come e perchè--rubrica di curiosità

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Astrid
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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda Astrid » 28/03/2013, 14:27

Che bei agrumi!!! e adoro i qumquat... sono deliziosi...la signora sotto casa mia ha un alberello pieno di questi frutti e non se ne fa niente quindi io ogni tanto..zac...via uno..via due... :emtc8:

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[color=#000080]Il Trùc è un tradizionale gioco pasquale che convolge i giovani cividalesi da diversi decenni.
Le regole del gioco

1- Usare solo uova di gallina, sode e colorate.
2- L'uovo, al momento dei lancio, deve toccare la tegola (cop).
3- Deve essere lasciato andare senza spinte.
4- L'obbiettivo è colpire una o più uova all' intemo del Trùc .
5- Chi colpisce torna subito a tirare.
6- Il proprietario dell' uovo colpito, per rientrare in gioco, deve riscattarlo e mettersi in coda per rilanciare.
7- Se l'ul'tlmo giocatore non colpisce nessun uovo, il gioco viene ripreso da chi per primo aveva lanciato l'uovo nel Trùc (vecjo di Trùc).
8- Chi si ritira dal gioco deve lasciare il riscatto, una moneta, al posto dell'uovo.


Cerchiamo di capire il gioco del Trùc attraverso un articolo di Antonio Rieppi
tratto da La " Panarie" del 1924 :

"Che cos'è il Trùc?... I nostri fanciulli hanno dato il nome di Trùc ad un tradizionale gioco pasquale che consite nel far correre le uova lungo un rialzo di sabbia lentamente digradante e chiuso,all' ingiro, da una sponda concava che,dall'imboccatura, sulla quale è collocata una tegola comine va allargandosi verso il basso ed impedisce l'uscita delle uova per la china del rialzo stesso: le uova, rotolando vanno ad urtare contro quelle che già si trovano nel Trùc. Il Trùc si prepara dalle famiglie del contado e da quelle della città che hanno la fortuna di avere un ampio cortile, coloro che non lo hanno ... si mettono in società e costruiscono il gioco anche sulla pubblica via. Alla mattina del giorno di Pasqua il Trùc deve essere bell' e compiuto. Il divertimento comincia per tempo... e il gioco continua fino a sera, tra un lieto guaire di bambini, un cicalio vivace di fanciulle e di donne, un contrastar di giovanotti, con qualche piagnucolio, perché un uovo si è rotto troppo presto o le giocate non hanno avuto successo. Il gioco richiede una pazienza speciale... ci vuole l'occhio per la scelta dell'uovo adatto, perché, vi sia l'uovo di orlo, di mezzo ecc. ; ci vuole arte nel collocare in alto. in basso o a metà della tegola, secondo la quantità e la posizione delle uova che si trovano in gioco..... O benedetti siano i trionfi ottenuti dopo una preparazione di piccole. ma serie fatiche, alla luce del sole sotto la vigile protezione di persone care che non possono se non volere la piena contentezza dei cuori infranti."

Antonio Rieppi da La " Panarie" 1924
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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda drago-lontra blu » 28/03/2013, 14:46

Cara Gabry le foto dei cedri sono speciali,non conoscevo quello mano di Buddha, da museo davvero, il cedro mi piace tantissimo.
Hai fatto una bella gita grazie per le foto che hai postato, sono contenta che grazie a voi la rubrica abbia ripreso vita.
E nenche sapevo del Truc Swami, è davvero una bella curiosità pasquale.

un grazie di cuore ragazze. :emtc5: :emtc46:
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Astrid
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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda Astrid » 05/04/2013, 18:10

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Lo sapevate che...

La parola “sale” deriva dal latino “sal” che è sinonimo di “sol” e significa “acqua salsa”, ma anche “sole”. Il suo significato mitologico “sole” è quindi energia luminosa liquida o luce solare liquida incorporata in una struttura in grado di creare e conservare la vita. Nell'antichità il sale ha sempre rappresentato qualcosa di prezioso: l'Oro Bianco. Il salario indicava la paga che i soldati romani ricevevano, in Egitto solo ai faraoni era concesso il sale. Per i celti la parola “Hall” (sale) era assonante alla parola “Heil” che designa ciò che era sacro ma aveva pure un altro significato, “Vibrazione”. Il termine “Halite” viene utilizzato ancora oggi in geologia per indicare il sale cristallino puro, dove “Hall” e “Lit” (luce) stanno a significare Vibrazione Luminosa.

