Il Dono Supremo

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Oliviero Angelo
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Il Dono Supremo

Messaggioda Oliviero Angelo » 27/01/2010, 18:31

Dalla Prima Lettera che Paolo scrisse ai Corinzi:

"Se anche parlassi le lingue
degli uomini e degli angeli,
ma non avessi Amore,
sarei come il bronzo che risuona
o il cimbalo che tintinna.
E se anche avessi il dono
della profezia e conoscessi
tutti i misteri della scienza;
se anche possedessi
una fede così grande
da trasportare le montagne,
ma non avessi Amore,
io non sarei nulla.
E se anche distribuissi
tutti i miei averi ai poveri
e offrissi il mio corpo
perché fosse bruciato,
ma non avessi Amore,
niente di tutto ciò mi gioverebbe.
L'Amore è paziente, è benigno;
l'Amore non arde di gelosia,
non si vanagloria,
non s'insuperbisce,
non si comporta
in maniera sconveniente,
non perseguita il proprio interesse,
non si indigna,
non nutre alcun risentimento
per il male ricevuto,
non si rallegra dell'ingiustizia,
ma gioisce della verità.
Tutto ammette, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
L'Amore non avrà mai fine.
Invece le profezie scompariranno,
il dono delle lingue cesserà,
la scienza svanirà.
perché la nostra conoscenza
è imperfetta,
e imperfetto è anche quello
che profetizziamo.
Ma quando verrà
ciò che è perfetto,
tutto quello che è imperfetto
sarà annullato.
Quando ero bambino,
parlavo da bambino,
sentivo da bambino.
Diventando uomo,
ho abbandonato tutto ciò
che era da bambino.
Ora vediamo come in uno specchio,
in maniera oscura,
ma allora vedremo in modo chiaro,
faccia a faccia;
adesso conosco
soltanto in modo imperfetto,
allora invece conoscerò
come sono conosciuto.
Ora, dunque, rimangono
la Fede, la Speranza e l'Amore.
Questi i tre.
Ma quello più importante di tutti
è l'Amore.




Mie care Anime amate di Città di Luce, è mia intenzione, giorno per giorno, postare lo storico "sermone" di Henry Drummond, che tenne nell'ultimo quarto dell'Ottocento, che "spiega" meravigliosamente questo brano della Prima Lettera di Paolo ai Corinzi.
Come molti, credevo di conoscere ogni particolare riguardo alla cosa più importante del mondo: l'Amore.
Mi sbagliavo e questo sermone mi è e mi sarà "Maestro".
Non potevo non condividerlo con Voi che mi siete famiglia nell'Anima.
Mi prenderò di volta in volta degli spazi qui sotto a questo stesso post.


Vi abbraccio nell'Amore



Gladius Lucis

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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Messaggioda Ospite » 27/01/2010, 19:24

Paolo è tutto da scoprire...o, meglio, da 'sentire' ...
Leggerò con gioia!!!


cuoricino

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Rubis
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Messaggioda Rubis » 27/01/2010, 20:25

.[size=18].. grazie Gladius...

Bellissima!!!!
sirio Michael
: sirio
... Immagine Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre Immagine...

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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 27/01/2010, 20:40

Lo storico sermone di Henry Drummond



[Henry Drummond, nato in Scozia nel 1851, si interessa ai movimenti spirituali contemporanei e a 22 anni comincia a predicare in piccole comunità, rifiutando gli inviti del clero per dedicarsi ai viaggi in America e in Africa Centrale e all'insegnamento delle Scienze Naturali a Glasgow. "La migliore cosa del mondo", il suo contributo più importante, è stato pubblicato per la prima volta nel 1890]


