ma tu sei eccitato: "Forse è Dio!". Quando lo aspetti, non arriva mai, perché quando lo aspetti, "tu" sei troppo ingombrante. Arriva solo quando tu non sei.


Ho fatto moltissimi gruppi e ho avuto moltissime esperienze di crescita nelle quali ho sentito di essere davvero cambiato e di avere capito tantissime cose.
Ho fatto, ho avuto, ho sentito...
Io, io, io: lo vedi?


Eppure continuo a fare gli stessi errori e, malgrado tutto il lavoro fatto, ripeto il passato, come se non avessi altra scelta.
Io, io, io...


Continuerai a fare gli stessi errori, perché l'io è sempre lo stesso; non puoi sperare che accada qualcosa di diverso.
L'io è un meccanismo: continua a fare le stesse cose, è diventato molto efficente nel farle. E' come un computer: crea abitudini e non fa che ripeterle. Adesso, per favore, abbandona ogni idea di crescita. Non è questa la via. Dimenticati la crescita, perché essa è nel futuro. La crescita è già un rinviare, è qualcosa che accadrà domani. Scorda totalmente il domani, perché non arriva mai; sii qui e ora. Questo momento è l'unico che esiste. Goditi questo momento in un assorbimento totale. Qualunque cosa stai facendo, falla totalmente, perditi in essa. Non sto dicendo cosa devi fare; se ti smarrisci in essa, ciò che fai si trasforma in preghiera, diventa adorazione.
Pulire il pavimento, fare semplici cose in cucina, scavare una buca in giardino possono diventare una preghiera. Non occorre andare in un tempio. Nel tempio vanno solo coloro che non sanno portare la preghiera nella loro vita. Non c'è bisogno di andare in una moschea o in un "gurudwara", perché Dio è ovunque. Ogni volta che sei totalmente assorbito, la porta del tempio si apre.


(Osho) - Continua...
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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"Eppure continuo a fare gli stessi errori..."

Messaggioda drago-lontra blu » 11/04/2010, 14:31

fratellone Gladius, hai appena dato voce e conclusione all'articolo a cui ho appena risposto, quello su Ipazia, i migliori esempi di quanto stavo scrivendo tu li hai appena resi evidenti .
Grazie Grazie.
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shanti
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"Eppure continuo a fare gli stessi errori..."

Messaggioda shanti » 11/04/2010, 16:11

"Stai giocando con il gatto, lo guardi negli occhi, non fai nulla di speciale e, ovviamente, non ti aspetti che accada nulla di straordinario... improvvisamente i suoi occhi cambiano, diventano profondi, ecco che Dio è presente e tu, d'acchito, ne sei sopraffatto."

Grazie ..... che coincidenza anche per me, col mio "ho voglia di leggerezza"....troppo bello!
Siamo veramente sempre più uniti.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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mamma orsa
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"Eppure continuo a fare gli stessi errori..."

Messaggioda mamma orsa » 13/04/2010, 22:22

GRAZIE AMICO MIO,
ANCH'IO MI RITROVO IN QUESTE PAROLE,
"DIO ARRIVA SOLO QUANDO TU NON SEI"



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