i Cinque Accordi

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shanti
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Messaggioda shanti » 28/08/2010, 1:15

""Miguel, ciò che hai detto mi fa male". Ma non è ciò che ho detto io che vi fa soffrire, è il fatto che avete delle ferite e le mie parole le hanno toccate. Siete voi che vi fate del male. E' impossibile per me prenderla personalmente, non perché non vi creda, ma perché so che vedete il mondo attraverso occhi diversi: i vostri occhi. Create un intero film nella vostra mente, un film di cui siete registi, produttori e protagonisti. Tutti gli altri sono personaggi secondari, perché si tratta del vostro film.
Il modo in cui lo guardate dipende dagli accordi che avete preso con la vita. Il vostro punto di vista è personale. E' la vostra verità. Quindi, se vi arrabbiate con me, so che state affrontando voi stessi. Vi arrabbiate perché avete paura e io sono soltanto un pretesto. Se non avete paura, è impossibile che vi arrabbiate con me, o che mi odiate. Senza la paura è impossibile essere gelosi, o tristi".....

Deja vu... grazie Gladius.

Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 28/08/2010, 1:44

Qualunque cosa le persone facciano, pensino o dicano, non prendetela personalmente. Se vi dicono che siete meravigliosi, non lo stanno dicendoo a causa vostra. Sapete già di essere meravigliosi e non è necesario credere a chi ve lo dice. Non prendete mai nulla in modo personale. Se qualcuno prende una pistola e vi spara alla testa, persino una cosa tanto estrema non è nulla di personale.
Anche le opinioni che avete su di voi non sono necessariamente vere, perché non dovreste prendere personalmente neppure ciò che vi dice la vostra mente. La mente ha la capacità di parlare con se stessa, ma anche quella di captare informazioni provenienti da altri regni. A volte vi può succedere di udire una voce nella mente e di chiedervi da dove è venuta. Può essere una voce proveniente da un'altra realtà, dove ci sono esseri la cui mente è molto simile alla nostra. I Toltechi chiamano tali esseri Alleati. In Europa e in India invece li chiamano Dei.
La nostra mente esiste anche al livello degli dei e può percepire la loro realtà. Attraverso gli occhi, la mente percepisce la nostra realtà fisica. Ma è capace di vedere anche senza gli occhi, benché la ragione spesso non sia consapevole di tale percezione. La mente vive in più di una dimensione. A volte può capitarvi di avere idee che non sono originate dalla mente ma percepite da essa. Avete il diritto di credere o non credere a tali voci, nonché il diritto i non prendere in modo personale ciò che dicono. Possiamo sempre scegliere se credere o no alle voci che udiamo nella nostra mente, proprio come possiamo scegliere le nostre credenze all'interno del sogno del pianeta.
La mente può anche parlare con se stessa e ascoltarsi. E' divisa, proprio come è diviso il corpo. Proprio come potete usare una mano per stringervi l'altra, la mente può parlare con se stess. Una parte parla e l'altra ascolta. Quando poi mille parti parlano allo stesso tempo, è un bel problema. E' quello che chiamiamo mitote, ricordate?
Il mitote può essere paragonato a un immenso mercato dove migliaia di persone parlano allo stesso tempo. Ciascuna di loro ha pensieri, sentimenti e punti di vista diversi. I programmi inseriti nella mente, tutti gli accordi che abbiamo accettato, non sono necessariamente compatibili gli uni con gli altri. Ogni accordo è come un essere vivente a parte. Ha la propria personalità e la propria voce. Alcuni accordi sono in conflitto con altri e il conflitto continua finché nella mente si scatena una guerra. Il mitote rappresenta il motivo per cui gli uomini non sanno quasi mai ciò che vogliono, come lo vogliono o quando. Non sono d'accordo con se stessi, perché una parte della mente vuole una cosa e un'altra parte vuole esattamente l'opposto.
Una parte della mente obietta a determinati pensieri o azioni, mentre un'altra parte sostiene proprio quei pensieri o quelle azioni.Tutti questi piccoli esseri creano un conflitto interiore, perché sono vivi e possiedono ciascuno la propria voce. Solo facendo un inventario dei nostri accordi possiamo scoprire tutti i conflitti presenti nella mente e cominciare a mettere ordine nel caos del mitote.



