Messaggioda Oliviero Angelo » 16/02/2011, 16:37
La cucina magica
Immaginate di avere in casa una cucina magica, in cui potete gustare qualunque cibo vogliate. Non dovete mai preoccuparvi di cosa mangerete, perché qualunque cosa desideriate, la troverete in tavola. Per questo siete anche molto generosi con il vostro cibo, e lo condividete con gli altri senza aspettarvi nulla in cambio. Date da mangiare a chiunque si presenti alla porta, soltanto per il piacere di condividere il cibo della cucina magica, e la vostra casa è sempre piena di gente.
Poi un giorno qualcuno bussa alla porta, con una pizza in mano, e vi dice: "Vedi questa pizza? Te la darò se mi lasci controllare la tua vita, se farai tutto ciò che dico. Non morirai mai di fame, perché posso portarti una pizza ogni giorno. Basta solo che ti comporti bene con me".
Riuscite a immaginare la vostra reazione? Nella vostra cucina magica potete avere tutte le pizze che vi pare, senza condizioni di nessun tipo. Logicamente scoppierete a ridere, dicendo: "No, grazie, non ho bisogno della tua pizza. Ho cibo in quantità. Entra pure nella mia cucina e mangia tutto ciò che vuoi, non ti chiederò nulla in cambio. Perciò non pensare che io farò ciò che mi chiedi. Nessuno può manipolarmi offrendomi del cibo".
Ora immaginate la situazione opposta. Sono trascorse diverse settimane, e non avete mangiato. Morite di fame, e non avete denaro per comprarvi da mangiare. Arriva la persona con la pizza e dice: "Ehi, ecco un po' di cibo per te. Puoi averlo se farai ciò che voglio". Voi sentite l'odore della pizza e avete una gran fame. Decidete di accettare l'offerta. Mangiate a sazietà, poi quella persona vi dice: "Se vuoi posso portarti altre pizze, ma devi continuare a fare ciò che ti dico".
Ormai non avete più fame, ma chi vi assicura che domani avrete da mangiare? Così accettate di fare ciò che quella persona vi chiede. Diventate schiavi per poter mangiare, perché avete bisogno di nutrirvi e non avete cibo. Poi, dopo un certo tempo, cominciate a preoccuparvi di nuovo, pensando: " Non posso vivere senza la mia pizza quotidiana. Cosa farò se un giorno il mio partner decide di darla a qualcun altro? E' la MIA pizza!"
Adesso parliamo di amore, e non di cibo. Nel vostro cuore c'è amore in abbondanza, non solamente per voi stessi, ma per tutto il mondo. Ne avete tanto da non aver bisogno dell'amore di nessuno, e lo condividete senza condizioni. Siete dei miliardari dell'amore. Ma se un giorno qualcuno bussa alla porta e dice: "Ho qui un po' d'amore per te. Puoi averlo se farai ciò che ti dico".
Quale sarà la vostra reazione? Senz'altro riderete, dicendo: "Grazie, non ho bisogno del tuo amore. Ne ho tanto nel mio cuore e lo condivido senza condizioni".
Ma se invece non avete amore nel cuore e ne sentite un bisogno disperato, cosa succede quando qualcuno vi dice: "Io posso darti un po' d'amore, ma in cambio devi fare tutto ciò che ti chiedo?" Probabilmente accetterete. Il vostro bisogno può essere così disperato da spingervi a vendre l'anima in cambio di un po' d'attenzione.
Il vostro cuore è come la cucina magica. Basta aprirlo, e aavrete già tutto l'amore che vi serve, senza bisogno di andare in giro a mendicarlo dagli altri: "Per favore, amatemi. Sono così solo. Penso di non essere degno di ricevere amore, e ho bisogno che qualcuno mi ami per provare a me stesso che posso essere amato".
L'amore è lì, proprio dentro di voi, ma non lo vedete.
Riuscite a vedere il dramma creato dagli esseri umani quando credono di non avere amore? Non appena ne assaggiano un po' da qualcun altro, sentono un gran bisogno di riceverne ancora, e diventano ossessivi. Poco dopo inizia il grande problema: "Che farò se lui mi lascia?". "Come posso vivere senza di lei?"
