in queste serate di appuntamenti a concerti di ballo popolare
ci è capitato di assistere ad esibizioni di gruppi Occitani
che puntualmente finiscono suonando la canzone che è ormai
diventata l'inno del popolo Occitano: "Se Chanto"
Non si balla più, si ascolta in silenzio, qualcuno si commuove....
E' un canto molto antico che sconfina dal solo Piemonte
brevi informazioni da Internet:
"Se Chanto"
Inno d'amore, serenata di nostalgia per la donna amata: l'amore da lontano dei trovatori che nel XII secolo percorsero le corti d'Europa cantando i valori di Jovent-Gioventù/ Jòi-Gioia di vivere/ Paratge-Lealtà/ Pretz-Valore/ Larguessa-Generosità; periodo in cui la lingua d'oc ha goduto del maggiore splendore, e che può essere comparata nell'estensione del suo uso presso tutte le corti europee, all'inglese di oggi.
Canzone cifrata usata dai catari-albigesi per farsi coraggio e inviarsi messaggi per resistere alla grande conquista di Simone IV di Montfort, la famosa "crociata contro gli albigesi" e per raggiungere l'elevazione spirituale: Nella notte nera della repressione, l'usignolo, simbolo mistico per i catari, canta solo per chi lo può comprendere, per chi desidera elevarsi spiritualmente. Da ogni parte si frappongono ostacoli materiali (quelle montagne che tanto alte sono) che impediscono la pratica della religione perseguitata, e ostacoli interiori, che rendono impervia la salita dell'anima verso il fin'amor e la purezza.
nonnoettore