(CONTINUA...)
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Messaggioda Oliviero Angelo » 28/08/2010, 12:10

Non prendere nulla in modo personale, perché facendolo si soffre gratuitamente. Siamo dipendenti dalla sofferenza, a vari livelli e ci aiutiamo l'un l'altro a mantenere tale dipendenza. Abbiamo l'accordo di aiutarci a soffrire. Se avete bisogno di essere insultati, vi sarà facile trovare qualcuno che vi insulti. Se invece incontrate persone che vogliono soffrire, qualcosa dentro di voi vi spingerà a maltrattarle. E' come se avessero sulla schiena un cartello con la scritta: "Per favore, prendetemi a calci". Hanno bisogno di una giustificazione per la loro sofferenza e la loro dipendenza dal dolore non è altro che un accordo riaffermato ogni giorno.
Dovunque andiate troverete persone che vi mentono e a mano a mano che la vostra consapevolezza aumenta, noterete che anche voi vi mentite. Non aspettatevi mai che la gente vi dica la verità, perché tutti mentono anche a se stessi. Dovete fidarvi di voi e scegliere se credere oppure no a ciò che vi viene detto.
Quando vediamo gli altri così come sono realmente, senza prendere nulla in modo personale, non possiamo più soffrire per ciò che dicono o fanno. Anche se mentono, va bene lo stesso. Mentono perché hanno paura. Temono che possiate scoprire che non sono perfetti. E' doloroso togliersi la maschera sociale. Ascoltare le parole di qualcuno che dice una cosa e ne fa un'altra, equivale a mentire a voi stessi. Essendo sinceri con voi stessi, vi risparmierete una quantità di dolore emotivo. Dire la verità può fare male, ma non c'è bisogno di attaccarsi alla sofferenza. La guarigione è iniziata, ed è solo questione di tempo prima che la situazione cominci a migliorare.
Se una persona che vi tratta senza amore e rispetto vi lascia, consideratelo un regalo. Se non se ne andasse, vi toccherebbe sopportare anni e anni di sofferenza in sua compagnia. Essere abbandonati può far male per un po', ma il cuore prima o poi guarisce. Allora potrete scegliere ciò che volete davvero. Scoprirete che non avete bisogno di fidarvi degli altri, ma solo di voi stessi, per fare le scelte giuste.
Quando il fatto di non prendere nulla personalmente diventa un'abitudine radicata, si evitano molti dispiaceri. Rabbia, invidia e gelosia scompaiono, come pure la tristezza.
Se riuscite a rendere un'abitudine il secondo accordo, scoprirete che nulla può rigettarvi all'inferno. Smettendo di prendere le cose in modo personale riceverete un'enorme quantità di libertà. Diventate immuni ai maghi neri e nessun incantesimo, per forte che sia, potrà più influenzarvi. Il mondo intero può spettegolare su di voi, ma se non lo prendete in modo personale siete immuni. Se qualcuno vi manda il suo veleno emozionale, voi non lo inghiottite. Il veleno rifiutato peggiora la situazione di chi l'ha inviato, ma non la vostra.
Vedete ora quanto è importante questo accordo. Non prendere nulla a livello personale vi aiuta a interrompere molte abitudini che vi mantengono intrappolati nel sogno infernale, causandovi sofferenze inutili. Praticando il secondo accordo rompete una quantità di minuscoli accordi che vi fanno soffrire. Se praticate i primi due accordi insieme, spezzerete il settantacinque per cento di quei piccoli accordi che vi imprigionano dentro l'inferno.
Scrivete questo accordo su un pezzo di carta e attaccatelo sul frigorifero per ricordarvene sempre. Non prendere nulla in modo personale.
Quando il secondo accordo diventerà un'abitudine, non avrete più bisogno di riporre la vostra fiducia in ciò che fanno o dicono gli altri. Vi fiderete soltanto di voi per fare scelte responsabili. Non siete mai responsabili delle azioni degli altri, ma soltanto delle vostre. Se lo comprendete veramente, rifiutando di prendere le cose personalmente, i commenti o le azioni di altre persone non potranno nulla contro di voi.
Se mantenete l'accordo, potete percorrere il mondo con il cuore aperto e nessuno potrà farvi del male. Potete dire: "Ti amo", senza timore di essere rifiutati o ridicolizzati. Potrete chiedere ciò di cui avrete bisogno, potrete dire sì o no senza colpevolizzarvi o giudicarvi. Potrete sempre scegliere di seguire il cuore. Anche al centro dell'inferno, sperimenterete pace interiore e felicità. Starete nella vostra beatitudine e l'inferno non potrà toccarvi.
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Messaggioda Oliviero Angelo » 28/08/2010, 18:01

