LA CATTEDRALE DI CHARTRES

I luoghi dove le energie sono "speciali" ed è più facile entrare in connessione col proprio Sé e con gli Esseri di Luce
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shanti
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LA CATTEDRALE DI CHARTRES

Messaggioda shanti » 15/01/2009, 22:06

La cattedrale di Chartres

Questa splendida cattedrale è un luogo che amo particolarmente. Ci sono stata due volte e entrambe le volte sono state speciali.
La prima volta ci sono andata con Prema, mio marito, alla fine di un tour della Bretagna, iniziato con Mont Saint Michel.


Quando siamo entrati nella cattedrale, nella sua penombra austera, siamo rimasti per almeno un quarto d'ora senza l'uso della parola e della mente. Totalmente escluso lo stato di coscienza ordinario. Solo sensazioni, percezioni profonde e coinvolgenti. L'energia è talmente alta e palpabile che è difficile rimanere "normali.
Appena si entra, si fa un po' di fatica a distinguere le cose, perché c'è una penombra vellutata. Poi, piano piano, gli occhi si abituano e incominci ad accorgerti dell'immensità che ti circonda. Qualcosa accade, qualcosa che forse la mente non comprende, ma dentro, qualcosa succede.

Mi sono persa, guardavo le colonne altissime, le vetrate che si rivelano poco a poco, le statue lignee, non capivo se da quel punto ero già passata e non trovavo più Prema, anche lui perso nella sua esplorazione.
Quando siamo usciti non eravamo più gli stessi.
Quella sera in vari punti della città, c'era uno spettacolo di suoni e luci, che dura tutta l'estate. La cattedrale era vestita di luce, colori e musica e tutto era ...poesia.

Dopo qualche mese abbiamo deciso di tornare di nuovo a Mont S. Michel e a Chartres. Ho organizzato una quattro giorni " dello Spirito " e sette amici si sono uniti a noi. Ho fatto in modo di essere a Chartres di venerdì, perché è l'unico giorno in cui tolgono le sedie ed è possibile percorrere il labirinto. E' un'esperienza indimenticabile che consiglio a chi va in zona.
Abbiamo atteso fino alle dieci la fine della messa e poi....finalmente il primo passo nel labirinto. Tante persone come noi, in attesa, senza scarpe, col volto come il nostro, con una luce partolare. La luce dell'esploratore, del ricercatore, del cuore che cerca altri cuori, che sente che non si è mai soli.

Percorrere il labirinto è una vera rinascita, un percorso iniziatico d'amore. Cammini fino al centro del tuo Cuore Sacro e raccogli la luce divina e poi torni sui tuoi passi per portare questa luce nel mondo in cui vivi.
Momento davvero magico che sto rivivendo, proprio in questo momento, mentre scrivo. Forse chi legge queste mie parole può percepire questa energia che in questo momento sgorga dal mio cuore.

Quei quattro giorni magici erano iniziati in un modo altrettanto speciale. Arrivati al Monte dell'Arcangelo ci hanno fatto parcheggiare tre chilometri prima. Avevo fatto coincidere il giorno di arrivo col giorno in cui la marea è la più alta dell'anno. Naturalmente non volevamo perderci la salita veloce di quel mare che sommerge la sabbia creando uno spettacolo davvero unico. E così ci siamo avviati a piedi e piano piano vedevamo quella meraviglia sempre più vicina e quel Michael dorato che brilla sulla guglia più alta, pareva dirci " vi aspetto". Grazie. Ripensando a tutti questi doni , mi viene l'ennesimo grazie. Un abbraccio nella luce di Micheal.
Shanti.





CHARTRES: LA CATTEDRALE DEI MISTERI
di Emanuela Cella Ferrari


La città di Chartres sorge sul fiume Eure, a meno di cento chilometri da Parigi. Ciò che dà importanza a questa cittadina francese è la presenza di uno dei più grandi simboli dell'architettura medievale: la sua bellissima cattedrale.
In quest'area, prima che i Celti vi giungessero portando le loro antiche tradizioni, gli abitanti costruirono un dolmen chiuso in un tumulo di pietra. Per molto tempo questo luogo venne considerato sacro e si diceva che vi fosse attiva una potente energia risanatrice.
In tempi successivi i sacerdoti dei Celti, i Druidi, realizzarono intorno al dolmen uno dei loro maggiori centri, in relazione proprio alle favorevoli correnti telluriche presenti in quella zona.