:emtc110:

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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda drago-lontra blu » 05/04/2013, 19:39

Mucio interessante Swami, ricordo un documentario dove i cammelli trasportavano lastre di sale legate ai loro fianchi nel deserto da un luogo all'altro , come preziosissima merce di scambio.
Un abbraccio e grazie. :emtc128: :emtc128:
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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda mariposa azul » 06/04/2013, 10:33

In Valle Strona, una valle che si trova sopra Omegna in Piemonte, in alcuni paesi c'è ancora l'usanza di dare un pacco di sale a chi partecipa ad un funerale. E' chiaramente un prezioso omaggio che si fa legato all'antica tradizione di quando non era possibile avere sale a sufficienza.
In epoche passate era molto diffuso il gozzo, una malattia che ingrossa a dismisura la tiroide, dovuta proprio alla mancanza di iodio nella dieta. In questa valle infatti, il sale non si poteva estrarre, doveva per forza arrivare da Omegna (abbiamo ancora una piazza denominata Salera proprio perché qui arrivava il sale via lago, trasportato dai barconi), ma un tempo i collegamenti erano molto difficoltosi, si doveva scendere a valle a piedi o a dorso di mulo. Chi viveva isolato negli alpeggi poi non scendeva mai al piano e si nutriva di ciò che la natura gli offriva. Quando ero bambina ricordo che c'erano moltissime donne vestite con il costume della valle che avevano il gozzo, definita anche malattia endemica. Oggi, grazie al commercio e alle vie di comunicazione, questa malattia è pressoché scomparsa, di sale ormai ne abbiamo in abbondanza, anche iodato.
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda Astrid » 06/04/2013, 20:53

Ma ve lo ricordate che quando eravamo piccole il sale lo vendevano dal tabaccaio?
Sali e tabacchi diceva l'insegna :emtc10:
Non sapevo dell'usanza del sale durante un funerale...


Grazie per le info aggiuntive..Ciao ragazze!!!
:emtc110: :emtc110:

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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda Astrid » 13/04/2013, 22:30

Ieri qui da noi pioveva..... di nuovo... uffi... e mi è venuta in mente la frase ..."Piove governo ladro" e mi son chiesta perché si dice così.... su Wikipedia ho trovato questa spiegazione.
E ci sta anche un collegamento con il sale
:emtc10: ...

L'espressione Piove, governo ladro! è usata come bonaria parodia degli slogan contro il governo e in generale contro il potere costituito, colpevole di tutti i mali possibili e quindi anche della pioggia.
Possibili origini:

Secondo Alfredo Panzini (Dizionario moderno, 1905), la frase nacque come didascalia di una vignetta. Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Il "Pasquino" (una rivista satirica) pubblicò allora una vignetta di Casimiro Teja rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: "Governo ladro, piove!". L'espressione divenne poi il motto della rivista.

Popolarmente l'espressione si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.

Qualcuno fa risalire l'espressione al fatto che il Granduca di Toscana mise la tassa sul sale. La pesa veniva effettuata sempre nei giorni di pioggia e il sale pesa di più quando è bagnato.

Secondo altri l'espressione "Piove, governo ladro!" nasce nei territori del nord Italia (Regno Lombardo-Veneto 1815-1848) sotto occupazione Austriaca. I contadini, tassati in base al raccolto, sapevano che ad annata piovosa con presunto (dai governanti austriaci) raccolto più abbondante ci sarebbe stato un conseguente aumento delle tasse. Da qui l’uso di imprecare contro il governo quando piove.

Secondo un'altra ipotesi il detto deriva dall'antica Roma, quando i magistrati ed i soldati romani venivano pagati con grano, vino, olio ma maggiormente sale, che quindi quando veniva a piovere nei giorni di paga, questo, il sale, con l'umidità acquistava di peso e quindi ne veniva spartito meno.