"In qualche momento, tutti noi ci siamo posti la domanda che si è fatta ogni generazione:
"Qual'è la cosa più importante della nostra esistenza?"
Dobbiamo impiegare i nostri giorni nel modo migliore, giacchè nessun altro può vivere per noi. Ecco perché abbiamo bisogno di sapere verso che cosa indirizzare i nostri sforzi, e qual'è l'obiettivo supremo da raggiungere.
Siamo abituati a sentir dire che il tesoro più importante del mondo spirituale è la Fede. Su questa semplice parola si fondano molti secoli di religione.
Se consideriamo che la Fede sia la cosa più importante del mondo, ebbene siamo completamente in errore.
Se mai lo abbiamo creduto, possiamo cessare di dargli credito.
Nel passo che ho appena letto, siamo stati ricondotti ai primordi del Cristianesimo.
Laddove, come abbiamo visto, "rimangono la Fede, la Speranza e l'Amore. Questi i tre. Ma quello più importante di tutti è l'Amore".
Non si tratta di un'opinione supoerficiale di Paolo, autore di quelle righe. In fin dei conti, poco prima egli stava ancora parlando di Fede. Diceva infatti:
"Se anche possedessi una fede così grande da trasportare le montagne, ma non avessi Amore, io non sarei nulla".
Paolo non sfuggì alla questione; al contrario, associò la Fede all'Amore, concludendo: "Ma quello più importante... è l'Amore."
Per l'apostolo, dev'essere stato molto difficile fare una simile affermazione. Di solito, un uomo raccomanda quello che reputa il proprio punto forte.
Ma l'Amore non poteva certo dirsi il punto forte di Paolo. Uno studente dotato di spirito d'osservazione potrà notare che, via via che invecchiava, l'apostolo si faceva sempre più tollerante, più tenero. Eppure la mano che aveva scritto: "Ma quello più importante di tutti è l'Amore", si era macchiata di molto sangue in gioventù.
Comunque, questa lettera ai Corinzi non è l'unico documento che mostra come l'Amore sia il summum bonum, il Dono Supremo. Tutti i capolavori del Cristianesimo concordano a tale riguardo.
Pietro dice: "Soprattutto, però, dimostrate un fervente amore gli uni per gli altri, perché l'Amore vince una moltitudine di peccati."
E Giovanni si spinge oltre: "Dio è Amore."
In un altro testo di Paolo, possiamo leggere anche: "Il compimento della Legge è l'Amore."
perché Paolo ha fatto una simile affermazione? A quell'epoca, gli uomini aspiravano a conquistare il Paradiso attraverso l'osservanza dei Dieci Comandamenti - e delle altre decine e centinaia di "comandamenti" che avevano elaborato basandosi sulle Tavole della Legge. Ottemperare alla Legge era tutto: era persino più importante del vivere.
Poi Cristo disse: "Io vi mostrerò una maniera più semplice di arrivare al Padre. Se imparerete questo, potrete fare centinaia di altre cose, senza alcun timore di offendere Dio.
"Amore. Se voi amerete, state adempiendo alla Legge, anche se non ne avete conoscenza."
E' assai facile verificare che questo consiglio funziona.
Prendiamo un comandamento qualsiasi.
"Non avrai altro Dio all'infuori di me." Se un uomo ama Dio, non avrà bisogno di nessun'altra presenza. Ecco l'Amore, la sua grandezza.
"Non nominare il nome di Dio invano."
Oseremmo forse parlare superficialmente di qualcuno che amiamo?
"Ricordati di santificare le feste."
Molte volte, aspettando il giorno in cui incontreremo la persona amata per dedicarci all'Amore, non siamo forse ansiosi? Se amiamo Dio, allora dovrà accadere la medesima cosa.
L'Amore esige la nostra obbedienza a tutte le leggi di Dio.
Quando un uomo ama, non è necessario pretendere che onori il padre e la madre o che non uccida. Per un uomo che vuole bene al suo prossimo è un'offesa esigere che non rubi: come potrebbe derubare chi ama? E sarebbe superfluo chiedergli di non rendere falsa testimonianza - non lo farebbe mai .
Così l'Amore è il compimento della Legge.
L'Amore è la regola che riassume tutte le altre regole.
L'Amore è il comandamento che giustifica tutti gli altri comandamenti.
L'Amore è il segreto della vita.
Paolo è riuscito ad apprendere tutto questo e, nel passo che abbiamo letto, ci ha dato la descrizione più grande e più importante del summum bonum, del Dono Supremo.




(continua)
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Messaggioda Oliviero Angelo » 27/01/2010, 20:42

