Messaggioda Mary » 03/10/2011, 10:17
parte seconda
Puoi scegliere di sperimentare la tua connessione col Sé in compagnia di un altro essere. In questo caso armonizzi certi aspetti del tuo stato d’essere con l’essenza vibratoria dell’altra persona. Ma la connessione resta la tua connessione. E mentre puoi viaggiare con l’altro su un cammino parallelo e avere certe esperienze in comune, il tuo cammino resta il tuo cammino.
Può darsi che la tua connessione, da poco trovata, s’irradi all’esterno e che altri riflettano ciò che sentono in tua presenza. Ma non sei tenuto a trasportarli in cima alla montagna solo perché condividi una relazione con loro. Non ti sei clonato in alcun modo in alcun modo nella tua esperienza del mondo fisico, e non devi aspettarti da un altro essere la duplicazione del tuo ritmo di crescita, malgrado l’affinità che può esserci tra voi.
Ciascuno di voi arriva in questa vita con un insieme unico di variabili che saranno elaborate nel contesto delle sue relazioni col mondo in generale e con gli altri in particolare. Ciascuno serve da catalizzatore per la crescita di molti, grazie ai rapporti significativi che stabilisce con altri esseri. Il ritmo però con cui vengono raccolti qua e là elementi di comprensione che saranno integrati come conoscenza, varia a ogni scambio.
Forse presumi di coltivare certe relazioni per mantenere un livello d’armonia. Tuttavia, come progredisci nel tuo viaggio, quello stato sublime ti sfugge. E’ facile incolpare l’altra persona di non essere all’altezza delle tue aspettative e di non seguire il tuo ritmo. Ma non sottovalutare il ruolo che quell’essere deve eseguire per te. L ‘armonia può benissimo rappresentare un obiettivo reciprocamente condiviso, ma per raggiungerlo in tandem con qualcun altro, occorre permettere che la densità che si trova nel campo energetico di ciascuno salga in superficie e venga rilasciata. Senza una certa misura di abrasione, è impossibile che il rapporto fili liscio come ciascuno spere.
Quando due esseri condividono intimamente il viaggio sacro, ciascuno costituisce un fattore di crescita per l’altro. E relazioni che un tempo fiorivano per la facilità con cui l’energia scorreva tra le due parti, vengono all’improvviso gettate nelle acque tempestose del cambiamento. Quando sei consapevole della natura del processo stesso, puoi distanziarti dall’intensità di certi scontri e riconoscere il fondamento vibratorio soggiacente. E’ troppo facile liquidare il processo d’un altro essere quando la dinamica non va secondo le tue previsioni, e privarti così del potenziale contenuto nello scontro delle volontà. Prima infatti che si possa sperimentare una reale armonia nel contesto d’una relazione, è necessario che venga espressa pienamente l’energia che risuona fra di voi.
Segue….