Giunse, da fonti apocrife, la notizia che i Druidi avevano avuto una visione riguardante una Vergine che stava per partorire un bambino. Venne, quindi, intagliata un'effige di legno di pero, raffigurante una signora con il suo bimbo, e venne posta all'interno del monumento di pietra.
Nel terzo secolo giunsero in zona i primi cristiani, i quali ritrovarono la statua, ormai annerita dal tempo, e la venerarono come la Vergine Nera. Venne, quindi, costruita una chiesa dedicata alla Madonna, come spesso accadeva in quei tempi. La cavità nella quale venne posta la Vergine venne chiamata "Grotta dei Druidi" e venne annessa alla chiesa. In seguito, in quel luogo sorsero sei chiese; di esse cinque vennero distrutte dal fuoco, la sesta è la cattedrale gotica giunta fino a noi.


L'inizio della sua storia è messo in relazione con BERNARDO di CHIARAVALLE, il fondatore dei monaci cistercensi.
La regola di questi monaci era molto rigida: essi producevano tutto ciò che era loro utile. La loro vita era dedicata al silenzio e alla preghiera, ed erano anche valenti amanuensi, che ricopiavano gli antichi manoscritti.
Venne fatto anche riferimento all'ordine dei CAVALIERI TEMPLARI, perché fu proprio a partire dal loro ritorno in Terra Santa, nel 1128, che in Francia vennero realizzati circa ottanta monumenti gotici, nel corso di un secolo.

La cattedrale di Chartres fu costruita nel quinto secolo; bruciata nel 1194, venne ricostruita in soli venticinque anni. Alla ricostruzione partecipò tutta la popolazione. Furono applicate le tecniche costruttive più avanzate del tempo, con uno sforzo (anche finanziario) molto elevato. Da allora niente è più stato in grado di danneggiarla; né le guerre di religione, né la Rivoluzione Francese, e nemmeno la seconda guerra mondiale.
Il suo aspetto attuale è quello realizzato nel 1220. Quando venne ricostruita la cattedrale, a Chartres vi erano diecimila abitanti e si voleva costruire una chiesa che fosse in grado di contenerli tutti. Le pietre necessarie per la sua ricostruzione furono estratte dalla cava di Bercheres; alcune di esse erano molto pesanti e ci vollero moltissimi uomini per riuscire a smuoverle.
Dal 1200 al 1236 una folla di operai e artigiani lavorarono senza posa alle splendide vetrate. La loro caratteristica principale è data proprio dalla loro particolare costruzione: esse possono essere tolte dal loro posto completamente intere e poi posizionate dove si trovavano precedentemente. Questa loro caratteristica ha fatto sì che durante la guerra esse furono spostate e, quindi, vennero salvate, specialmente durante i bombardamenti della prima guerra mondiale.


Sul pavimento della cattedrale, al centro, è intarsiato lo schema di un labirinto. Esso simboleggia il cammino di redenzione che compie colui che desidera raggiungere la conoscenza.
Il labirinto veniva percorso dai pellegrini in ginocchio; in circa un'ora essi ne compivano tutto il percorso, lungo ben 262 metri! Compiere questa penitenza costituiva un mezzo per ottenere, dalle autorità ecclesiastiche, un certo numero di indulgenze ed equivaleva, spiritualmente, ad un pellegrinaggio in Terra Santa.
Inoltre per percepire la grande energia presente all'interno della cattedrale era necessario che il fedele la percorresse, oltre che in ginocchio, anche in piedi, senza scarpe, e doveva seguirne tutto il percorso, arrivando fino al centro. Questo rituale ricorre spesso, ancora oggi, nelle quattro celebrazioni annuali che si compiono, all'interno della cattedrale, in onore della Vergine.


