cos'è compassione?

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drago-lontra blu
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cos'è compassione?

Messaggioda drago-lontra blu » 20/09/2010, 13:51

Ho cercato più di una volta come riportare sul forum quanto pensavo sull'interpretazione della parola compassione.
poi capito davanti a questo, articolo del 2007 e di cui riporto solo una parte, ma che invito a leggere tutto sul sito perché ne vale la pena.
Migliori parole non saprei neanche io dirle, buona lettura amici.

Cos'è compassione?

Questo è stato uno degli articoli più difficili che ho dovuto scrivere in quanto esso ci confronta con un vecchio paradigma sociale nel quale noi tutti siamo stati immersi. Questo paradigma ha a che fare con il modo in cui noi comprendiamo e usiamo la compassione. Per amor di chiarezza io distinguerò tra la compassione quale ci è stata insegnata dalla società (chiamiamola la compassione di 3 D.) e la versione di essa di una Dimensione più elevata (che chiameremo la compassione di 5D.)
Il Dizionario Webster definisce la compassione come la “profonda consapevolezza della sofferenza di un altro accoppiata col desiderio di alleviarla: pietà”. Ritengo questa una spiegazione molto buona del tipo di compassione che ci è stato insegnato. Come potete vedere compassione è un’emozione: un sentire in movimento. E’ un sentire attivo. Quando un sentire è attivo può essere usato come uno strumento. E, come strumento, esso può essere usato in una maniera positiva o negativa.
Ora considerate come il dizionario usi il termine “pietà” per definire la compassione. E definisca la pietà come “ un sentimento di sofferenza per cui uno tende ad aiutare o a mostrare commiserazione”. E commiserazione viene spesso usata come un motivo per salvare un altro dal dolore. Ci è stato inoltre insegnato che la commiserazione è cosa buona.
Ora, da una prospettiva più elevata, pietà e commiserazione vengono visti come termini che definiscono qualcuno che è una vittima, non già un dio o una dea creatori.
Io sono arrivata a comprendere come la pietà è una forma attiva di giudizio nel senso che la sofferenza di un altro essere viene giudicata come cattiva. Non c’è da meravigliarsi se non ci piace che gli altri abbiano pietà di noi… In effetti noi non desideriamo soccorrere un altro che sta provando qualcosa di meraviglioso, non è vero ? Ma noi di certo tendiamo a desiderare di alleggerire un altro di un sentire che pure noi fa stare male, e cioè il dolore. Dispiaceri e sofferenza comportano dolore e quindi, se noi sentiamo pietà per un’esperienza di altri, noi in realtà affermiamo che non è buono quanto egli sta sperimentando, non vi sembra ?
Allora, considerando questo, è giusto pensare che la compassione 3D, quella definita dal dizionario, comporta proprio un giudizio ? Vi prego di considerare che questa forma di compassione che ci è stata insegnata è del tutto parte del gioco. Noi l’abbiamo ideata come un qualcosa che ci toglie potere di modo che noi, come spiriti, potessimo muoverci in uno stato di privazione di potere, immaginarci come privi di potere e fare poi i passi necessari per riconquistare il nostro potere. In altri termini questo è parte del gioco dell’evoluzione dello spirito: e quindi non è né giusto né sbagliato.

