IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

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Mary
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IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

Messaggioda Mary » 03/10/2011, 9:41


Quando il tuo cuore vede chiaramente che l’obiettivo della tua vita è il bene supremo di Tutta la Vita, che ciò sia riconoscendo l’Unità che unisce tutti gli aspetti della Vita e t’include come parte vitale di essa. E’ controproducente, per tutto ciò che fai, affrontare quegli sforzi con un atteggiamento altruistico di auto-sacrificio. Non sei qui come affermazione di separazione dalla Vita, ma come affermazione materializzata di unificazione con essa. Non aiuti l’altra persona con la tua attività ben intenzionata. Aiuti il tuo Sé. Quel sé è infatti l’Unità di cui sei una parte-e nessun altro.
Il senso di profonda soddisfazione interiore che puoi trarre dall’aver concentrato i tuoi sforzi in un’attività umanitaria non si basa su un atteggiamento da santarellino verso i tuoi simili. Si basa sul riconoscimento della sacralità di Tutta la Vita e un’intensa consapevolezza del ruolo eseguito da ciascuna creatura.
…………..
Se scegli di riconoscere la tua Divinità innata attraverso un’espressione di austerità, allora fallo, ma sii chiaro riguardo ai tuoi motivi. Se il tuo scopo è di mostrare agli altri il tuo livello di connessione con l’Unica Presenza Divina, hai distrutto quello scopo dimostrandoti separato dal Tutto che la costituisce. Se il tuo scopo è di nasconderti in cima a una montagna e non impressionare altri che Dio con le tue austerità, sappi che, così facendo, sei riuscito solo a dimostrare la tua separazione da quella Fonte. Perché non hai nessun bisogno di cercare di meritare quello che già sei……….
L’armonia si ottiene infatti solo nel contesto dell ’unisono. Non attraverso atti di separazione



Parte prima…..
Tratto da “ UNO Sperimentare l’Unità con tutto ciò che è” di Rasha
Ed. stazione celeste

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Mary
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IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

Messaggioda Mary » 03/10/2011, 10:17

parte seconda

Puoi scegliere di sperimentare la tua connessione col Sé in compagnia di un altro essere. In questo caso armonizzi certi aspetti del tuo stato d’essere con l’essenza vibratoria dell’altra persona. Ma la connessione resta la tua connessione. E mentre puoi viaggiare con l’altro su un cammino parallelo e avere certe esperienze in comune, il tuo cammino resta il tuo cammino.
Può darsi che la tua connessione, da poco trovata, s’irradi all’esterno e che altri riflettano ciò che sentono in tua presenza. Ma non sei tenuto a trasportarli in cima alla montagna solo perché condividi una relazione con loro. Non ti sei clonato in alcun modo in alcun modo nella tua esperienza del mondo fisico, e non devi aspettarti da un altro essere la duplicazione del tuo ritmo di crescita, malgrado l’affinità che può esserci tra voi.
Ciascuno di voi arriva in questa vita con un insieme unico di variabili che saranno elaborate nel contesto delle sue relazioni col mondo in generale e con gli altri in particolare. Ciascuno serve da catalizzatore per la crescita di molti, grazie ai rapporti significativi che stabilisce con altri esseri. Il ritmo però con cui vengono raccolti qua e là elementi di comprensione che saranno integrati come conoscenza, varia a ogni scambio.
Forse presumi di coltivare certe relazioni per mantenere un livello d’armonia. Tuttavia, come progredisci nel tuo viaggio, quello stato sublime ti sfugge. E’ facile incolpare l’altra persona di non essere all’altezza delle tue aspettative e di non seguire il tuo ritmo. Ma non sottovalutare il ruolo che quell’essere deve eseguire per te. L ‘armonia può benissimo rappresentare un obiettivo reciprocamente condiviso, ma per raggiungerlo in tandem con qualcun altro, occorre permettere che la densità che si trova nel campo energetico di ciascuno salga in superficie e venga rilasciata. Senza una certa misura di abrasione, è impossibile che il rapporto fili liscio come ciascuno spere.
Quando due esseri condividono intimamente il viaggio sacro, ciascuno costituisce un fattore di crescita per l’altro. E relazioni che un tempo fiorivano per la facilità con cui l’energia scorreva tra le due parti, vengono all’improvviso gettate nelle acque tempestose del cambiamento. Quando sei consapevole della natura del processo stesso, puoi distanziarti dall’intensità di certi scontri e riconoscere il fondamento vibratorio soggiacente. E’ troppo facile liquidare il processo d’un altro essere quando la dinamica non va secondo le tue previsioni, e privarti così del potenziale contenuto nello scontro delle volontà. Prima infatti che si possa sperimentare una reale armonia nel contesto d’una relazione, è necessario che venga espressa pienamente l’energia che risuona fra di voi.


Segue….

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Messaggioda Ospite » 03/10/2011, 11:43


... pensieri perfetti e sentiti.... e confermati ne:

Il Matrimonio


.....Allora Almitra parlò di nuovo e disse: Che cosa puoi dirci del Matrimonio, maestro?...