All'inizio, Paolo confronta l'Amore con cose che, a quell'epoca, avevano un valore enorme per gli uomini.
Lo raffronta con l'eloquenza, un dono nobile, capace di toccare i cuori e le menti degli esseri umani e stimolarli a realizzare grandiose imprese spirituali, o ad affrontare avventure che oltrepassano ogni limite.
Riferendosi ai grandi predicatori, Paolo dice: " Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi Amore, sarei come il bronzo che risuona o il cimbalo che tintinna."
E tutti noi sappiamo perchhè. In molte occasioni, ascoltiamo quello che ci sembrano grandi idee di trasformazione del mondo. Invece sono parole pronunciate senza emozione, prive di Amore, e per quanto appaiano logiche e sagaci, esse non ci toccano.
Paolo confronta l'Amore con la Profezia. Lo raffronta con i Misteri. Lo rapporta con la Fede. Lo compara con la Carità.
perché l'Amore è più importante della Fede?
perché la Fede è soltanto una delle strade che conducono a un Amore ancora più grande.
perché l'Amore è più importante della Carità?
perché la Carità è solo una delle manifestazioni dell'Amore. E il tutto è sempre più importante della singola parte. Inoltre, anche la Carità è soltanto una via - una delle molte - che l'Amore utilizza per far si che un uomo si avvicini al prossimo.
Di certo, esiste - ciascuno di noi lo sa - una carità senza Amore: è assai facile dare una moneta a un povero incontrato lungo la strada. Generalmente è più facile farlo che passare oltre.
In questo modo non ci sentiamo più colpevoli di fronte al crudele spettacolo della miseria.
Che grande sollievo - e con una moneta appena! Per noi è poca cosa, e ci risolve il problema del mendicante.
Tuttavia, se amassimo veramente quel povero, faremmo molto di più per lui.
Oppure non faremmo niente: non gli daremmo alcuna moneta e... chissà... il nostro senso di colpa per quella miseria potrebbe risvegliare il vero Amore.



Poi Paolo confronta l'Amore con il sacrificio e il martirio. E io voglio esortare coloro che, a un certo punto, scelgono di agire per il bene dell'umanità: non dimenticate mai che, se anche i vostri corpi saranno bruciati nel nome di Dio, se non dimostrerete Amore, non servirà a niente. A niente!
Non potete offrire nulla di più importante del riflesso dell'Amore nelle vostre vite. E' questo il vero linguaggio universale, l'idioma che ci consente di esprimerci in cinese, o nei dialetti dell'India. Se, un giorno, vi accadrà di andare in quei luoghi, l'eloquenza silenziosa dell'Amore vi consentirà di essere compresi da tutti.
Il messaggio di Fede di un uomo sta nel modo in cui vive la propria vita, non nelle parole che pronuncia.
Poco tempo fa, mentre mi trovavo nel profondo dell'Africa, nella zona dei Grandi Laghi, sono entrato in contatto con uomini e donne che ricordavano con affetto l'unico uomo bianco che avevano conosciuto: David Livingston. Man mano che seguivo le sue orme nel Continente Nero, il volto delle persone si illuminava, allorchhè mi raccontavano di un medico che era passato da quelle parti tre anni prima. Anche se non potevano comprendere ciò che Livingstone diceva, avvertivano l'Amore presente nel suo cuore.
Se vi accompagnerà il medesimo Amore, il lavoro della vostra vita sarà pienamente giustificato.
Quando vi recherete a parlare di Dio e del mondo spirituale, non potrete possedere niente di più eloquente. Non serve a nulla continuare a divulgare racconti di miracoli, testimonianze di Fede, splendide orazioni. Se avete tutto questo ma dimenticherete l'Amore, il vostro impegno sarà vano.
perché voi potrete raggiungere ogni meta ed essere pronti a qualsiasi sacrificio. Potreste anche offrire i vostri corpi affinché siano bruciati, ma se non dimostrerete Amore, tutto ciò non significherà nulla né per voi né per la causa di Dio.


(continua)
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mariposa azul
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Messaggioda mariposa azul » 27/01/2010, 21:22

Molto bello Gladius, l'ho letto e riletto più volte. C'è stato un periodo in cui lo tenevo sul comodino ed ogni mattina lo aprivo a caso, mi arrivava sempre ciò di cui avevo bisogno.
Un abbraccio d'Amore


Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 27/01/2010, 22:01

Grazie Nova, Rubis e Arcansiel.
Sono felice del vostro condividere interessato!
E si, arcansiel, hai ragione... è un testo da leggere e rileggere perché c'è sempre qualcosa che ci viene donato, comprendendolo.
Adesso metto un altro capitoletto poi prenderò una pausa per dare modo a chi lo volesse fare di riflettere, meditare e ponderare sull'inizio di questa disamina spirituale.


Dopo aver affrontato l'Amore con tutto ciò che abbiamo visto, in tre brevi versi Paolo fa una sorprendente analisi del Dono Supremo.
E ci dice che l'Amore è una cosa composta da molte altre.
Come la luce. A scuola impariamo che, prendendo un prisma e facendolo attraversare da un raggio di sole, la sua luce si scompone in sette colori.
I colori dell'Arcobaleno.
E' così che l'apostolo prende l'Amore e fa in modo che passi attraverso il prisma della propria sensibilità, il quale lo scompone nei suoi vari elementi.
Paolo ci rivela l'Arcobaleno dell'Amore, alla stessa maniera in cui un prisma di vetro attraversato da un raggio di sole ci mostra l'Arcobaleno della Luce.
Ma quali sono gli ingredienti che lo compongono? Sono le virtù di cui sentiamo parlare tutti i giorni, i doni che possiamo praticare in qualsiasi momento della nostra vita.
Ecco, sono queste piccole cose - queste virtù semplici - che compongono il Dono Supremo.


