come posso amare meglio?

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Oliviero Angelo
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come posso amare meglio?

Messaggioda Oliviero Angelo » 16/04/2010, 1:47

Io sono uno di quelli che questa domanda se l'è posta... se la pone continuamente... e oggi ho avuto "questa risposta" molto significativa che gioco forza mi ha indotto ad ulteriori profonde introspezioni e riflessioni.
Ovviamente desidero condividerla con voi tutti, come mi viene istintivo e naturale con tutto, miei amati Compagni di Cammino.
Vado a riscrivervi ciò che ho letto.



"L'amore è sufficiente a se stesso, non ha bisogno di miglioramenti. E' perfetto così com'è, non deve in alcun modo essere più perfetto. Il desiderio stesso dimostra un fraintendimento sull'amore e sulla sua natura. Puoi avere un cerchio perfetto? Tutti i cerchi sono perfetti, e se non lo fossero non sarebbero cerchi. La perfezione è intrinseca a un cerchio e la stessa legge si applica all'amore. Non puoi né amare di meno né amare di più, perché non si tratta di una quantità. E' una qualità e non è misurabile.
La tua stessa domanda dimostra che non hai mai assaporato l'amore; inoltre stai cercando di nascondere la tua mancanza d'amore dietro al desiderio di sapere "come amare meglio". Nessuno che conosca l'amore potrebbe fare una simile domanda.
L'amore va compreso, ma non in quanto infatuazione biologica: quella è lussuria. Esiste in tutti gli animali e non ha nulla di speciale, è presente persino negli alberi. E' il modo in cui la natura si riproduce. In essa non c'è nulla di spirituale e niente di particolarmente umano. Quindi la prima cosa da fare è distinguere chiaramente tra la lussuria e l'amore. La lussuria è una passione cieca, l'amore è la fragranza di un cuore silente, sereno, meditativo. L'amore non ha nulla a che fare con la biologia, la chimica o gli ormoni.
L'amore è il volo della tua consapevolezza verso realtà più elevate, al di là del corpo e della materia. Quando avrai compreso che l'amore è qualcosa di trascendentale, non costituirà più un interrogativo. Il vero interrogativo è come trascendere il corpo, come conoscere qualcosa dentro di te che vada al di là di tutto ciò che è misurabile. Questo è il significato della parola "materia": deriva da una radice sanscrita, matra, che vuol dire misura, indica ciò che può essere misurato. La parola "metro" deriva dalla stessa radice. L'interrogativo fondamentale è come trascendere ciò che è misurabile per accedere a ciò che è incommensurabile. In altre parole come trascendere la materia e aprire gli occhi verso una maggiore consapevolezza. E non ci sono limiti alla consapevolezza: più diventi consapevole, più comprendi quante cose sono ancora possibili. Quando raggiungi una vetta, davanti a te ne sorge un'altra. E' un pellegrinaggio eterno. L'amore è la conseguenza del risveglio della consapevolezza. E' come la fragranza di un fiore. Non cercarla nelle radici, perché non sta lì. La tua biologia sono le tue radici, la tua consapevolezza è la tua fioritura. Man mano che diventerai sempre di più un loto di consapevolezza aperto, rimarrai sorpreso, sconcertato da un'esperienza incredibile, che può solo essere definita "amore". Sei così pieno di gioia e di estasi che ogni fibra del tuo essere sta danzando di beatitudine. Sei come una nuvola che desidera sciogliersi in pioggia, diluviare.
Quando la tua beatitudine straripa, in te sorge una fortissima aspirazione: condividerla. Quella condivisione è amore.
L'amore non è qualcosa che ottieni da qualcuno che non ha raggiunto la beatitudine. Ma questa è la disgrazia del mondo intero: tutti chiedono e pretendono di essere amati. Tu non puoi amare, perché non sai cos'è la consapevolezza. Tu non conosci la verità; non conosci l'esperienza del divino, non conosci la fragranza della bellezza.
Che cosa hai da dare tu? Sei così vuoto, così povero... nel tuo essere non cresce nulla, non c'è niente di verde. Dentro di te non ci sono fiori, la tua primavera non è ancora arrivata.
L'amore è una conseguenza. Quando la primavera arriva e improvvisamente cominci a fiorire, a sbocciare, a liberare e condividere la tua fragranza potenziale, quella grazia, quella bellezza... questo è l'amore.
Non voglio ferirti, ma non ho alternative: devo dirti la verità. Tu non sai cos'è l'amore. Non lo puoi sapere, perché non sei andato in profondità nella tua consapevolezza. Non hai fatto esperienza alcuna di te stesso, non sai minimamente chi sei. In questa cecità, in questa ignoranza, in questa inconsapevolezza, l'amore non si sviluppa. Stai vivendo in un deserto. In questo deserto, in questa oscurità, è impossibile che l'amore fiorisca.
