Si. Una conferma a ciò che sappiamo di essere.
Mi ha molto colpito il passaggio del consiglio che ci viene offerto:

"Il consiglio che vi porgo è quello di esprimere voi stessi e i vostri
pensieri sempre e solo quando sentite di essere accettati, capiti, certi
di non fare un “buco nell’acqua”.

Ultimamente mi sto accorgendo che è questa la dinamica che autonoma mi si detta naturalmente.
Contrariamente a prima che sentivo letteralmente questa specie di "fuoco sacro" nel voler affermare a tutti i costi ciò che percepivo per vero in ogni contesto, anche non richiesto, ora mi viene spontaneo un atteggiamento più distaccato ma anche più aperto, dove discernimento e consapevolezza sono costantemente messi in esercizio rafforzandosi e rafforzandomi in ciò che ho scelto anche tacitamente di mostrare.
E sovente capita che sono proprio gli "altri" a volere sempre più un confronto e un'opinione con me, anche nella mia realtà pubblica lavorativa, consapevoli essi stessi che un motivo per essere così sereni e gioiosi a prescindere ci deve essere e deve essere anche ben valido, visto che con me constatano che pare funzionare.

Questo è già il "nostro" tempo e questo è già il luogo.
Grazie

certi di non fare un buco nellacqua.....

un paio di millenni fa qualcuno diceva la stessa cosa..
Oggi mio marito è dell'idea che parlarne è come gettare un seme, potrebbe esserci chi poi si pone un perché.
Io sono molto ma molto più cauta, anche per il fatto che mi sono stancata di vedere la faccia da ebete di chi assolutamente distratto dopo la seconda frase.

Non è che sono sul chi vive o faccio discriminazioni, è proprio perché è fiato sprecato.
Poi però mi sento dire che sono un angelo, che con me si sta bene, ( a parte ) che gioco sempre e sono di buon umore.
La Leggerezza dell'essere, è differente dal mostrare l' Essere, ogni cinque minuti, raccogliendo ringraziamenti e approvazioni, dispensando in tutte le direzioni e dicendo di farlo.

Colui che E' fa a meno di questo.

Danza solo con chi ti sorride.....mai come ora questo è il Nuovo.
Ciao amici

C'è stato il tempo in cui era necessario "seminare". L'ho sempre fatto, ma in modo delicato, senza zappare la terra, senza imporre, nè raccontare di tutto di più, senza cercare di convincere ( ). Bastava una frase che, quando veniva raccolta, dava vita a qualcosa, apriva una porta.
Anche ai mercatini, con i cristalli era facile, creava una via d'accesso.
Molti, magari quelli che sembravano totalmente lontani dallo Spirito, si ritrovavano di colpo a parlare di cose che non avevano mai detto a nessuno e gli occhi cominciavano a togliere i veli.
Ora sono cambiate un po' di cose. Vedi subito dove c'è il bagliore e dove siamo lontani anni luce, è davvero lampante. O c'è quel bagliore nello sguardo, anche fioco e microscopico, o non c'è.
Dove c'è, c'è bisogno di poco, loro sentono una vibrazione, chiedono... ma tu, che fai, chi sei, come fai....
Ora il seme da portare è il sorriso, anche in mezzo al caos, è l'esempio, c'è quel sottile messaggio che passa attraverso la leggerezza dell'essere, attraverso la pace e la gioia di vivere che c'è in noi.
Lo vedo anche dalle persone che vengono qui, per un incontro personale.
Ci sono quelli che vengono per il "risveglio", anche se non lo sanno coscientemente, portati qui da un disagio fisico o emozionale, per una guarigione dell'anima. Ci so quelli che vengono per far cessare il disagio e stop. E le energie che si muovono sono diverse, non perché lo voglia io, quello che accade è diverso e quello che segue lo è ancora d più.
Ma sono anche convinta che, nella vita di tutti i giorni, non ci sia un comportamento standard da tenere, che la nostra sensibilità ci possa portare a capire dove il seme è utile, dove, se richiesta in un modo o nell'altro, si possa dare la bustina con scritto "semi della gioia" a chi ha un piccolo pezzo di terra pronto a riceverli.
Senza essere poi così certi che ci sia solo acqua da bucare e non terra fertile.

E poi ci sono gli allacciatori dei mondi, che allacciano gli ultimi fili, finchè è ancora possibile farlo....