Continuaità di Walt Whitman

Angel · Messaggioda **Angel** » 01/10/2009, 16:30

Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto,
nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo,
né vita, né forza, né alcuna cosa visibile;
l'apparenza non deve ingannare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasti sono il tempo e lo spazio - vasti i campi della Natura.
Il corpo lento, invecchiato, freddo - le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,
la luce degli occhi divenuta tenue, tornerà puntualmente a risplendere;
il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.

drago-lontra blu · Messaggioda **drago-lontra blu** » 02/10/2009, 8:39

Nulla è veramente perduto, o può essere perduto.

Si perde il treno, siamo arrivati tardi, ho perso la testa, siamo emotivamente coinvolti, ho perso il biglietto, causa accidentale, mi sono perso, senso di smarrimento, ho perso il film, avevo altro da fare, ho perso tempo, flebile scusa, ho perso la voglia, diciamo che non ti va, ho perso i sensi, spiattellato a terra, ho perso la tramontana, ???, ho perso l'occasione, ho perso il desiderio, ho perso il filo, ho perso il lume della ragione, ho perso il sonno.......
Perdiamo praticamente tutto, per poi accorgerci che c'è un treno che parte anche dopo, che la ragione ritorna, che siamo arrivati comunque, che il film è anche in videoteca, che le occasioni si ripetono, che si dorme di più la sera dopo...

A guardarci bene recuperiamo, in tempi successivi quasi tutto ciò che consideriamo perso, ma non nel modo originale .

E penso che sia questo Mutamento l'origine prima del senso della perdita, quando ci rendiamo conto che il perso ritorna sovente, , ma in una nuova forma, e ci costringe ad adeguarci, nostro malgrado.

ciao

kemi.