schema del labirinto


L'interno della chiesa è permeato di simboli esoterici che si ripetono spesso, intarsiati sulle colonne e sui capitelli: la morte, l'abbondanza, la pudicizia e la vita. Vengono poi ripetuti altri simboli, come la peste, la carestia, altre immagini come il leone, il drago e il serpente. In realtà, tutta la struttura della cattedrale ed il suo orientamento richiamano l'attenzione di chi è sensibile all'esoterismo nell'architettura.
Il centro della costruzione, per esempio, si trova proprio tra la seconda e la terza campata del coro e coincide con il punto esatto in cui era collocato l'altare originale, spostato poi nel sedicesimo secolo. Il pozzo sotterraneo ha il livello dell'acqua proprio a 37 metri di profondità sotto l'altare. Sopra, alla stessa distanza, si trova il pinnacolo della volta, dove si incontrano le ogive incrociate. Un altro numero che si ripete è il 72.


I misteri della cattedrale sono molti; tra i tanti si parla di un lastrone di pietra rettangolare posto obliquamente rispetto alle pietre che costituiscono il pavimento dell'ala ovest della cattedrale.
E' interessante osservare che, a mezzogiorno del solstizio d'estate, un raggio di sole penetra attraverso una vetrata che raffigura S. Apollinare ed illumina, con molta precisione, la lastra di pietra. Questo fa immaginare un accordo tra l'architetto, il vetraio e il tagliapietre; accordo regolato da conoscenze astronomiche che, per motivi simbolici a noi sconosciuti, vennero prese in considerazione.
Per quanto riguarda il simbolismo dei numeri, ricordiamo che la pianta della cattedrale venne concepita secondo le regole che riguardano il numero aureo ( 1,618); infatti le distanze tra le colonne e la lunghezza delle navate, dei transetti e del coro, sono tutti multipli di tale numero.


Nel grande complesso di decorazioni che riguardano la cattedrale di Chartres, c'è stato chi ha indicato le tracce per rinvenire l'ARCA DELL'ALLEANZA che, secondo la leggenda, venne portata in Occidente dai Cavalieri Templari.
Molti misteri e leggende fanno parte, quindi, di questa splendida cattedrale gotica. Al di là di tutto è vera, comunque, una cosa: all'interno della cattedrale si respira un'aria di mistero e di spiritualità. Essa non lascia indifferenti; tocca le nostre corde interiori in modo veramente sensibile. E' uno di quei luoghi dove alita lo spirito divino, dove nasce nell'uomo il desiderio del contatto con Dio, e dove tale contatto diventa più forte ed intenso, e si desidera ristabilire un legame con il sacro (file aggiornato nel Dicembre 2005)
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LA CATTEDRALE DI CHARTRES

Messaggioda shanti » 15/01/2009, 22:28


(seconda parte).


IL LABIRINTO DI CHARTRES
di Emanuela Cella Ferrari e Devon Scott


Il simbolo del labirinto compare fin dai tempi più remoti della storia umana ed è molto comune in Europa e in Asia. Già nelle pitture rupestri si trovano spirali, cerchi concentrici intervallati da linee e perfino labirinti a forma di ellisse che dovrebbero rappresentare il moto dei pianeti.
Il più famoso è il labirinto di Cnosso, fatto costruire dal re Minosse come prigione per il Minotauro, mostro mezzo uomo e mezzo toro. Secondo il mito, il Minotauro riceveva un tributo periodico di sangue da Atene: alcuni giovinetti ateniesi venivano rinchiusi nel labirinto per servire da pasto al mostro. Questi fu ucciso dall’eroe Teseo, che si sostituì ad una delle vittime sacrificali. Egli ritrovò la strada verso l'uscita grazie ad Arianna, figlia di Minosse, che gli aveva dato un grosso gomitolo di filo da svolgere durante il percorso di andata. Dedalo, l’ingegnere ateniese che era il costruttore del labirinto e che aveva dato ad Arianna il consiglio del filo, per punizione vi venne rinchiuso da Minosse col figlio Icaro; riuscirono a fuggire per mezzo di ali di cera, ma Icaro volò troppo in alto, il calore del sole fuse la cera ed il ragazzo precipitò a terra.