Vi è infine un'ipotesi che fa risalire l'espressione alla tassa applicata alla raccolta dell'acqua piovana ai cittadini che avevano come fonte di raccolta le cisterne alimentate dalle grondaie.

Altre fonti la ricondurrebbero al tempo degli egizi, quando il governo dell'epoca aumentava le tasse nei territori che venivano sommersi dalle acque durante le esondazioni del Nilo, ricoprendo il terreno di limo il terreno era più fertile e ciò dava origine alla maggior tassazione.

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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda Astrid » 01/05/2013, 8:59

IL PALO DI MAGGIO


L’albero della Primavera si chiama in tedesco Maibaum e in inglese Maypole: un alto albero adorno di fiori e nastri colorati, che connette il cielo e la terra, attorno al quale i giovani danzano a primavera. Lo stesso rito in Italia si chiama Maggio.



Il 23 aprile gli Slavi della Carinzia festeggiano San Giorgio, guarnendo un albero tagliato alla vigilia e portandolo in processione, tra canti e musica, insieme con un fantoccio ricoperto dalla testa ai piedi di fronde di betulla: il Verde Giorgio, che veniva poi gettato nell’acqua perché procurasse la pioggia e favorisse così la crescita dei frutti e dei foraggi.



Tra gli Zingari in Transilvania e Romania, in Russia e Slovenia la tradizione è simile, e il Verde Giorgio, tenendo in mano una torcia accesa e nell’altra una torta, si reca nei campi seguito da fanciulle che cantano. Dopo aver acceso un cerchio di frasche, in mezzo al quale depone la torta, si siede con le fanciulle nel cerchio per consumare insieme il dolce.

In Svezia il primo maggio si usava portare nei villaggi un grande pino che veniva adornato con nastri e drizzato in piedi, poi il popolo danzava allegramente intorno. L’albero verde restava nel villaggio fino al primo maggio seguente.

A Bordeaux il primo maggio i ragazzi erigevano un palo in ogni strada e lo adornavano con ghirlande e una grande corona. Per tutto il mese danzavano e cantavano attorno al palo.

Tutti questi riti celebrano la rigenerazione spirituale e materiale della comunità. Questi alberi sono il simbolo dell’albero cosmico, le cui fronde si trovano al di là del visibile, del non manifestato, analogo alla scala di Giobbe, asse del mondo attraverso la quale si può raggiungere la comunione divina.

L’antico rituale si svolgeva nelle nostre campagne per stimolare la fertilità della Terra; le giovani coppie decoravano con ghirlande di fiori e di nastri colorati l’albero che simboleggiava la nuova stagione e danzavano in cerchio.

IL PALO DI MAGGIO NELLA FESTA DI BELTANE


SUGGERIMENTI PRATICI PER LA REALIZZAZIONE La danza intorno al palo del Maggio pur avendo perso ai nostri giorni il suo significato rituale è una danza molto suggestiva da riproporre durante le feste celtiche o medievali.
IL MATERIALE

Il Tronco

Il palo deve essere privo di rami ed alto almeno 3 metri (fuori terra) per l'animazione con i bambini o in uno spazio interno e tra i 6 e i 10 metri (fuori terra) per l'animazione con gli adulti. Il diametro deve essere di una spanna circa o più ma comunque non inferiore ai 3-4 cm.

Secondo la tradizione agli uomini del villaggio spettava il compito di preparare il simbolo maschile del palo di maggio (ontano, maggiociondolo, pioppo). Il tronco andava ripulito dai rami e appuntito alla base per essere ben infilato nel terreno.

I Nastri

Secondo la tradizione, la colorazione dei nastri era compito delle donne del villaggio, che cominciavano a prepararli dopo Imbolc. La loro lunghezza deve essere circa il doppio della lunghezza del palo.

