
Stiamo vivendo un momento difficile, ma intenso e bellissimo.
Abbiamo scelto di arrivare in questo tempo, su un pianeta, la nostra Terra, che sta vivendo un passaggio evolutivo. Abbiamo scelto di rispondere a un richiamo mitico, che è giunto da molto lontano.
Abbiamo accettato di incarnarci in un corpo fisico e lo abbiamo strettamente connesso alla nostra anima, alle nostre emozioni.
L’intensità dell’energia arrivata con l’apertura dei portali, con le eclissi e gli altri eventi, ci portano alla necessità di guardare a noi stessi con più attenzione.
Proprio ora che c’è tanta luce, tanta forza, anche quelli che sono i nostri blocchi, diventano più grandi, a volte ingestibili.
E’ arrivato ancora di più, il momento di lasciare andare ciò che non serve.
Ad esempio vecchi rancori, vecchi schemi che sappiamo obsoleti e inutili, piccole pieghe stizzose della nostra mente, paure che non ci consentono di volare, atteggiamenti disequilibrati che si riflettono, spesso, sul nostro corpo fisico.
"Il tuo passo è leggero se non porti fardello e con te non rechi altro che un sorriso."
Tanti anni fa mi fu detta questa frase e per tanti anni non ho capito a cosa si riferiva. Poi, lungo il cammino ho iniziato a lasciare i fardelli. Sicuramente ce ne sono ancora, alcuni si mascherano molto bene, ma l’intento e la Spada della Verità che portiamo ci possono aiutare.
Molte Entità luminose ci assistono, sono vicine a noi, ci amano, ma non fanno il lavoro per noi.
Questo è il tempo di risplendere, di irradiare e di amare.
Luoghi come Città di luce, non sono luoghi virtuali, sono formati da persone, noi, ognuno con la propria energia la propria luce, col proprio cuore. Molti di noi si conoscono di persona, e lo hanno fatto magari affrontando viaggi lunghi e costosi, altri abitano vicino, altri ancora si conoscono come anima, si sono riconosciuti alla prima frase. Altri non hanno interagito, ma non vuol dire che non ci siano.
Siamo una piccola comunità di luce e, se ognuno di noi fa un passo in più, possiamo veramente rendere più brillante un punto luce che può irradiare serenità a gioia di vivere, luce e amore.
E questo passo in più, non è complicato, si chiama amare un po’ di più se stessi, togliere qualche fardello, per poter svelare completamente la propria divinità.
Pensate, un cerchio di lampade velate, fa un po’ di luce. Provate a vedere i veli che cadono e, quanta luce sfavillante in più.
Luoghi come questo hanno una duplice funzione, aiutare noi a stare meglio, a passare qualche minuto a leggere o scrivere, a farci riflettere, o semplicemente ad alzare un po’ la vibrazione in una giornata, magari un po’ grigia.
Ma quello che creiamo, emana cerchi di energia, di bellezza, di serenità e si collega alle griglie, alle coscienze. Insieme, idealmente per mano, due minuti al giorno, magari alla fontana arcobaleno, insieme creiamo un’onda che si aggiungerà alle tante onde dei tanti punti luminosi, gruppi, comunità di luce che sono nati per amore.
Perdonate la mia lungaggine, oggi va così, oggi il mio cuore canta e i draghi volteggiano. Oggi Michael parla ed è più presente che mai.
Un abbraccio d’amore.