Il labirinto più antico che si conosca nell’area mediterranea è quello vicino al lago Moeris, in Egitto, costruito parzialmente sotto il lago, che è un bacino artificiale alimentato dalle acque del Nilo. Scrittori classici, come Erodoto, Diodoro Siculo, Plinio e Strabone, lo descrivono immenso, con un piano sotto e due sopra la terra, con aree riservate agli iniziati di un rito non ben specificato.
Secondo Platone, il primo labirinto della storia umana sarebbe quello di Atlantide, fatto di cerchi concentrici alternati di terra e di mare, con la parte di terra unita da ponti. In Italia il più noto è quello attribuito a Porsenna, che si troverebbe nei sotterranei della città di Chiusi.

Da sempre il labirinto simboleggia un percorso interiore attraverso il quale lo spirito si può evolvere e innalzare ad un livello superiore; il centro del labirinto, secondo Mircea Eliade, rappresenterebbe la sacralità. Il cammino tortuoso per arrivarci assumerebbe quindi una funzione di protezione del sacro nei confronti dei profani, essendone riservato l’accesso ai soli iniziati: la difesa di un luogo sacro, di un tesoro molto prosaico (fatto di denaro o di beni materiali) o spirituale (immortalità, virtù, elevazione al divino, conoscenza di sé).
Il labirinto è stato utilizzato anche come sistema di difesa alle porte delle città fortificate; per esempio, era tracciato sulle piante delle antiche città greche. Voleva simboleggiare la difesa della città o della casa che si considerava al centro del mondo. La difesa era rivolta sia verso gli avversari umani, sia contro le influenze malefiche.

Nel Medioevo le più famose rappresentazioni del labirinto si trovano sul pavimento delle cattedrali gotiche, tra cui quella di Chartres.
I percorsi del labirinto delle cattedrali, chiamati anche Chemins à Jérusalem, erano sostituti del pellegrinaggio in Terra Santa; bisognava percorrerli in ginocchio, con un rosario al collo, pregando per la salvezza della propria anima.
Un canonico della cattedrale di Chartres, Jean Baptiste Souchet, vissuto nel 1600, era convinto che il labirinto non fosse altro che "un gioco senza senso, una perdita di
tempo". Invece il labirinto è uno dei simboli più antichi e profondi che si conoscano ed in particolare i labirinti cristiani vogliono significare che la morte non costituisce la fine, ma la porta attraverso la quale l'uomo può giungere alla contemplazione della Gerusalemme Celeste.

Il labirinto di Chartres è uno dei meglio conservati ed è il più grande giunto dall'epoca medievale ai nostri giorni.
Complessivamente raggiunge il diametro di 12,87 metri, mentre il suo percorso interno è di 261,5 metri. Il suo classico disegno circolare ha un'entrata, un percorso ed un punto di arrivo al centro.

Proprio al centro c'era una placca di bronzo, rimossa e fusa nel 1702 durante le guerre napoleoniche. Secondo ciò che affermano gli esperti, questa placca avrebbe rappresentato Teseo che combatteva contro il Minotauro ed alle spalle dei combattenti Arianna con in mano il famoso gomitolo di filo. La lotta tra Teseo e il Minotauro simboleggia la lotta tra bene e male: una lotta che si compie nella nostra anima, lungo il percorso che costituisce il labirinto della nostra vita. Una lotta che ha avuto inizio con il peccato originale di Adamo ed Eva, riprodotto in una vetrata posta
nell'abside meridionale della cattedrale, proprio al di sopra del labirinto.
Il centro del labirinto verrà raggiunto da colui che è iniziato, colui che, attraverso le prove, avrà dimostrato di essere degno di accedere alla rivelazione misteriosa.