Prima di tutto devi essere pieno di luce e di gioia, al punto che comincerai a straripare. Quell'energia straripante è l'amore. Allora saprai che l'amore è l'energia più perfetta del mondo. Non è mai né di meno né di più. Ma la nostra educazione è così nevrotica, così psicologicamente malata, da distruggere ogni possibilità di crescita interiore. Fin dall'inizio ti è stato insegnato a essere un perfezionista, e per questo applichi le tue idee perfezioniste a qualsiasi cosa, persino all'amore.
Tutti stanno cercando di essere perfetti. E quando qualcuno cerca di essere perfetto, comincia ad aspettarsi che tutti gli altri lo siano. Comincia a condannare le persone, a umiliarle. Questo è ciò che tutti i tuoi cosìddetti santi hanno fatto nel corso della storia. Questo è ciò che le tue religioni ti hanno fatto: hanno avvelenato il tuo essere con l'idea della perfezione.
Poiché non riesci ad essere perfetto, cominci a sentirti in colpa e a perdere il rispetto per te stesso. E l'uomo che ha oerso rispetto per se stesso ha perso tutta la sua dignità. Il tuo orgoglio è stato schiacciato, la tua umanità è stata distrutta da parole bellissime come "perfezione".
L'uomo non può essere perfetto. Certo, c'è qualcosa che l'uomo può sperimentare, ma che va al di là del concetto ordinario di uomo. Se un uomo non sperimenta qualcosa del divino, non può conoscere la perfezione. La perfezione non è qualcosa di simile a una disciplina; non è qualcosa che puoi praticare. Non la puoi raggiungere a furia di prove di recitazione; ma questo è ciò che è stato insegnato a tutti, e il risultato è un mondo pieno di ipocriti: essi sanno benissimo di essere poveri e vuoti, ma fingono di possedere ogni tipo di qualità, e di fatto non sono altro che parole vuote.
(...)
Se davvero vuoi conoscere l'amore, dimenticati l'amore e ricorda la meditazione. Se vuoi portare rose nel tuo giardino, dimenticati le rose e prenditi cura del roseto. Nutrilo, annaffialo, controlla che riceva la giusta quantità di sole e di acqua. Se hai pensato a tutto, al momento giusto le rose spunteranno. Non puoi costringerle a spuntare in anticipo, non le puoi forzare; né puoi chiederee a un cespuglio di rose di essere più perfetto.
Hai mai visto una rosa che non sia perfetta? Cosa vuoi di più? Ogni rosa, nella sua unicità, è perfetta. Non riesci a vedere la sua infinita bellezza, la sua gioia assoluta mentre danza nel vento, nella pioggia, nel sole? Una piccola, ordinaria rosa irradia lo splendore segreto dell'esistenza.
L'amore è una rosa nel tuo essere; ma devi preparare il terreno, scaccia l'oscurità e l'inconsapevolezza. Diventa sempre più attento e consapevole, e l'amore arriverà da solo, al momento giusto. Non te ne devi preoccupare. E ogni volta che arriva, è sempre perfetto.
L'amore è un'esperienza spirituale; non ha nulla a che vedere con i sessi e i corpi, perché riguarda l'essere più profondo. Ma tu non sei mai entrato nel tuo tempio. Non conosci affatto chi sei, ma stai cercando di scoprire come amare meglio. Innanzitutto sii te stesso, conosci te stesso, e l'amore arriverà come una ricompensa. E' una ricompensa dall'aldilà. E' come una pioggia di fiori... ricolma il tuo essere. Ed è una pioggia senza fine, che porta con sé un fortissimo desiderio di condividere.
Nel linguaggio umano quella condivisione può solo essere indicata con la parola "amore". Non vuol dire molto, ma indica la giusta direzione.
L'amore è un'ombra della consapevolezza, dell'essere vigili. Sii più cosciente, e l'amore arriverà. E' un ospite che arriva senza eccezioni da coloro che sono pronti a riceverlo. Tu non sei nemmeno pronto a riconoscerlo! Se l'amore venisse alla tua porta, non lo riconosceresti; se bussasse alla tua porta, potresti trovare mille e una scusa. Potrsti pensare che è un forte vento, o qualcos'altro, e non gli apriresti. E anche se aprissi, non riconosceresti l'amore, perché non l'hai mai visto prima: come puoi riconoscerlo?
Puoi riconoscere solo qualcosa che già conosci. Quando l'amore arriva per la prima volta e riempie il tuo essere, ne sei totalmente travolto e stordito. Non sai che cosa sta succedendo. Sai che il tuo cuore sta danzando, che sei circondato da una musica celestiale, assapori fragranze che prima non hai mai conosciuto. Ma ci vuole un po' di tempo per mettere tutte queste esperienze insieme e ricordarsi che forse questo è l'amore. A poco a poco si sedimenta nel tuo essere.