IL TERZO ACCORDO


Non supporre nulla


Il terzo accordo è: non supporre nulla.
Abbiamo la tendenza a fare supposizioni su tutto. Il problema è che poi le prendiamo per vere. Potremmo giurare sulla loro verità. Supponiamo ciò che gli altri fanno o pensano, lo prendiamo personalmente, quindi li incolpiamo e reagiamo inviando loro veleni emozionali tramite le parole. Per ,ogni volta che supponiamo qualcosa, stiamo cercando guai. Facciamo una supposizione, capiamo male, prendiamo la cosa in modo personale e finiamo per creare un dramma completamente inutile.
Tutta la tristezza, tutti i drammi della vostra vita, sono fondati sulle supposizioni e sull'abitudine di prendere le cose in modo personale. Fermatevi un momento a considerare la verità di quest'affermazione. Tutto il meccanismo del controllo tra gli esseri umani è basato su questi due punti: fare supposizioni e prendere le cose personalmente. Sono le fondamenta del sogno infernale.
In questo modo creiamo una quantità di veleno emozionale, perché di solito cominciamo a spettegolare sulla base delle nostre supposizioni. Ricordate: il pettegolezzo è il modo in cui comunichiamo nel sogno infernale, inviandoci veleno a vicenda. Poiché abbiamo paura di chiedere chiarimenti, facciamo supposizioni e crediamo di avere ragione. Perciò difendiamo ciò che abiamo supposto, cercando di dimostrare che qualcun altro si sbaglia. E' sempre meglio chiedere, piuttosto che supporre. Le supposizioni causano sofferenza.
Il grande mitote nella mente umana crea un caos che ci porta a interpretare male ogni cosa. Vediamo solo ciò che vogliamo vedere e udiamo solo ciò che vogliamo udire. Non percepiamo le cose così come sono. Siamo abituati a sognare, non a vedere la realtà. Letteralmente, creiamo le cose nella nostra immaginazione.. Poiché non comprendiamo una determinata cosa, supponiamo quale potrebbe essere il suo significato e quando in seguito si evidenzia la realtà, la bolla del sogno scoppia e scopriamo di esserci sbagliati completamente.
(...)
Fare supposizioni nei rapporti vuol dire andare in cerca di problemi. Spesso supponiamo che il nostro partner sappia cosa pensiamo e che perciò non sia necessario dire ciò che vogliamo. Supponiamo che farà ciò che desideriamo, perché ci conosce bene. Se poi non lo fa, ci sentiamo feriti e diciamo: "Avresti dovuto saperlo".
Un esempio: decidete di sposarvi e supponete che il vostro partner abbia del matrimonio la vostra stessa idea. Quindi andate a vivere insieme e scoprite che non è così. Ciò crea una quantità di conflitti, ma ancora non cercate di chiarire le vostre idee sul matrimonio. Il marito torna a casa dal lavoro, la moglie ce l'ha con lui e il marito non sa perché. Forse la moglie ha fatto una supposizione e senza dirgli nulla suppone che lui, visto che la conosce così bene, sappia ciò che lei vuole, come se potesse leggerle nel pensiero. Quando poi il marito delude le sue aspettative, la moglie si sente ferita. Fare supposizioni nei rapporti di coppia causa liti, difficoltà e malintesi senza fine proprio con la persona che in teoria amiamo tanto.
Supporre che gli altri sappiano ciò che pensiamo e che perciò non sia necessario dirlo, è un errore che accade in ogni tipo di rapporto interpersonale. Gli altri faranno ciò che desideriamo, pensiamo, perché ci conoscono così bene. Se poi non lo fanno, ci sentiamo feriti e diciamo: "Come ha potuto farmi questo? Avrebbe dovuto saperlo". Di nuovo, immaginiamo che l'altro sappia ciò che vogliamo. Su questa supposizione ne accumuliamo altre, fino a creare un intero dramma.


(CONTINUA...)
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Messaggioda drago-lontra blu » 28/08/2010, 20:24

Sto leggendo Gladius, forse non ti sei accorto di quanto questo approfondimento sia importante, allora te lo dico ora: é importantissimo, è il mezzo migliore che può permettere a molti di iniziare o proseguire in maniera adeguata, con ottimo materiale.

