che sarà sarà

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drago-lontra blu
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che sarà sarà

Messaggioda drago-lontra blu » 16/05/2011, 20:22

bellissimo questo piccolo, semplice articolo, poche parole verso "Che sarà sarà "

Nadia Sponzilli *Oscillazioni*
Written by alba
Monday, 16 May 2011 08:37



Le oscillazioni del cuore ci guidano se solo abbiamo il coraggio di seguirle, ci portano in territori vergini che non avevamo mai percorso perché spaventati da quei cartelli presenti al confine:”attenzione territorio pericoloso,sconosciuto, senza regole, ruoli, religioni, morali, sensi comuni”, e poi ancora territori che si vanno facendo in maniera consona a chi lo percorre.

Tempi da cuori in tumulto,
Tempi da cuori coraggiosi

Ma pure tempi da cuori timidi e spauriti, “che sarà?” Cantava una canzone di qualche tempo fa e ancora oggi mi trovo a cantarla a squarciagola cercando col mio canto un po’ scomposto di coprire i rumori del traffico e i rumori della mente.
Non so se la “mente mente”, citando un maestro passato, la mente fa ciò che può, ciò che ha sempre fatto, è onesta e logica nel suo fare, sono così pare dirci, cerco di fare il meglio che so.
Cara-mente(!) allora prego per te, perché questa mia preghiera ti renda onore e ti rassicuri un po’, fai ciò che sai e io ti starò a guardare ad ammirare i tuoi circuiti perfetti e proverò a rassicurarti cantando “ che sarà, che sarà, che sarà della mia mente chi lo sa, sa far tutto o forse niente da domani si vedrà, sarà quello che sarà....”

Tempi da menti in tumulto
Tempi da menti coraggiose

Le grandi oscillazioni portano grandi cambiamenti, così in basso così in alto, forse questo è il nuovo senso, oscillare, su e giù con forza e gioia, perdersi e ritrovarsi ma sempre esserci.
Conoscere se stessi può diventare ora come un gioco in altalena su in alto verso l’immortale, giù in basso verso il mortale ma pure giù in basso verso l’immortale e su in alto verso il mortale,così in basso come in alto, appunto.

Vedere il cambiamento, vedere il nuovo forse, può voler dire stare con tenerezza vicino a queste oscillazioni del cuore con gratitudine vicino alle oscillazioni della mente.

Accettare il nuovo è accettare un nuovo per così dire personale e unico, diverso per ognuno di noi, perché diverse sono le nostre inclinazioni naturali, diverso è il nostro modo di sentire e di vedere, siamo pronti ad accettare un nuovo senza certezze rassicuranti che non siano dottrina ma che si vadano compiendo nelle mille sfaccettature individuali, ricche perché uniche, speciali perché personali e libere perché non codificabili?

Sono così felice che mi sia dato vivere questo tempo e se ancora non so che sarà sento che il mio disequilibrio diventa finalmente così vitale, sarà quel che sarò insomma...
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