PARTE PRIMA
I
IL POTERE DEI SIMBOLI
ALL'INIZIO
(E' tutto nel programma)
Dal momento stesso della vostra nascita, comunicate al mondo un messaggio. Che cos'è questo messaggio? Il messaggio siete voi, è quel bambino. E' la presenza di un angelo, un messaggero dell'infinito in un corpo umano. L'infinito, che è potere totale, crea un programma apposta per voi, e tutto ciò che vi serve per essere ciò che siete è già nel programma. Nascete, crescete, trovate un compagno o una compagna, invecchiate e alla fine ritornate all'infinito. Ogni cellula del vostro corpo è un universo. E' intelligente, completa e programmata per essere ciò che è, qualunque cosa sia.
Voi siete programmati per essere voi, chiunque siate, e per il programma è indifferente che cosa la vostra mente "pensa" che siate. Il programma non è nella mente che pensa. E' nel corpo, in quello che chiamiamo DNA, e all'inizio seguite istintivamente la sua saggezza. Da bambini sapete che cosa vi piace e che cosa non vi piace, quando vi piace e quando non vi piace. Andate verso quello che vi piace e cercate di evitare quello che non vi piace. Seguite i vostri istinti,e questi istinti vi spingono a essere felici, a gioire della vita, a giocare, ad amare, a soddisfare i vostri bisogni. Poi, che cosa accade?
Il vostro corpo si sviluppa, la vostra mente matura, e iniziate a usare dei simboli per trasmettere il vostro messaggio. Così come gli uccelli capiscono gli uccelli e i gatti capiscono i gatti, gli esseri umani capiscono gli esseri umani grazie a una simbologia. Se foste nati in un'isola deserta per comunicare un messaggio, anche se soltanto a voi stessie se foste vissuti lì da soli, potreste metterci dieci anni ma alla fine avreste dato un nome a tutto ciò che vedete e usereste quel linguaggio per comunicare un messaggio, anche se soltanto a voi stessi. Perché? E' facile capirlo, e il motivo non è che gli esseri umani sono intelligenti. Il motivo è che siamo programmati per creare un linguaggio, per inventare tutta una simbologia.
Come sappiamo, in tutto il mondo gli esseri umani parlano e scrivono migliaia di lingue diverse. Gli esseri umani hanno inventato una molteplicità di simboli per comunicare non solo con gli esseri umani, ma soprattutto con se stessi. I simboli possono essere suoni che emettiamo, movimenti che facciamo o segni grafici. Ci sono simboli per gli oggetti, per le idee, per la musica e per la matematica, ma il primo passo è l'introduzione di suoni, il che significa imparare a usare i simboli per parlare.
Gli esseri umani che sono venuti prima di noi hanno già dei nomi per tutto ciò che esiste e ci insegnano il siglificato dei suoni. Chiamano una cosa "tavola" e un'altra "sedia". Hanno anche dei nomi per cose che esistono solo nell'immaginazione, come le sirene e gli unicorni. Ogni parola che impariamo è un simbolo per qualcosa di reale o immaginario, e le parole da apprendere sono migliaia. Se osserviamo i bambini da uno a quattro anni, vediamo i loro sforzi per assimilare un'intera simbologia. E' uno sforzo che in genere non ricordiamo, perché la nostra mente non è ancora matura, ma con la ripetizione e la pratica alla fine impariamo a parlare.
Una volta imparato a parlare, gli esseri umani che si prendono cura di noi ci insegnano quello che sanno, il che significa che ci programmano attraverso le loro conoscenze. Gli esseri umani con cui viviamo hanno molte conoscenze, comprese le regole sociali, religiose e morali della loro cultura. Agganciano la nostra attenzione, ci trasmettono delle informazioni e ci insegnano a essere come loro. Impariamo a essere un uomo o una donna in base alle regole della società in cui siamo nati. Impariamo a comportarci in modo socialmente "giusto", a essere cioè un "buon" essere umano.
La realtà è che veniamo addomesticati esattamente come viene addomesticato un cane, un gatto o qualunque altro animale: attraverso un sistema di punizioni e ricompense. Ci dicono che siamo un "bravo bambino" o una "brava bambina" quando facciamo quello che vogliono gli adulti, e che siamo "cattivi" quando non facciamo quello che vogliono da noi. A volte ci puniscono anche se non siamo stati cattivi e altre volte ci ricompensano anche se non siamo stati buoni. Per paura di ricevere una punizione o per paura di non ricevere una ricompensa, iniziamo a cercare di compiacere gli altri. Cerchiamo di essere buoni, perché i cattivi non ricevono ricompense; anzi, vengono puniti.
Nell'addomesticamento umano ci vengono imposte tutte le regole e i valori della nostra famiglia e della nostra società. Non abbiamo la possibilità di scegliere le nostre credenze; ci viene detto a che cosa credere e a che cosa non credere. Le persone con cui viviamo ci trasmettono le loro opinioni: ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è bello e ciò che è brutto. Esattamente come in un computer, tutte queste informazioni vengono "scaricate" nella nostra testa. Siamo innocenti; "crediamo" a quello che i nostri genitori e gli altri adulti ci dicono; lo "accettiamo", e l'informazione viene immagazzinata nella nostra memoria. Tutto quello che impariamo entra nella nostra mente a causa di questo "accordo" e ci rimane sempre a causa di questo accordo, ma prima deve passare attraverso l'attenzione.
L'attenzione è molto importante negli esseri umani, perché è la funzione della mente che rende possibile concentrarci su un unico oggetto o un unico pensiero all'interno di un'enorme gamma di possibilità. Attraverso l'attenzione le informazioni vengono trasmesse dall'esterno all'interno e viceversa. L'attenzione è il canale che usiamo per mandare e ricevere messaggi tra esseri umani. E' come un ponte tra una mente e un'altra mente; creiamo questo ponte attraverso suoni, segni, simboli, contatti, attraverso qualunque cosa agganci la nostra attenzione.E' così che insegniamo ed è così che impariamo. Non possiamo insegnare nulla se non abbiamo l'attenzione dell'altro, e non possiamo imparare nulla se non prestiamo attenzione.
Attraverso l'attenzione, gli adulti ci insegnano a creare un'intera realtà nella nostra mente mediante l'uso di simboli. Dopo averci insegnato una simbologia attraverso i suoni, gli adulti ci insegnano l'algabeto e impariamo anche a scrivere la loro lingua. L'immaginazione inizia a svilupparsi, la curiosità si rafforza e cominciamo a fare domande. Chiediamo, chiediamo e continuiamo a chiedere: raccogliamo informazioni ovunque. Sappiamo di avere la padronanza di una lingua quando usiamo quei simboli per parlare mentalmente a noi stessi. E così impariamo a pensare. Prima, non pensavamo: mimavamo suoni e simboli per comunicare, e la vita era più semplice quando non attacavamo nessun significato e nessuna emozione ai simboli.
(CONTINUA...)