L'Amore è composto da nove ingredienti:
La Pazienza:
L'Amore è paziente.
La Bontà:
E' benigno.
La Generosità: Non arde di gelosia.
L'Umiltà: Non si vanagloria né si insuperbisce.
La Gentilezza:
Non si comporta in maniera sconveniente.
La Dedizione:
Non persegue il proprio interesse.
La Tolleranza: Non si indigna.
L'Innocenza:
Non nutre alcun risentimento per il male ricevuto.
La Sincerità: Non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce della verità.

Pazienza, Bontà, Generosità, Umiltà, Gentilezza, Dedizione, Tolleranza, Innocenza, Sincerità. Ecco gli elementi che compongono il Bene Supremo: essi vivono nell'anima dell'uomo che vuole essere presente al mondo e vicino a Dio.
Tutti questi doni interessano ciascuno di noi, le nostre vite quotidiane, l'oggi e il domani, l'Eternità.


Sentiamo parlare continuamente dell'Amore per Dio.
Ma Cristo ci parla dell'Amore per l'uomo.
Noi ricerchiamo la pace nei Cieli.
Cristo cerca la pace sulla Terra.
La Ricerca dell'Essere Umano per dare una risposta alla propria domanda più assillante - "A cosa devo dedicare la mia esistenza?" - non è qualcosa d'insolito o imposto: è presente in tutte le civiltà, anche laddove non esiste alcun contatto fra le loro culture. Essa è nata con l'uomo e riflette il soffio dello Spirito Eterno su questo mondo.
Pure il Dono Supremo è un riflesso di questo alito. Non è soltanto un dono in sé, bensì la somma di atteggiamenti e parole che appartengono alla nostra quotidianità.




(Continua)
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Messaggioda Oliviero Angelo » 31/01/2010, 2:05

L'Amore è pazienza.
La pazienza è l'atteggiamento consueto dell'Amore: attendere con calma, senza alcuna fretta, sapendo che - a un certo punto - esso potrà manifestarsi.
L'Amore è pronto per svolgere la propria opera al momento opportuno, e così aspetta con calma e tranquillità.
L'Amore è paziente. Sopporta tutto.
Crede in tutto.
E tutto attende.
Giacché esso sa comprendere.



Bontà. Amore attivo.
Avete mai riflettuto sul fatto che Cristo utilizzò gran parte della propria vita terrena cercando di dimostrare la bontà verso il prossimo, agendo per rendere contenti gli altri?
Che impiegò gran parte dello scarso tempo trascorso in questo mondo per far felice i suoi contemporanei?
Se guarderete la sua storia in quest'ottica, noterete che Cristo non tralasciò di essere affettuoso con il prossimo, malgrado dovesse dedicarsi a innumerevoli compiti.
Soltanto una cosa è più importante della felicità: la santità. Ma essa è al di fuori della nostra portata. Rendere felici gli altri, invece, rientra nelle nostre possibilità. Dio ci ha offerto questa grande opportunità, l'ha affidata alle nostre mani, ed è qualcosa che non ci costa pressoché nulla. Sì, riflettendo attentamente, potremo renderci conto che non ci costa proprio niente.
E allora perché ci dimostriamo riluttanti a rallegrare il nostro prossimo? La felicità non è un bene che si moltiplica in cattività, né una cosa che diminuisce allorché viene data. Al contrario: è soltanto seminando felicità che riusciremo ad accrescere la nostra quota.
Qualcuno ha detto: "La cosa più importante che possiamo fare per il nostro Padre Celeste è dimostrarci amorevoli verso gli altri Suoi figli!".
Il mondo ha davvero bisogno di ciò!
Ed è assai facile essere amabili! L'effetto di un simile gesto è immediato, e chi si comporta in modo premuroso viene ricordato per sempre.
E com'è abbondante la ricompensa giacché non esiste un debito più onorato del debito d'Amore. L'Amore non fallisce mai.
L'Amore è l'autentica energia della vita.
E questo perché, come afferma Browing:


"La Vita, con tutti i suoi momenti
di gioia e tristezza e speranza e paura,
è la nostra sola occasione
di apprendere l'Amore,
-il modo in cui l'Amore
può essere, com'è stato, e com'è.