(...)
Un grande mistico orientale, Kabir, ha fatto un'affermazione molto importante, che può fare solo una persona che abbia conseguito la realizzazione, che sia entrata nel santuario interiore della sua realtà ultima. L'affermazione è: " Ho cercato la verità ma, strano a dirsi, finché colui che cercava era presente, la verità non è stata trovata. E quando la verità è stata scoperta, mi sono guardato in giro... io non c'ero. Una volta trovata la verità, colui che la cercava non c'era più; e quando colui che la cercava era presente, la verità non era da nessuna parte".

La verità e colui che la cerca non possono esistere insieme. Tu e l'amore non potete esistere insieme. La coesistenza non è possibile: o tu o l'amore, puoi scegliere. Se sei pronto a scomparire, a fonderti e a dissolverti, lasciando dietro di te solo una pura consapevolezza, l'amore fiorirà. Non puoi perfezionarlo perché non sarai presente. Comunque, in primo luogo, l'amore non ha bisogno della perfezione: arriva sempre perfetto.
Tuttavia "amore" è una di quelle parole che tutti usano e nessuno capisce. I genitori dicono ai figli: "Ti amiamo", ma loro sono le persone che li rovinano. Sono le persone che trasmettono ai figli ogni sorta di pregiudizio, di superstizione obsoleta. Sono le persone che appesantiscono i figli con l'intero peso dell'immondizia che ogni generazione ha portato sulle proprie spalle e continua a trasferire alla generazione successiva.
Tuttavia, tutti i genitori pensano di amare i propri figli. Se davvero li amassero non li desidererebbero a loro immagine e somiglianza, perché loro sono solo e unicamente infelici. Qual'è la loro esperienza della vita? Dolore puro, sofferenza... la vita per i genitori non è stata un dono del cielo, ma una maledizione; tuttavia, vogliono che i figli siano esattamente come loro.
(...)
Questo è ciò che sta accadendo ad ogni bambino. Non gli permetti di sperimentare se stesso, di diventare se stesso. Continui a caricarlo delle tue ambizioni frustrate. Tutti i genitori desiderano che il figlio sia a loro immagine. Ma un bambino ha un suo destino; se diventa la tua immagine, non diventerà mai se stesso. E se non diventi mai te stesso, non sarai mai appagato, non ti sentirai mai a tuo agio con l'esistenza. Sarai sempre nella condizione di chi sta mancando qualcosa.
I tuoi genitori ti amano, ma ti dicono anche che devi amarli perché sono tuo padre e tua madre. E' un fenomeno strano, ma nessuno sembra esserne consapevole: solo perché sei una madre, non vuol dire che il bambino ti debba amare. Devi essere degna d'amore; il fatto che sei una madre non basta. Se sei un padre, questo non vuol dire che diventi automaticamente degno di amore. Il semplice fatto di essere un padre non sviluppa nel bambino un intensissimo sentimento d'amore. Però è ciò che ci si aspetta... e il povero bambino non sa cosa fare. Comincia a fingere: questa è l'unica possibilità. Comincia a sorridere, quando nel suo cuore non ci sono sorrisi; comincia a mostrare amore, rispetto, gratitudine... ma è tutto falso.
(...) Vivi in un mondo in cui i genitori, insegnanti, preti ti hanno corrotto, ti hanno portato via da te stesso e hanno sostituito il tuo vero sé, è così per tutti. Il mio sforzo è ridonarti il tuo centro. Chiamo questa centratura "meditazione". Io voglio che tu sia semplicemente te stesso, con una profonda autostima, con la dignità di sapere che l'esistenza aveva bisogno di te: a quel punto puoi cominciare a cercare te stesso. Prima arriva al centro, poi comincia a cercare chi sei.
Conoscere il proprio volto originale è l'inizio di una vita d'amore e celebrazione. Allora sarai in grado di donare un'infinità d'amore, perché non è qualcosa di esauribile; è incommensurabile, non lo si può esaurire in alcun modo. E più lo doni, più diventi capace di donarlo.
L'esperienza più grande della vita ti accade quando dai senza condizioni, senza aspettarti nemmeno un semplice "grazie". Al contrario, un amore reale e autentico si sente in debito verso la persona da cui viene accettato. Quest'ultima avrebbe potuto respingerlo.
Quando cominci a donare amore con un profondo senso di gratitudine per tutti coloro che lo accettano, avrai una sorpresa: sarai diventato un imperatore, non sei più un mendicante che implora l'amore con una ciotola, bussando a ogni porta. E le persone alle cui porte stai bussando non possono darti amore, sono loro stesse mendicanti. I mendicanti si chiedono amore l'un l'altro e provano rabbia e frustrazione, perché l'amore non arriva. Ma questo è inevitabile. L'amore appartiene al mondo degli imperatori, non dei mendicanti. E un uomo è un imperatore quando è così colmo di amore da poterlo donare senza condizioni.
A quel punto avrai una sorpresa ancor più grande: quando cominci a donare il tuo amore a chiunque, persino agli stranieri... infatti,il punto non è a chi lo doni, in quanto la gioia di donare è tale e così grande che nessuno si preoccupa di colui che riceve. Quando questo spazio entra nel tuo essere, cominci a donare a tutti indistintamente: non solo gli esseri umani, ma anche agli animali, agli alberi, alle stelle più lontane, perché l'amore è qualcosa che può arrivare anche alla stella più lontana, grazie al tuo sguardo amorevole. Grazie al tuo tocco, l'amore può essere trasmesso a un albero. Non c'è bisogno di dire una sola parola ... può essere trasmesso nel silenzio più assoluto. Non è necessario dire qualcosa, perché si dichiara da solo. Ha le sue vie per arrivare alle profondità più grandi, dentro il tuo essere.
Innanzitutto sii ricolmo d'amore, poi la condivisione accadrà. E la sorpresa più grande è questa: tanto doni, altrettanto cominci a ricevere da fonti, prospettive e uomini ignoti, dagli alberi, dai fiumi, dalle montagne. Da ogni angolo, da ogni cantuccio dell'esistenza, l'amore comincia a riversarsi su di te. Più dai, più ricevi. La vita si trasforma in una danza d'amore allo stato puro.