Ed egli rispose, dicendo:

Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme.

Starete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.

Sì, starete insieme anche nella memoria silenziosa di Dio.

Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme,

E che i venti del cielo danzino tra di voi.

Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:

Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.

Riempitevi la coppa uno con l'altro, ma non bevete da una sola coppa.

Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane.

Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo.

Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica.

Datevi il vostro cuore, ma non lo date in custodia uno dell'altro.

Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.

E state insieme ma non troppo vicini:

Poiché le colonne del tempio sono distanziate,

E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro

Kahlil Gibran

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IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

Messaggioda shanti » 03/10/2011, 11:53

Grazie Kronos, Rubis ci aveva già regalato questo scritto. Very Happy

Cara Mary, grazie, aspetto il seguito.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

Messaggioda Ospite » 03/10/2011, 12:12

sirio ....quando si dice...sintonia...
Sempre bene rileggere e ..rinfrescarsi
Grazie a voi
sirio

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IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

Messaggioda Rubis » 03/10/2011, 13:10

sirio sirio sirio sirio


... bastano queste poche righe per una visione chiara dell'esperienza di relazione, almeno per me:

"Prima infatti che si possa sperimentare una reale armonia nel contesto d’una relazione, è necessario che venga espressa pienamente l’energia che risuona fra di voi."

Segue….


grazie
... Immagine Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre Immagine...

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IL CONCETTO D'ARMONIA E L'ESSENZA DELLA "DIFFERENZA CHE LO SOSTIENE"

Messaggioda shanti » 03/10/2011, 13:17

e come base penso ci sia questo:

L‘armonia può benissimo rappresentare un obiettivo reciprocamente condiviso, ma per raggiungerlo in tandem con qualcun altro, occorre permettere che la densità che si trova nel campo energetico di ciascuno salga in superficie e venga rilasciata. Senza una certa misura di abrasione, è impossibile che il rapporto fili liscio come ciascuno spera.

Ciaooo
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda Ospite » 03/10/2011, 15:41

....quando parliamo di rapporto..io intendo "relazionarsi".
Esso è la condivisione del nostro essere.
Condivisione che si esprime proprio per permettere alle nostre energie che ci impregnano, di essere sprigionate.
Enegie che derivano dai nostri pensieri e si esprimono con le nostre azioni.
Eneregie che si intersecano, si fondono, si contrastano, si assimilano, si respingono, proprio perché ogni espressione energetica è assolutamente propria, individuale:
dove c'è da "brasare" che ciò avvenga; dove c'è da "equilibrare" si lasci che sia; dove c'è da "fondere" che fonda: tutto nello scorrere naturale delle cose;
Dove non c'è forzatura è li che approda l'ARMONIA.
Ma che ognuno resti nell"IO SONO"; che continui a Conoscere, Riconoscere ed Amare incondizionatamente SE STESSO.
Solo allora esso potrà ricevere ed accettare il dono di Conoscere, Riconoscere ed Amare relazionandosi con l'Anima vicina ed accettata come compagnìa nel viaggio, percorrendo quel sentiero che in quel momento si sovrappone diventando unico sentiero, tuttavia rilasciando ognuno le proprie orme.

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Messaggioda Ospite » 03/10/2011, 15:43

kronos ha scritto:
....quando parliamo di rapporto..io intendo "relazionarsi".
Esso è la condivisione del nostro essere.
Condivisione che si esprime proprio per permettere alle nostre energie che ci impregnano, di essere sprigionate.
Enegie che derivano dai nostri pensieri e si esprimono con le nostre azioni.
Eneregie che si intersecano, si fondono, si contrastano, si assimilano, si respingono, proprio perché ogni espressione energetica è assolutamente propria, individuale:
dove c'è da "brasare" che ciò avvenga; dove c'è da "equilibrare" si lasci che sia; dove c'è da "fondere" che fonda: tutto nello scorrere naturale delle cose;
Dove non c'è forzatura è li che approda l'ARMONIA.
Ma che ognuno resti nell"IO SONO"; che continui a Conoscere, Riconoscere ed Amare incondizionatamente SE STESSO.
Solo allora esso potrà ricevere ed accettare il dono di Conoscere, Riconoscere ed Amare relazionandosi con l'Anima vicina ed accettata come compagnìa nel viaggio, percorrendo quel sentiero che in quel momento si sovrappone diventando unico sentiero, tuttavia rilasciando ognuno le proprie orme.


cosa che a mio avviso prima che in coppia andrebbe fatta ciascuno in se stessi...

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Messaggioda shanti » 03/10/2011, 18:36

"Energie che derivano dai nostri pensieri e si esprimono con le nostre azioni..."

a volte l'armonia proprio non c'è quando i nostri pensieri sono distorti da emozioni represse, che magari non si ha molta voglia di guardare, e di conseguenza le nostre azioni sono tutt'altro che armoniche.
A volte ci vuole un po' di forza e soprattutto coraggio a guardarsi dentro e trasmutare, lasciare andare ciò che si traduce in disarmonia interiore e esteriore. E non penso si tratti di forzatura, ma di voglia di mettere ordine.
Ciao.
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