Grazie fratellone,
preziosissimo lavoro, grazie.
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Messaggioda Oliviero Angelo » 28/08/2010, 20:54

Grazie a te Sorella bluissima! cuoricino
Questo "materiale" mi sono reso subito conto che era uno "strumento" importante che non potevo non condividere.
L'unica cosa è che sarò un po' lento negli inserimenti visto che lo sto riscrivendo di volta in volta dal libretto prezioso che ho acquistato proprio incuriosito dal primo post di Shanti sull'argomento degli accordi.
E per uno come me che aveva "divorato" tutti i libri di Castaneda e del mitico Don Juan questa più fresca e assimilabile Guida "Tolteca" non poteva che conquistarmi.
Ripetendomi: proprio perché il non sapere non si trasformi in ulteriore alibi!

abbracci
Un abbraccione Dragosa sorella!

Gladius
cuore pulsante cuoricino
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Messaggioda Oliviero Angelo » 28/08/2010, 22:25

E' molto interessante vedere come funziona la mente umana. Abbiamo il bisogno di giustificare, spiegare e capire ogni cosa, per poterci sentire al sicuro. Abbiamo milioni di domande che hanno bisogno di una risposta, perché esistono moltissime cose che la mente umana non riesce a spiegare. Non è importante che la risposta sia giusta. Basta che sia una risposta e ci sentiamo tranquilli. Per questo facciamo tante supposizioni.
Se gli altri ci dicono qualcosa, facciamo delle supposizioni. Se non ci dicono nulla, facciamo altre supposizioni per appagare il nostro bisogno di sapere e per sostituire la mancanza di comunicazione. Anche se udiamo qualcosa che non comprendiamo, facciamo delle supposizioni sul suo significato e dopo le crediamo vere. Supponiamo ogni sorta di cose, perché non abbiamo il coraggio di fare domande.
Le nostre supposizioni sono rapide e inconscie, perché abbiamo preso l'accordo di comunicare in questo modo. Ci siamo detti che non è sicuro fare domande e che se qualcuno ci conosce, deve sapere automaticamente ciò che desideriamo, o le emozioni che proviamo. Crediamo alle nostre supposizioni fino al punto di distruggere una relazione pur di difendere il nostro punto di vista.
Supponiamo che tutti vedano le cose nel nostro stesso modo. Immaginiamo che gli altri sentano ciò che sentiamo noi, giudichino con il nostro stesso metro e maltrattino le persone come facciamo noi. Questa è la più grande supposizione degli esseri umani, ed è il motivo per cui abbiamo paura di essere noi stessi in presenza di altre persone. Crediamo che tutti ci giudicheranno, ci maltratteranno e ci biasimeranno come facciamo noi. Perciò, ancora prima che qualcuno abbia la possibilità di rifiutarci, ci siamo già rifiutati da soli. Così funziona la mente umana.



(CONTINUA...)


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Messaggioda Oliviero Angelo » 29/08/2010, 1:26