Laddove esiste l'Amore, esiste l'essere
umano, ed esiste Dio.
Colui che gioisce nell'Amore, gioisce
per l'essere umano, e gioisce in Dio.
Dio è Amore. Dunque: AMA!"


Senza distinzione, senza tempi prestabiliti, senza rinvii, senza paura di soffrire.
AMA!
Spandi generosamente il tuo amore sui poveri - è qualcosa di facile - e sui ricchi - che diffidano di tutto e non riescono a scorgere l'Amore di cui tanto abbisognano - su coloro che ti assomigliano: e questo è molto difficile. Infatti, è con i nostri simili che siamo più egoisti. Troppe volte ci adoperiamo per piacere, mentre dovremmo sforzarci di dare gioia.
Dài gioia! Non perdere mai l'occasione di dar gioia al prossimo, giacché sarai tu il primo a beneficiarne - anche se nessuno saprà ciò che stai facendo. Il mondo intorno a te sarà più contento, e ogni azione ti risulterà più facile.
Io sono in questo mondo e vivo il presente. Qualsiasi cosa buona possa fare, qualsiasi gioia possa regalare agli altri... vi prego di dirmelo. Non lasciate che io rimandi o dimentichi, poichè non tornerò mai più a vivere questo momento.



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Messaggioda Oliviero Angelo » 31/01/2010, 2:30

Generosità. L'Amore non arde di gelosia.
L'Amore non è invidioso. "Ardere di gelosia" significa "amare in competizione con l'amore deli altri".
Lascia che gli altri amino - e sforzati di amare di più.
Fai la tua parte, dài il meglio di te.
Allorché deciderai di compiere una buona azione, scoprirai che alcune persone stanno facendo la medesima cosa - e talvolta in modo assai migliore. Non invidiarle.
L'invidia è un'espressione che generalmente arriva a distruggere le componenti migliori delle persone che ti stanno accanto. E' il sentimento più spregevole che un uomo possa provare. L'invidia mira sempre a distruggere tutto ciò che gli altri fanno, anche se è una buona azione.
E l'unica maniera per sottrarsi all'invidia è concentrare le forze nell'Amore.
Soltanto una cosa si può invidiare: l'anima grande, ricca e generosa di coloro che conoscono un Amore che "non arde di gelosia".



Comunque, dopo aver imparato tutto questo, dobbiamo apprendere un'altra cosa: l'umiltà - è necessario apporre un sigillo sulle nostre labbra e dimenticare la nostra pazienza,la nostra bontà, la nostra generosità. Dopo che l'Amore è penetrato nelle nostre vite e ha compiuto la propria opera magnifica, dobbiamo rimanere tranquilli e non dire nulla.
L'Amore si nasconde anche a se stesso.
L'Amore evita l'autocompiacimento.
L'Amore non si vanagloria né si insuperbisce.


Il quinto ingrediente è qualcosa che può sembrare strano e inutile nell'Arcobaleno dell'Amore: la gentilezza. Che è amore tra gli uomini, amore nella società.
Molte persone hanno l'abitudine di dire che la gentilezza è un sentimento superfluo.
Non è vero: essa è l'AMORE CHE SI MANIFESTA NELLE PICCOLE COSE.
L'Amore non sa essere aggressivo o sconveniente, non sa comportarsi in maniera inopportuna. Puoi essere la persona più timida del mondo, la più impreparata ad affrontare il prossimo, ma se possiedi una riserva d'amore nel cuore, agirai sempre nel modo giusto.
Thomas Carlyle diceva che Robert Burns era più nobile dell'intera nobiltà d'Inghilterra, giacché riusciva ad amare tutto - il topo, la margherita, ogni cosa grande o piccola che Dio ha creato. Così, con questo lasciapassare, Burns poteva dialogare con chiunque, visitare palazzi o dormire in capanne.
Ma che cosa si intende per "nobile"?
Una persona che agisce in maniera degna.
Ecco il mistero dell'Amore.
Chi ha l'Amore nel proprio cuore non può comportarsi in modo villano: invece, il falso nobile -un individuo soltanto stravagante - è prigioniero dei propri sentimenti e non riesce ad amare.
L'Amore non si comporta in maniera sconveniente.



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Messaggioda RaggiodiSole » 31/01/2010, 13:57

Caro Fratellino, ho letto questo piccolo libricino, ma grande nel contenuto, tempo fa, all'inizio del mio Risveglio, e ogni frase trova pieno riscontro dentro di me ed anche io l'ho tenuto per mesi sopra il comodino, era troppo bello leggere quei versi e mi infondevano una serenità e una forza infinita.
Grazie, con Amore.
RaggiodiSole.
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.


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