(Osho)
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Messaggioda Angel » 16/04/2010, 14:47

.......semplicemente grazie......
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

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shanti
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come posso amare meglio?

Messaggioda shanti » 17/04/2010, 0:38

Caro Lucis, in questi giorni ho avuto poco tempo per rispondere, ma ti voglio ringraziare per il lavoro che fai, per l'amore che hai per questo luogo e per tutti noi.
Hai la sensibilità di scegliere scritti che danno spunti per riflettere davvero importanti e ce ne fai dono.
Grazie, sono persone come te, come tanti altri fratelli e sorelle, che permettono a questo luogo di esistere, di continuare a vivere e essere un luogo dove potersi rilassare e entrare in se stessi.
Se non ci foste voi, che dedicate un po' di tempo della vostra giornata, questa Città spegnerebbe le sue luci.
Vi abbraccio.

Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Oliviero Angelo
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come posso amare meglio?

Messaggioda Oliviero Angelo » 17/04/2010, 1:28

Carissima Sorellona, come avevo premesso, sono spunti che mi "toccano" e quindi non posso fare a meno di condividerli con chi mi affianca in questo Cammino che ho scelto e che posso continuare ad intraprendere anche grazie al vostro sostenermi con Amore.
Si cresce insieme, lo sai!
Ma - davvero! - sono io che ringrazio te e voi tutti per le energie che donate in questi vicoli illuminati della Città e che mi permettono di ristorarmi e di avere "una Casa" nella quale cercarmi e a volte trovarmi.
Questa Città di Luce è ormai una realtà e la sua Luce è già saldamente ancorata al Cielo, anzi, àncora già saldamente il Cielo nelle nostre radici.
Io posso soltanto portare la mia torcia a ravvivarsi e per questo non può esserci un Grazie tanto capace da comprendere l'enormità del dono che io e tutti noi riceviamo.
Con Amore



Gladius Lucis
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