Non possono vivere senza lo spacciatore che procura loro la dose quotidiana. Per quella piccola dose d'amore, permettono ad altri di controllare la loro vita. Lasciaano che siano altre persone a decidere cosa devono fare o non fare, come devono vestirsi, cosa devono credere. "Ti amo se ti comporti in questo modo. Ti amo se mi lasci controllare la tua vita. Altrimenti sparisci."
Il problema è che non sappiamo di avere una cucina magica nel cuore. Tutta la sofferenza deriva dal fatto che molto tempo fa abbiamo chiuso i nostri cuori e non sentiamo più l'amore che c'è dentro. A un certo punto della nostra vita abbiamo iniziato ad aver paura di amare. L'amore non è leale, l'amore fa male. Abbiamo cercato di essere amati da qualcun altro, di essere accettati, e abbiamo fallito. Abbiamo già avuto due o tre relazioni importanti, e quando sono finite ci hanno spezzato il cuore. Amare ancora vorrebbe dire rischiare troppo.
Naturalmente, abbiamo così tanti giudizi su di noi che ci riesce molto difficile amarci. E se non amiamo noi stessi, come possiamo pretendere di amare qualcun altro?
Quando iniziamo una relazione diventiamo egoisti, perché siamo bisognosi. Vogliamo ciò che crediamo di non avere. Siamo così egoisti che desideriamo far provare all'altro lo stesso nostro bisogno. Vogliamo "qualcuno che abbia bisogno di me" per giustificare la nostra esistenza, per sentire che abbiamo una ragione per vivere. Crediamo di essere in cerca d'amore, ma cerchiamo soltanto qualcuno che "abbia bisogno" di noi, qualcuno che possiamo controllare e manipolare.
C'è una guerra per il controllo nelle relazioni umane, perché siamo stati educati a competere per il controllo dell'attenzione. Ciò che chiamiamo amore (una persona che ha bisogno di me, a cui importa qualcosa di me) è in realtà semplice egoismo. Come potrebbe mai funzionare? Nell'egoismo non c'è amore, ed entrambe le persone coinvolte in un rapporto hanno un disperato bisogno d'amore. Nel sesso sperimentano un po' di quell'amore che cercano, e il sesso allora diventa una droga. Ma il rapporto è pieno di giudizi, di paura, di biasimo.
Così cerchiamo consigli per migliorare la vita sessuale. Esistono tanti libri sull'argomento, e quasi tutti possono essere raccolti sotto il titolo: "Come essere sessualmente egoisti". L'intenzione è buona, ma dov'è l'amore? Quei libri non spiegano come imparare ad amare. Non c'è nulla da imparare al riguardo, perché tutto è già nei geni, nella nostra natura. Non dobbiamo impaare niente, eccetto ciò che inventiamo in questo mondo illusorio. L'amore è dappertutto, ma lo cerchiamo fuori di noi perché non abbiamo occhi per vedere. Il nostro corpo emozionale non è più sintonizzato sull'amore.
Abbiamo paura di amare perché l'amore non dà sicurezza. La paura del rifiuto ci paralizza, dobbiamo fingere di essere ciò che non siamo, cercare di essere accettati dal partner quando non accettiamo noi stessi. Rifiutiamo di accettarci non perché non siamo degni, ma perché questo è ciò che CREDIAMO.
Il rifiuto di sé è il problema principale. Non sarete mai all'altezza delle vostre idee, se possedete un'idea di perfezione completamente errata. E' un falso concetto, è irreale, eppure ci credete. Non siete perfetti, allora vi rifiutate, e l'intensità di tale rifiuto dipende dal grado di successo con cui gli adulti hanno spezzato la vostra integrità, quando eravate piccoli.
Dopo l'addomesticamento, non si tratta più di essere all'altezza delle aspettative d qualcun altro. Non siete più all'altezza delle VOSTRE aspettative, perché il Giudice è sempre lì a ricordarvi che non siete perfetti. Come ho detto prima, non potete perdonarvi di non essere ciò che desiderate essere. Questo è il vero problema. Se riuscite a cambiare questo, potrete farvi carico della vostra metà del rapporto. L'altra metà non è un problma vostro.
Se dite a una persona che l'amate, e lei risponde: "Be', io però non ti amo", questa è una ragione per soffrire? Soltanto perché qualcuno vi rifiuta, non significa che voi dovete rifiutarvi. Se una determinata persona non vi ama, un'altra vi amerà. C'è sempre un'altra possibilità. Ed è sempre meglio stare con qualcuno che VUOLE stare con voi, piuttosto che con qualcuno che DEVE stare con voi.