Il labirinto ha anche un significato solare. Nella tradizione cabalistica ha una funzione magica ed è uno dei segreti attribuiti a Salomone; nella Bibbia ne viene descritto uno nel cortile davanti al Tempio di Salomone. Per questo motivo alcuni labirinti presenti nelle cattedrali, fatti da una serie di cerchi concentrici interrotti in alcuni punti, sono chiamati "Nodi (o labirinti) di Salomone". Secondo gli alchimisti il percorso conduce all'interno di se stessi , verso una specie di santuario interiore e nascosto. L'arrivo al centro introduce in una dimora invisibile, che ciascuno può immaginare secondo il proprio intuito. All'interno di questo centro si opera una vera e propria trasformazione dell'io, che si afferma sulla via del ritorno, nel passaggio dalle tenebre alla luce.

La cattedrale di Chartres è una delle più belle della Francia ed anche una delle più ricche di simbolismo, in particolare di quello legato al culto della Vergine. Nella sua cripta si trova la famosa Notre-Dame-de-sous-Terre, che ha una storia antichissima.

La cattedrale fu eretta su di un poggio, dove si trovavano le vestigia di un antico tempio, a sua volta costruito sul perimetro di un bosco sacro druidico. Nella cripta c’è la statuetta della Vergine nera col bambino, trovata in una caverna detta “grotta del druido”, scolpita in legno di pero, con una scritta latina sul basamento: Virgini pariturae (alla vergine che partorirà), risalente ad almeno un secolo prima di Cristo.
I piedi della statua poggiano su di un serpente. Nel simbolismo cristiano il serpente rappresenta il Diavolo e la tentazione, ma presso i Celti era l’incarnazione della wouivre, la corrente tellurica che serpeggia nel sottosuolo. Secondo alcuni, una serie di "linee sacre" collega i luoghi di culto, che sarebbero stati tutti costruiti tenendo conto delle correnti magnetiche che passano proprio nei luoghi scelti.



dal sito www.specchiomagico.net
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Messaggioda Mary » 16/01/2009, 15:09

Carissima Shanti

Non aggiungo nulla alle informazioni ed al significato del Labirinto . Quanto hai scritto è già esaustivo, secondo me.
Voglio, però, ringraziarti per aver ricordato la bellissima ed indimenticabile esperienza che, grazie alla vostra organizzazione, ho potuto vivere a Mont Saint Michel e a Chartres!!!!
Da anni desideravo recarmi in questi due luoghi particolari e non solo come turista. Insieme abbiamo formato un gruppo di amici affiatato e gioioso che ha condiviso la magia, l'energia, l'incanto, la maestosità e soprattutto.... la Presenza di Lui, Mikael !!!
" Agenzia viaggi dello Spirito- Città di Luce", non sarebbe un' idea da scartare!!!!
Chissà.......

Un abbraccio
Mariarosa



Francesco*

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Messaggioda Francesco* » 19/01/2011, 19:46








Chartres, la Cattedrale della Vergine Maria... Bellissima...


http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__cattedrale_chartres.php




Francesco*

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Messaggioda Francesco* » 19/01/2011, 20:59

Grazie Shanti, che emozione rivedere queste foto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Sulla Santa Tunica della Vergine:



Fu donato dal re di Francia Carlo il Calvo nell'anno 876 alla Cattedrale

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Messaggioda shanti » 19/01/2011, 21:01

Grazie a te per averle fatte e averle condivise. Sono molto belle.
La teca del velo della Vergine della prima foto, mi aveva molto colpita per
i due Angeli bellissimi, oltre che per la luce che emana
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Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda Francesco* » 19/01/2011, 21:06

L'ultima è una copia della statua di legno della Virgo Paritura, che realizzarono i Celti e che fu data alle fiamme dai rivoluzionari...

Ho preso la Messa lì lo scorso agosto, un'emozione unica!!! sirio

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Re: LA CATTEDRALE DI CHARTRES

Messaggioda shanti » 17/10/2012, 15:38

Continuando il viaggio a Chartres.....

[BASE Cinque - Appunti di Matematica ricreativa]
Il labirinto di Chartres

Sul pavimento della cattedrale gotica di Chartres, in Francia, è disegnato il labirinto riprodotto qui sotto.