La compassione di una Dimensione più elevata o di 5 D. viene definita come una “profonda consapevolezza della sofferenza di un altro senza la necessità di alleviarla, sentendo un apprezzamento totale per il suo valore: uno stato di non-giudizio “.
Come potete vedere, definire la compassione 5D è un po’ difficile dato che dobbiamo sforzare le nostre menti ad abbracciare un altro punto di vista che ci risulta piuttosto straniero. Non è normale in questo mondo pensare che la sofferenza di qualcuno possa avere un valore. Ma proprio questo modo di pensare è quello che ci è stato insegnato essere il modo in cui Dio stesso pensa…”Dio è compassionevole, Dio ama incondizionatamente”. Noi ascoltiamo queste parole e ancora non comprendiamo come raggiungere questi stati di coscienza. Come possiamo acquisire il livello dell’amore e della compassione incondizionati ? Quali i passi necessari ? In poche parole, noi dobbiamo cambiare il modo in cui vediamo la compassione e iniziare a usare una versione di essa che è al di là di quanto ci è stato insegnato. Dobbiamo muoverci nel reame del “non-giudizio”, lasciando indietro la pietà.
Per diventare compassionevoli di 5D è necessario sospendere ogni giudizio sulle azioni di un altro. Certo, dobbiamo essere consapevoli di quelle azioni, di quanto esse siano dolorose, e nello stesso tempo comprendere che esse hanno un valore e che questo valore appartiene al ruolo che egli gioca per facilitare la nostra crescita spirituale come spiriti.
E’ stato detto da molti Maestri che noi siamo spiriti che hanno un’esperienza fisica. Noi siamo spiriti che sono venuti sulla Terra per partecipare alla più grande opportunità per la crescita del nostro spirito. Perché è una grande opportunità ? La Terra si trova in una zona di libero arbitrio, il che significa che non ci sono limiti all’espressione creativa di Luce e Tenebre. Pure è stato detto che noi siamo dei creatori e quindi che noi creiamo le nostre stesse realtà. Così, se noi siamo spiriti che sono pure dei creatori e siamo incarnati sulla Terra per creare in modo da imparare e crescere da ciò che creiamo, allora la Terra deve essere il definitivo campo di gioco degli dei creatori. E’ giusto ? Cosa ne pensate ?
Ora è vero che le nostre creazioni delle Tenebre sono quelle che ci causano dolore. Penso che nessuno contesti questo. Ma, come sappiamo noi che ci siamo un poco evoluti, è proprio dalle nostre esperienze dolorose che noi evolviamo di più. In effetti, noi cresciamo attraverso le nostre manifestazioni delle Tenebre: non sono le nostre manifestazioni della Luce che ci fanno crescere. Le nostre manifestazioni della Luce sono le ricompense che noi creiamo per noi stessi per creare, sperimentare e imparare dalle nostre manifestazioni delle Tenebre.
Okay. Allora, se tutto ciò è vero, noi siamo i creatori di tutto quanto sperimentiamo, il che significa di tutte le manifestazioni di Luce e Tenebre nel nostro mondo: e tutte queste hanno valore poiché esse sono il modo in cui noi impariamo.....................

.............11 settembre..........
......Ad un livello personale, quando io vidi la distruzione di quegli edifici, comprendendo che il loro crollo non era causato dall’impatto degli aerei, io seppi che quell’evento stesso annunciava una nuova fase dell’ascensione della Terra. Nello stesso tempo io compresi che un evento di questo tipo non sarebbe successo se coloro che interpretano il ruolo delle Tenebre non avessero sentito che la Luce li stava oltrepassando. Nelle ascensioni planetarie c’è sempre bilanciamento e controbilanciamento. Quando le forze della Luce spinsero la Terra verso una vibrazione più elevata, le forze delle Tenebre si mossero pure per controbilanciare questa mossa. Questa è la nostra creazione che rispecchia il potere delle nostre azioni. Le Tenebre non avrebbero fatta questa mossa se noi non avessimo fatto una mossa che ci aveva messi davanti a loro. Non vi sembra ? Così questa, a livello spirituale e di dei/dee creatori, è una buona cosa poiché ci consente di vedere che noi stiamo facendo progressi nel trasmutare il nostro pianeta attraverso il potere della coscienza collettiva.
Gli attacchi alle Torri mi hanno inoltre resa consapevole del fatto che noi ci troviamo in un gioco di palla totalmente nuovo dato che ci siamo mossi verso un livello dove le scommesse sono molto più grandi. Proprio come noi abbiamo mosso la coscienza collettiva verso un livello più elevato (la mente collettiva della gente) e quindi – diciamo così – fuori dalla vasca dei pesci, anche le forze delle Tenebre si adoperano adesso per ricondurci in quella vasca. Come prima ho già detto, questo non è più un gioco combattuto solo per imprigionare i nostri corpi: esso è ora un gioco per imprigionare le nostre menti. Perché ? Perché noi finalmente abbiamo fatto uscire la nostra mente collettiva fuori della vasca dei pesci. Prima di ora questo non era successo in quanto non c’erano abbastanza persone risvegliate spiritualmente per ottenere questo cambiamento. Ora ci sono.
Allora, tornando alla compassione. Se noi usiamo la forma di compassione di 3D per rispondere a quest’ultima esperienza di creazione divina, noi ci ritroveremo di nuovo nella vasca dei pesci. Perché? Perché noi in questo modo stiamo scegliendo di vedere quest’esperienza come vittime in quanto desideriamo fermare il dolore e avere pietà per coloro che hanno sofferto. Quando noi agiamo in questo modo noi separiamo noi stessi dal nostro potenziale più elevato e cioè dai nostri Sé divini e creatori. Noi vediamo questa creazione come quella di qualcun altro, vediamo come separati da noi coloro che hanno giocato il ruolo delle Tenebre. Dei e dee creatori sanno di essere Uno, sanno di essere parte di un Tutto più grande. Quando noi usiamo la compassione 3D noi diciamo con le nostre azioni che noi non abbiamo potere e che quindi non siamo in grado di creare un’esperienza differente, di imparare da essa e di guarire e bilanciare quest’ultima creazione dolorosa.
Quando noi usiamo la compassione 3D noi sentiamo pietà. Quando noi abbiamo pietà di qualcuno noi constatiamo con la nostra azione che quanto sperimenta è cattivo e quindi negativo. Come spiriti e dei e dee creatori non c’è invece né il giusto né lo sbagliato, ma ci sono solo espressioni di polarità e tutte le espressioni hanno valore. Allora gli dei creatori non usano la pietà, ma rimangono invece senza giudizio alcuno, permettendo che tutte le espressioni della creazione semplicemente siano. Ora, questo non vi risuona proprio come il modo in cui Dio non giudica, ma consente e ama incondizionatamente ? Se sì, allora adesso sappiamo come essere simili a Dio…
Insomma, nell’esempio degli attacchi alle Torri, noi vediamo che se usiamo la compassione 3D siamo solo certi di restare dentro la vasca dei pesci. Se invece usiamo quella 5D noi non solo terremo le nostre menti collettive fuori dalla vasca dei pesci, ma le potremo spingere addirittura più in alto oltre il bordo di essa. Come facciamo ciò ? Lo facciamo compiendo i seguenti 3 passi come dei creatori:
Vedendo e imparando l’estensione delle azioni delle Tenebre in questa esperienza esistenziale.
Sentendo e trasmutando in compassione quelle energie.
Travasando quella compassione in una nuova realtà o griglia di coscienza che noi espandiamo per avviluppare il nostro mondo, in questo modo spingendoci ancora più in là fuori dalla vasca dei pesci. .................................


