… perdonatemi, se continuo… Scusate se “rompo”...
Forse questa chiacchierata, può sembrare come le altre… ma ne percepisco l’importanza…
…non potevo esimermi dal dire… prendendo come spunto “il fuoco” o altri elementi…
In un determinato momento non c’è il fuoco e noi, ma noi diveniamo il fuoco stesso…
< Drago> “MI trovo davanti al fuoco e cosa faccio? devo imparare ad usarlo completamente, senza aver timore di lui, per riuscire ad usarlo nella sua totalità.” …. “Ma posso arrivare a fare la stessa cosa, onorandolo e rispettandolo, domandando semplicemente di lasciarsi usare, se è d'accordo, perché in quel momento ne ho bisogno”
(carissima Drago colgo l’occasione per un abbraccio)
“In un determinato momento non c’è il fuoco e noi, ma noi diveniamo il fuoco stesso…”
quì si trascende la "visione" dei maghi si va oltre...
(qui cambia la prospettiva) non vi è separazione. Non è necessario onorare o dominare l’elemento,
Perché di due se ne fa uno… si è l’elemento stesso (si onora se stessi, e di conseguenza “la Fonte”
Essendo noi stessi la proiezione della fonte)
Quindi il “dominare” può essere interpretato come “divenire” in un certo senso...??
( ste cose ermetiche… uffff!

... ma è il percorso degli iniziati,
per chi desidera farlo..

)
La cosa è sottile… ed è necessario “Osare”… Bisogna uscire dal sogno dei mondi...
Citazioni utili in merito a questo conceto

:
.... Gesù disse loro, "Quando farete dei due uno, e quando farete l'interno come l'esterno e l'esterno come l'interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna ..
Dal vangelo della Maddalena:
49. Non andate nelle spaccature.
50. Perché, in verità, non vi è frontiera.
51. Soltanto gli occhi creano la frontiera
52. perché non vedono il Dentro che sta nel fuori.
53. Solo l’Occhio crea l’unione.
54. È attraverso l’occhio che vi porrete in Lui.
55. L’Occhio crea il Mondo, che fa i mondi.
56. L’Orecchio che intende crea l’Occhio e lo fa crescere.
57. Così, la realtà che si apre all’Occhio ed all’Orecchio
58. apre la strada ad un’altra realtà.
59. L’Uno nutre il molteplice
60. ed il molteplice rimanda sempre all’Uno.
61. Vi annuncio: non separate,
62. spostatevi fra le separazioni.
63. È in questo modo che voi vi porrete in voi.
64. Questa è la via della quiete,
65. perché la quiete è il centro del cambiamento».
71. «Contemplando la realtà del sogno dei mondi,
72. poi immaginando il Sogno dietro a quel sogno».
73. Il discepolo Andrea si stupì davanti a tutti:
74. «Bisogna sognare?».
75. Allora il Maestro gli disse:
76. «Bisogna uscire dal sogno dei mondi
77. perché la gioia nasce nel Sogno
78. che ha concepito il gioco dei sogni e dei mondi.
79. Comprenda chi vuole comprendere.
80. Dorma chi si compiace nel lamento dei sogni.
81. Vi dico questo:
82. L’Uno sta nel risvegliarsi al Sogno ».
83. Il discepolo si espresse ancora:
84. «Insegnaci: il Sogno è forse la cessazione della sofferenza?».
85. Il Maestro parlò a tutti in questi termini:
86. «Il Sogno è oltrepassare il sogno delle frontiere, e
87. le frontiere sono la sofferenza
88. perché la sofferenza è il tu e l’io
89. che si sognano come essendo due».
90. Allora, Simon Pietro chiese:
91. «Ma la Materia e la Non-materia, non sono forse due?
92. Come uscire dalla frontiera?».
93. L’Insegnante li benedisse tutti, poi disse loro:
94. «La Materia e la Non-materia fanno parte del Sogno del mondo.
95. Esse sono Una, sono il gioco
96. attraverso il quale l’Oblio tesse l’opera sua.
97. La separazione è un gioco,
98. come la sofferenza, e
99. la sofferenza nasce dall’orgoglio fondamentale che gioca a separare.
100. La Materia, vi dico, è un sorriso dell’Eterno,
101. per farci uscire dai mondi
102. e farci volere la Realtà».
113. L’Insegnante parlò a tutti:
114. «Smontando ciò che non è Uno,
115. Contemplando la materia che inventa la frattura,
116. amando la frattura per i suoi giochi,
117. amandone i giochi per la strada che essa traccia verso il Gioco».
118. Poi disse ancora:
119. «Osando».