La sua forma è circolare e il diametro misura 12,87 m. Per andare dall'ingresso indicato con A, al punto di arrivo indicato con B bisogna percorrere 261,5 m.

Vuoi raggiungere la saggezza? Vuoi diventare veramente abile in qualche arte? La musica, lo sport, la coltivazione dell'orto, la conoscenza delle persone, l'amore, la matematica,...?

Questo labirinto ti può insegnare molte cose. C'é un ingresso e il tuo obiettivo è arrivare al centro del labirinto. Ma poi devi saper tornare indietro, in questo mondo normale da cui sei partito. Solo in questo mondo infatti, ciò che hai imparato può essere utile per tutti.


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Labirinto di Chartres

Appena partito, la Via ti porta subito vicinissimo alla meta.
Ti sembra di essere già arrivato, basta fare un salto e sei al centro del labirinto.
Ma il salto è impossibile. Devi seguire la Via.


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La Via ora si allontana un po' dal centro.
Ciò che sembrava facile comincia a mostrare le sue difficoltà.
Ciò che sembrava conquistato, è perso.
Stai forse scoraggiandoti?
Vorresti rivederlo da vicino?

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La Via ti porta nuovamente a sfiorare la meta.
Credi di essere quasi arrivato. Dopo tutto hai già fatto un bel pezzo di strada!
Ma ancora una volta non puoi entrare nel cerchio.

Immagine

Inesorabilmente la tua presunzione è punita.
La Via ti porta lontano, ai limiti dell'universo.
Vedi il sole là in fondo, come una piccola stella.

Immagine

La Via ti mantiene lontano dalla meta.
Devi sperimentare percorsi lunghi, freddi e difficili.
Ma il desiderio di raggiungere il tuo obiettivo aumenta.

Immagine

Hai camminato abbastanza.
Hai affrontato e superato quasi tutte le difficoltà.
Sei ormai un esperto.
Ben pochi possono insegnarti qualcosa che tu non sappia già.
Improvvisamente, la Via, dai confini dell'universo, ti porta al centro dell'universo.
C'è solo una piccola deviazione, come una foglia su un ramo prima del fiore.
E' un'illuminazione.

Immagine

Ricorda la partenza.
Assomiglia all'arrivo, ma è tutt'altra cosa.

Immagine

Alcuni si sono fermati ai primi passaggi
e continuano a guardare il fiore
credendo di essere arrivati.

Se vuoi arrivare devi percorrere tutta la strada,
non esistono scorciatoie.


Immagine


Il viaggio di andata e ritorno in una animazione
(tratta da: http://www.geomancy.org/labyrinths/char ... .html)





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Re: LA CATTEDRALE DI CHARTRES

Messaggioda mariposa azul » 17/10/2012, 19:23

Emblematica questa animazione, il parallelo con le nostre esperienze di crescita è veramente simile: ti pare di aver compreso, di essere prossimo alla meta ma ecco che ti succede ciò che ti fa deviare e prendere una strada molto distante dal centro. Ecco che si ha ancora bisogno di sperimentare, di comprendere perché il centro è ancora lontano, la meta non è ancora raggiunta. Grazie Shanti per la spiegazione molto esauriente.
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Re: LA CATTEDRALE DI CHARTRES

Messaggioda Mary » 17/10/2012, 21:39

grazie Shanti per aver riproposto questo post arricchito di nuove e bellissime spiegazioni animate!!
Anche la trasmissione tv "Voyager" , la settimana scorsa, ha presentato un interessante servizio su Chartres, la sua cattedrale ed i suoi misteri. Sono rimasta incollata alla tv per tutta la durata del servizio perché ho voluto rivivere in ogni dettaglio la nostra visita. Ciò che non sapevo era che il labirinto fosse formato da tante pietre quanti sono i giorni della gravidanza della donna e la presenza di un foro in una vetrata dal quale, in un giorno del mese di ottobre (non ricordo quale), un raggio di sole si posa su un grosso chiodo sporgente da una pietra sul pavimento .


:emtc110:


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