Creare la griglia terrestre
L’uso della compassione di 5D significa che noi, come dei creatori, comprendiamo che adesso dobbiamo creare una realtà che è alternativa rispetto alla precedente. Noi dobbiamo creare una realtà che non solo controbilancia quella delle Tenebre, ma pure ci porta al prossimo livello del nostro apprendimento. Così noi investiamo del tempo nel trasmutare tutte le energie delle Tenebre provenienti dalla nostra attuale creazione strappando ogni goccia di Tenebre per usarla come combustibile che noi trasmutiamo per energizzare la nostra nuova realtà e il nostro prossimo passo avanti. Per quanto riguarda gli eventi delle Torri noi siamo oggi a questo punto.
In conclusione, come dei creatori noi dobbiamo scegliere come usare lo strumento della compassione. Noi possiamo usare la versione 3D della compassione e restare quindi nella vasca dei pesci neutralizzando il nostro potere di creare qualcosa di meglio: oppure quella di 5D e quindi sospingendo il nostro mondo verso uno stato di coscienza ancora più elevato.

In servizio,
Jelaila Starr The Nibiruan Council
Last Updated on Friday, 16 February 2007 12:13 www.eoslailai.com
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cos'è compassione?

Messaggioda Oliviero Angelo » 20/09/2010, 20:19

Bellissimo post molto profondo e vero! Parole che danno comprensione sul come trasformare una malintesa emozione percepita e manifestata in prezioso strumento di crescita.
Grazie Dragobluissima!
Si, ammetto che questo "dilemma" sull'Amore Incondizionato e sulla compassione come gradino tra i più elevati nella scala dell'Amore mi aveva generato confusione.
E questo perché Compassione spesso è intesa come Pietà e Commiserazione.
Commiserazione come metro di giudizio, con quel "poverino!" spesso detto di contorno che sottintende tutta una serie di giudizio sulla "vittima" e sulla persona stessa che esprime questo "commiserevole" giudizio.
Non è sicuramente facile staccarci da naturali empatie con la "vittima" ma l'essere consapevole che tutto è necessario e che comunque tutto è Maestria perché avviene nel campo di scuola che è la Vita incarnata scelta dalla nostra Anima, ci deve essere di soccorso.
E vero è anche che noi tutti, con quel poco di consapevolezza acquisita, siamo co-creatori del nostro Mondo e del paradigma che deve sostenerlo.
Tutto ha valore e il nostro pensarlo lo deve ribadire a caratteri indelebili sulle nuove Leggi del Mondo che andiamo a promulgare.

Grazie di questo prezioso spunto, sorella bluissima!

abbracci
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cos'è compassione?

Messaggioda shanti » 20/09/2010, 21:19

Sorella, sono contenta che tu abbia trovato questo post importante. Grazie.
Compassione è semplicemente "sentire con". Quello era, poi il termine è stato tasformato come spesso accade e, per la maggior parte delle persone, provare compassione significa provare pietà.
Non è così, è sentire col tuo cuore, il cuore dell'altro.
Un abbraccio.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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