Facciamo supposizioni anche su di noi e ciò crea una quantità di conflitti interiori. Per esempio, supponiamo di essere capaci di fare una certa cosa e poi scopriamo che non ci riusciamo. Ci sopravvalutiamo o ci sottovalutiamo, perché non ci fermiamo mai a porci delle domande e a darci delle risposte. Forse, rispetto a quella particolare situazione, c'era bisogno di raccogliere maggiori informazioni. Oppure è necessario smettere di mentirci rispetto a ciò che vogliamo veramente.
Spesso, iniziando una relazione, sentite il bisogno di giustificare il fatto che il vostro partner vi piace. Perciò vedete solo ciò che volete vedere e negate la presenza di qualunque tratto negativo. Mentite a voi stessi soltanto per avere ragione. Poi cominciano le supposizioni, una delle quali è: "Il mio amore cambierà questa persona". Ma questo non è vero. Il vostro amore non cambierà nessuno. Se gli altri cambiano, è perché lo vogliono, non perché voi li fate cambiare. A un certo punto tra voi due accade qualcosa e vi sentite feriti. Improvvisamente notate tutto ciò che prima avevate negato e lo vedete in una prospettiva amplificata dal veleno emozionale. Adesso dovete giustificare il vostro dolore, gettando sull'altro le colpe delle vostre scelte.
Non c'è bisogno di giustificare l'amore. E' qualcosa che c'è o non c'è. Il vero amore è accettare gli altri così come sono, senza volerli cambiare. Se cerchiamo di cambiarli, significa che in realtà non ci piacciono. Naturalmente, se prendete la decisione di vivere con qualcuno, è molto meglio trovare una persona che sia proprio come volete voi. E' molto più facile vivere con chi è già come lo desiderate, senza bisogno di cambiare nulla. Se gli altri vogliono spingervi a cambiare, significa che non vi amano così come siete. Perché allora stare con qualcuno se non siete esattamente come il vostro parner vi vuole?
Dobbiamo essere ciò che siamo, senza presentare un'immagine falsa. Se non mi ami così come sono, va bene lo stesso: trovati qualcun altro. Può sembrare rude, ma questo tipo di comunicazione significa che gli accordi che prendiamo con gli altri sono chiari e impeccabili.
Immaginate il giorno in cui riuscirete a smettere di fare supposizioni riguardo al vostro partner e poi riguardo a tutti gli altri. Il vostro modo di comunicare cambierà completamente e i vostri rapporti non soffriranno più a causa dei conflitti creati dalle supposizioni errate.
Il modo per evitare di fare supposizioni è quello di fare domande. Assicuratevi che la comunicazione sia chiara. Se non capite, chiedete. Abbiate il coraggio di chiedere finché la situazione non vi sembrerà chiara e anche allora evitate di pensare che sapete tutto ciò che c'è da sapere su quel determinato argomento. Una volta udita la risposta, non c'è più bisogno di supporre nulla, perché conoscete la verità.
Trovate il coraggio anche per chiedere ciò che desiderate. Gli altri hanno il diritto di rispondere sì o no, ma voi avete sempre il diritto di chiedere. Allo stesso modo, quando gli altri vi chiedono qualcosa, è vostro diritto concedergliela oppure no.
Se non capite una cosa, è meglio chiedere e avere chiarezza, invece di fare supposizioni. Il giorno in cui smetterete di supporre comunicherete in modo chiaro e pulito, senza veleni emozionali. Se non supponete nulla, la vostra parola diventa impeccabile.
Con una comunicazione chiara, tutte le vostre relazioni cambieranno, non solo quella con il vostro partner. Non avrete bisogno di supporre nulla, perché tutto sarà chiaro. Questo è ciò che voglio io, quello è ciò che vuoi tu. Se comunichiamo in questo modo, la nostra parola diventa impeccabile. Se tutti gli esseri umani comunicassero così, tramite l'impeccabilità della parola, non ci sarebbero guerre, violenze o malintesi. Tutti i problemi sarebbero risolti, se solo riuscissimo a comunicare in modo chiaro.
Questo, quindi, il terzo accordo: non supporre nulla. Dirlo sembra facile, ma capisco che sia difficile da mettere in pratica. E' difficile perché solitamente facciamo proprio il contrario. Abbiamo una quantità di abitudini di cui non siamo neppure coscienti. Diventarne consapevoli e comprendere l'importanza di questo accordo è il primo passo. Ma comprendere non è abbastanza. Un'idea, o un'informazione, è soltanto un seme nella mente. Ciò che fa davvero la differenza è l'azione. Agire nel modo che avete scelto, nutre il seme e stabilisce solide fondamenta per la nuova abitudine che volete coltivare. Dopo molte ripetizioni questi accordi diventeranno una seconda natura e vedrete come la magia della vostra parola vi trasformerà da mago nero in mago bianco.
Un mago bianco usa la parola per creare, dare, condividere e amare. Rendendo questo nuovo accordo un'abitudine, la vostra vita sarà completamente trasformata.
Cambiando il vostro sogno personale, la magia comincerà a manifestarsi nella vita quotidiana. Ciò di cui avete bisogno vi arriverà senza sforzo, perché lo spirito si muove liberamente attraverso di voi. Questa è la padronanza dell'intento, la padronanza dello spirito, la padronanza dell'amore, della gratitudine e della vita. Questa è la meta dei Toltechi. Questa è la via verso la libertà personale.
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Messaggioda shanti » 29/08/2010, 10:56

Quanto è importante la chiarezza nell'esprimersi, ma anche la voglia di capire quello che ci viene detto per ciò che è, senza supporre che voglia dire qualcos'altro, si eviterebbero tanti fraintendimenti. Grazie Gladius, da leggere e rileggere e spero che lo facciano in tanti. E che non rimanga solo una lettura, ma che tutti noi mettiamo in pratica. Un abbraccio.
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Messaggioda Nirava Damini » 29/08/2010, 14:02

Conosco questo autore grazie ad un altro libro sull'amore... è veramente semplice e immediato il suo messaggio...
Grazie andrò a comprare anche questi che non conscevo...
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