I colori dei nastri variano a seconda delle tradizioni. Alcuni li decorano con molti colori differenti, altri invece con soli due colori: bianco e rosso, a riepilogare la dualità del principio femminile e del principio maschile. Secondo la tradizione i nastri dovrebbero essere ventiquattro, alternati per coppie di colore. Ad esempio con i colori (senso antiorario) rosso, giallo, verde, blu, la prima coppia ha il rosso per l'uomo e il giallo per la donna, la coppia successiva sarà blu per l'uomo e verde per la donna e poi si ricomincia.

La Corona

http://3.bp.blogspot.com/_rK45Is81wd4/S ... 3381.JPGLa preparazione della corona di fiori, sempre secondo la tradizione, era demandata alle donne del villaggio in cerca di un compagno. Si intrecciano rami di vimine o di vite (oppure tralci d'edera o di rami di legni flessibili) in forma circolare su cui si legano vari fiori di stagione (ad esempio biancospino, viole, e rose ma soprattutto fiori di campo).


Il diametro della corona varia a piacere l'importante è che sia un po' più grande del palo perche possa salire e scendere agevolmente durante la danza.
LA PREPARAZIONE

Innalzamento del palo

Prima dell'innalzamento del palo avveniva il rituale di consacrazione dello stesso e dello spazio della danza. In genere tre giorni prima della festa o in prossimità del plenilunio. Questo rituale serviva a consacrare il palo e la corona come simboli delle due energie maschile e femminile.


Il giorno della festa, le donne scavavano una buca (simbolo vaginale) adatta a contenere il palo e si preparavano per una danza di corteggiamento rituale da parte degli uomini i quali inizialmente erano scacciati dalla buca ma alla fine ottenevano il permesso di inserire il palo (simbolo fallico). Dopo aver fissato i nastri distribuendoli intorno alla cima in alternanza, si appoggiava sulla cima la corona di fiori.

Durante la danza la corona scenderà. Se la corona scenderà e se salirà senza problemi, quindi se l'intreccio dei vari nastri avverrà in modo ordinato, sarà un auspicio che l'anno sarà abbondante e il raccolto sarà buono.

In alcune rievocazioni la corona è montata su di una struttura rigida bloccata sulla cima del palo e di supporto all'innesto dei nastri colorati, ma così si vanifica il significato simbolico della danza consistente appunto nello scendere e salire della corona stessa.


SUGGERIMENTI PRATICI PER LA REALIZZAZIONE

TRONCO: 10 mt diametro 10 cm.

BUCA: scavo di 3 mt. La profondità della buca varia rispetto all'altezza del palo, ma non deve essere inferiore al metro e fino a 2-3 mt per pali lunghi 10 mt.

NASTRI: di raso o tipo gros grain, 20 metri in due colori (rosso e bianco) o multicolori

CORONA: intreccio di ramaglia flessibile con mazzetti di fiori legati.

Durante l'innalzamento del palo si baderà che la corona resti sempre sopra ai nastri (fissati con dei chiodi alla cima per essere sicuri che non si stacchino durante la danza) che saranno successivamente picchettati a terra (o fissati con delle pietre) per mantenerli in tensione intorno all'area della danza così da creare una tenda con la corona del Maggio bloccata sulla cima.

TIPOLOGIE DI PALI PER SPAZI INTERNI O PAVIMENTATI

Il palo può essere in legno infilato su una base tipo porta-ombrellone in ghisa (la base deve essere piuttosto pesante in modo che non si verifichino spostamenti o oscillazioni del palo).

Altezza minima del palo: 2 mt, diametro da 3 a 5 cm



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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda drago-lontra blu » 01/05/2013, 10:43

ultimamente ho esclamato : Piove, mondo cicoria. :emtc8:

bella ed interessante la proposta del Palo di Maggio, senza nulla togliere al governo ladro. :emtc8:
Buon 1 Maggio a tutti un bacione. :emtc110:
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Re: come e perchè--rubrica di curiosità

Messaggioda drago-lontra blu » 21/07/2013, 23:34

FUNKY BAR IN POLONIA

a CRACOVIA, IN POLONIA, C'È DAVVERO UN BAR ORIGINALE.... :emtc8:


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