Il Dono Supremo

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Oliviero Angelo
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Il Dono Supremo

Messaggioda Oliviero Angelo » 08/02/2010, 0:29

Date a ciascuna cosa solo il suo giusto valore.
Lasciate almeno che il grande obiettivo della vostra vita sia quello di raccogliere forze sufficienti per sostenere questa idea e costruire un'esistenza che abbia nell'Amore il principale punto di riferimento. Proprio come fece Cristo, che edificò tutta la sua opera sull'Amore.
Ho affermato che l'Amore è eterno.
Avete notato che, in varie occasioni, Giovanni lo associa alla Vita Eterna? Quand'ero bambino, alcuni mi dicevano che "Dio ha tanto amato il mondo da dare Suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la Vita Eterna".
I vecchi dicevano - me ne ricordo perfettamente - che Dio amava il mondo in modo tale che, se avessimo confidato in Lui, avremmo avuto pace, riposo, gioia e sicurezza. Ho dovuto scoprire da solo che non era precisamente così. Che, in verità, tutti coloro che confidano in Lui - vale a dire che Lo amano, giacché la fiducia è un viale sul quale l'Amore cammina - ottengono assai di più: la Vita Eterna.
I testi sacri ci parlano di una nuova vita.
Ma non devono offrire al prossimo solo la pace, il riposo e la sicurezza. Devono spiegare che Cristo venne in questo mondo per dare all'essere umano una vita più ricca di Amore - e, di conseguenza - , abbastanza lunga perché ciascuno possa dedicarsi all'apprendistato dell'Amore.
Soltanto così le parol del Vangelo acquistano una pienezza di senso, e si trovano nella condizione di toccare il corpo, l'anima e lo spirito, dando a ciascuna di queste parti un orientamento e una finalità.
Molti testi spirituali dei nostri giorni sono rivolti solo a una componente dell'uomo.
Offrono Pace, ma non parlano di Vita.
Discutono di Fede, e dimenticano l'Amore.
Parlano di Giustizia, e non affrontano la Rivelazione.
E l'essere umano finisce per allontanarsi dalla Ricerca Spirituale, perché essa non è stata in grado di sostenerlo nel proprio cammino.
Non dobbiamo commettere simili errori. Dobbiamo sempre tenere a mente che solo l'Amore totale può competere con l'amore di questo mondo.
Amare in modo copioso è vivere con abbondanza.
Amare per sempre è vivere eternamente. La Vita Eterna è strettamente avvinta all'Amore.
Per quale motivo vogliamo vivere per sempre? perché desideriamo che il domani ci porti qualcuno che amiamo. Perché vogliamo trascorrere un altro giorno con la persona che ci sta accanto. Perché speriamo di incontrare qualcuno che meriti il nostro amore e che, a sua volta, sappia amarci come pensiamo di meritare.
Per questo, quando un uomo non ha nessuno che lo ami, avverte un tremendo desiderio di morire. Ma fintantoché avrà amici - persone che ama e dalle quali viene amato -, egli vivrà.
perché vivere è amare.
Persino l'amore per un animale caro, per esempio - può giustificare la vita di un essere umano. Tuttavia, se verrà a mancare questo legame d'amore con l'esistenza, per quell'individuo, scomparirà anche qualsiasi ragione per continuare a vivere.
L'"energia della vita" avrà fallito.
Partecipare alla Vita Eterna significa conoscere l'Amore. Dio è Amore. Giovanni dice: "Noi siamo nel vero Dio e nel Figlio Suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la Vita Eterna."
Qualunque sia il vostro credo, o la vostra Fede, prima di tutto ricercate l'Amore.
E il resto vi sarà aggiunto.
E l'Amore dev'essere eterno. Perché Dio lo è.



(Continua...)
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Oliviero Angelo
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Il Dono Supremo

Messaggioda Oliviero Angelo » 10/02/2010, 1:01

Amore è Vita.
L'Amore non si esaurisce e, di conseguenza, la Vita non cesserà finché ci sarà l'Amore.
E' questo che Paolo intende mostrarci: l'Amore è presente come il Dono Supremo nel fondo di ogni cosa creata, giacché esso permane, mentre tutte le cose finiscono.
L'Amore è qui: esiste in noi adesso, in questo preciso momento. Non è qualcosa che ci verrà dato dopo la morte. Al contrario, avremo pochissime occasioni di apprenderlo durante la vecchiaia: dobbiamo ricercarlo e praticarlo ora.
Per un essere umano, il destino peggiore è quello di vivere e morire solo, senza amare e senza essere amato.
Chi ama è salvo.
Chi non ama e non è amato, è condannato.
E colui che gioisce nell'Amore, gioisce in Dio, poiché Dio è Amore.