Dovete concentrarvi sulla relazione più bella che possiate avere: quella con voi stessi. Amare se stessi non significa essere egoisti. Quando siete egoisti è perché non sentite amore. Se vi amate, l'amore crescerà sempre di più, e quando inizierete un rapporto non sarà perché avete bisogno di essere amati. Diventa una scelta: potete scegliere una persona, se volete, e scoprire chi è veramente. Poiché non avete bisogno del suo amore, non avete bisogno di mentire a voi stessi.
Siete completi. Quando l'amore irradia da voi, non avete bisogno di cercarlo per paura della solitudine. Se amate voi stessi, potete essere soli e non c'è problema. Siete felici da soli, e anche con gli altri.
Se una perona mi piace e usciamo insieme, lo facciamo perché vogliamo essere gelosi, perché abbiamo bisogno di qualcuno da controllare o da cui essere controllati? Se deve essere così non è affatto divertente. Se devo aspettarmi di essere giudicato e criticato, se devo stare male, allora no, grazie. Se devo soffrire, fose è meglio restare solo. Le persone si mettono insieme per creare un dramma, per possedersi, per punirsi, per essere salvate? Sono davvero questi i motivi per cui si entra in un rapporto? Naturalmente possiamo scegliere ciascuna di tali alternative. Ma cosa cerchiamo davvero?
Da bambini, all'età di cinque o sei anni, siamo attratti dagli altri bambini perché vogliamo giocare, divertirci insieme. Non passiamo il tempo con un altro bambino per litigare o creare un dramma. A volte succede, ma dura poco. Continuiamo a giocare tutto il tempo e, quando ci annoiamo cambiamo gioco, cambiamo le regole ed esploriamo nuove possibilità.
Se iniziate un rapporto per creare un dramma, se volete essere gelosi, possessivi, controllare la vita del partner, non state cercando il piacere, ma il dolore. E dolore troverete. Se vi lasciate guidare dall'egoismo, aspettandovi che il vostro partner vi renda felici, resterete delusi, e non sarà colpa del partner, ma vostra.
Quando iniziamo un rapporto di qualunque tipo, lo facciamo perché vogliamo condividere, vogliamo godere, divertirci, evitare la noia. Se cerchiamo un partner, è perché vogliamo giocare, essere felici e goderci la vita essendo ciò che siamo. Non lo scegliamo solo per gettargli addosso tutta la nostra immondizia, tutta la gelosia, la rabbia e l'egoimo che abbiamo dentro. Come può una persona dirvi: "Ti amo" e poi maltrattarvi, umiliarvi e mancarvi di rispetto? E' davvero questo l'amore? Se amiamo qualcuno, desideriamo per lui o per lei tutto il meglio. Perché gettare la nostra spazzatura addosso ai nostri bambini? Perché maltrattarli a causa delle nostre paure, dei veleni emozionali di cui siamo pieni? Perché biasimare i nostri genitori per l'immondizia che abbiamo dentro?
Le persone imparano a diventare egoiste e a chiudere ermeticamente i loro cuori. Muoiono di fame senza sapere che nel cuore hanno una cucina magica. Aprite il cuore, aprite la vostra cucina magica, e rifiutate di andarvene in giro a mendicare amore. Nel vostro cuore troverete tutto l'amore che desiderate. Il cuore può creare abbastanza amore per voi e per tutto il resto del mondo. Potete amare senza condizioni, potete regalare generosamente il vostro amore, perché avete nel cuore una cucina magica. E tutti coloro che hanno bisogno di ricevere amore perché non sanno aprire il cuore, vorranno essere sempre accanto a voi.
Ciò che vi rende felici è l'amore che esce da voi stessi. E se siete generosi con il vostro amore, tutti vi ameranno. Non sarete mai soli. Se siete egoisti, invece, sarete sempre soli, e sarà soltanto copa vostra. E' la generosità che apre tutte le porte, non l'egoismo.
L'egoismo viene dalla povertà del cuore, dalla credenza che l'amore non sia abbondante. Diventiamo egoisti quando ci convinciamo che forse domani non riceveremo la nostra pizza. Ma se scopriamo che il nostro cuore è una cucina magica, possiamo essere generosi e dare amore senza nessuna condizione.
da: "La padronanza dell'amore" di Don Miguel Ruiz
"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"Gladius Lucis 