Sono quasi giunto al termine di questo lunghissimo sermone. Ma, prima di concludere, vorrei farvi una proposta: leggere questo passo della Prima Epistola ai Corinzi, almeno una volta alla settimana. Quanti di voi sono disposti a unirsi a me?
Chi vuole affiancarmi per i prossimi tre mesi? Seguendo questa pratica, un uomo cambiò completamente la propria vita.
Oppure potrete leggere l'epistola una volta al giorno, soprattutto le frasi che descrivono il modo di agire che si confà all'Amore.
"L'Amore è paziente, è benigno... L'Amore non arde di gelosia."
Mettete questi ingredienti nella vostra vita. E da quel momento, tutto ciò che farete diventerà Eterno. Vale davvero la pena di spendere un po' del proprio tempo per apprendere l'arte di Amare.
Nessun uomo diviene santo dormendo: è necessario pregare, meditare.
Allo stesso modo, ogni miglioramento - in qualsiasi ambito - richiede preparazione e diligenza.
Imponetevi di vivere una vita piena e corretta. Se volgerete lo sguardo al passato, vi accorgerete che i momenti più belli e più importanti della vostra esistenza sono stati quelli in cui era presente lo spirito dell'Amore.
Guardando al passato - ed evitando di soffermarci sui piaceri transitori della vita -, possiamo renderci conto che i momenti più significativi della nostra esistenza sono stati quelli in cui abbiamo vissuto l'Amore, o durante i quali, magari nascostamente, abbiamo fatto qualcosa di buono per il prossimo.
Cose talvolta troppo stupide per essere raccontate ma che, per qualche frazione di secondo, ci hanno fatto provare la sensazione di essere immersi nell'Eternità.
Io ho già visto quasi tutte le cose belle che Dio ha creato. Ho già apprezzato quasi tutti i piaceri di cui un uomo può godere. Eppure, volgendo lo sguardo al mio passato, rintraccio soltanto quattro o cinque momenti - assai brevi - nei quali sono riuscito a imitare, in maniera assai povera, l'Amore di Dio.
Ebbene, questi momenti giustificano appieno la mia vita. Tutto il resto è passeggero. Ogni altro bene o virtù è soltanto un'illusione. Questi piccoli atti di Amore - che forse nessuno ha notato, che nessuno conosce, legittimano la mia vita.
Perché l'Amore permane.


Matteo ci fornisce una descrizione classica del Giorno del Giudizio: il Figlio dell'Uomo siede su un trono e, come un pastore, separa i capretti dalle pecore.
In quel momento, la grande domanda di ogni essere umano non sarà: "Come ho vissuto?" Bensì: "Come ho amato?"
La prova finale di ogni richiesta di Salvezza sarà l'Amore. Non si terrà alcun conto di ciò che abbiamo fatto, di quello in cui crediamo, di cosa abbiamo ottenuto.
Non ci verrà domandato nulla di tutto questo. Ci sarà chiesto soltanto in che modo abbiamo amato il prossimo.
Le nostre mancanze non saranno neppure ricordate. Verremo giudicati per il bene che abbiamo evitato di fare. Poiché mantenere l'Amore rinchiuso in noi stessi è contrario allo spirito di Dio: è la dimostrazione che non Lo abbiamo mai conosciuto, che Egli ci ha amato invano, che Suo Figlio è morto vanamente.
Evitare di amare è affermare che Dio non ha mai ispirato i nostri pensieri e le nostre vite - e che non ci siamo mai avvicinati a Lui fino al punto di essere toccati dal Suo Amore esuberante. E' come dire:


"Ho vissuto per me stesso,
ho pensato a me stesso,
a me stesso e a nessun altro,
come se Gesù Cristo
non fosse mai vissuto,
come se non fosse mai morto."


E' al cospetto di Dio che le nazioni del mondo saranno riunite. E' alla presenza di tutti gli altri esseri umani che verremo giudicati.
E ciascun uomo giudicherà se stesso.
Lì ci saranno coloro che abbiamo incontrato e aiutato. E quelli che abbiamo disprezzato e respinto. Non vi sarà alcuna necessità di invocare dei testimoni, giacché la nostra stessa vita si incaricherà di mostrare - a tutti - ciò che abbiamo fatto.


Oltre alla mancanza di Amore, nessun'altra accusa sarà formulata.
Non lasciatevi ingannare: le parole che udirete quel giorno non verranno dalla teologia, né dai santi, né dalle Chiese.
Arriveranno dagli affamati e dai poveri.
Non verranno dai credi e dalle dottrine.
Arriveranno dagli ignudi e dai diseredati.
Non giungeranno dalle Bibbie e dai libri di preghiere.
Proverranno dai bicchieri d'acqua che abbiamo offerto o rifiutato.


Chi è Cristo?
E' colui che ha nutrito i poveri, che ha vestito gli ignudi e che ha visitato i malati.


Dove sta Cristo?
"Tutti coloro che accolgono uno di questi bambini nel Suo nome, accolgono anche me.


E chi sta con Cristo?
Colui che ama.



(FINE DEL SERMONE)

Voglio ringraziare chi mi ha accompagnato o mi accompagnerà nella lettura di queste parole che per me hanno significato molto.
E ringraziare, permettetemelo, una nostra concittadina di Luce che per prima mi ha insegnato l'Amore semplicemente mostrando se stessa.
Grazie Phey. La tua Maestria mi è stata e mi è - in modo imperituro e a prescindere - preziosa oltre ogni dire.


Con Amore per Tutti


Gladius Lucis
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marisa
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Il Dono Supremo

Messaggioda marisa » 10/02/2010, 13:27



GRAZIE LUCIS

DEL ""TUO"" DONO




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