Calendario dell'avvento - 20 dicembre

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shanti
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Calendario dell'avvento - 20 dicembre

Messaggioda shanti » 19/12/2010, 22:58

Calendario dell'Avvento
20 dicembre

-5 giorni a Natale


La tradizione dell'albero di Natale.

La leggenda che segue fa invece nascere la tradizione presso i Germani.
Un boscaiolo, tornando a casa in una fredda notte invernale,
restò incantato a guardare la bellezza di un abete che brillava di mille ghiaccioli e stelle.
Gli venne così l'idea di adornare con luci e carta colorata un albero simile che sorgeva davanti la sua casa.

In un villaggio, alla Vigilia del Natale, un ragazzo si recò nel bosco
per cercare un ceppo di quercia da bruciare nel camino così come era tradizione
Però, attardatosi, si perse durante una fitta nevicata.
Per ripararsi dalla neve si rifugiò sotto l'unico albero ancora verdeggiante,
in mezzo a tutte le altre piante spoglie. Quell'albero era l'abete.
Il ragazzo, infreddolito e impaurito, si raggomitolò ai piedi del tronco e si addormentò.
L'albero si impietosì e per meglio ripararlo abbassò i suoi rami fino a terra,
quasi a formare un riparo per proteggere il ragazzo dalla neve e dal freddo.
Al mattino fu svegliato dalle voci dei suoi compaesani che lo stavano cercando.
Solo dopo che si ritrovarono, tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che la natura aveva creato:
la neve, posandosi sui rami, aveva formato decorazioni scintillanti che,
insieme ai tanti ghiaccioli, brillavano alla luce del sole.
Così l'abete venne preso come simbolo del Natale e in tutte le case lo si decora
e lo si illumina per ricreare lo spettacolo sfolgorante
che apparve in quel bosco ai contadini, la mattina di Natale.
Da allora anche gli abeti nelle foreste mantennero la caratteristica di piegare i rami verso il basso.

La natura di albero sempreverde dell'abete fa risalire la tradizione ai Romani che,
alle calende di gennaio, usavano regalarsi un rametto di sempreverde come augurio di buona fortuna...

...Oppure ai Druidi, gli antichi sacerdoti dei Galli,
che fecero dell'abete un simbolo di lunga vita, onorandoli nelle feste invernali.

Oppure si dice sia nato in Norvegia. Si trattava di un grosso frassino che affondava
le sue radici nel profondo della terra e le cui cime toccavano il cielo.

Qualcuno attribuisce a questa tradizione origini pagane antichissime,
quando un ceppo veniva bruciato nel giorno del solstizio d'inverno in omaggio al Sole.
Da qui deriverebbero i vari significati: le luci sono le scintille dei falò,
le decorazioni sono la speranza di prosperità, l'abete è il simbolo della speranza della rinascita
e i fili d'oro e d'argento sono i capelli delle fate.

Nella tradizione cristiana l'albero di Natale è "l'albero cosmico",
cioè la manifestazione divina del Cosmo, dove le luci rappresentano Cristo che illumina l'umanità
(in quanto Gesù è la luce del Cosmo) e i doni e le decorazioni simboleggiano la sua generosità verso gli uomini.

Gli antichi germani appendevano alcune pietre colorate per richiamare gli spiriti fuggiti con la caduta delle foglie.
Questi sassi colorati vennero con il tempo sostituiti con ghirlande,
nastri e frutti colorati e la tradizione venne sempre più collegata al Natale
al punto che i missionari sostituirono la quercia con l'abete,
perché la sua forma triangolare simboleggiava la Santissima Trinità.

La tradizione dell'albero di Natale, così come lo conosciamo noi, nacque in Germania nel 1611.
Si racconta che la duchessa di Brieg avesse già preparato tutto nel suo castello
per festeggiare il Natale ma notò che un angolo del salone appariva vuoto.
Uscì allora nel parco per cercare qualcosa di adatto e trovò un piccolo abete.
Lo fece trapiantare in un vaso e trasferire nel salone.
In Francia, invece, il primo albero di Natale fu introdotto nel 1840 dalla duchessa D'Orleans.

Un'altra tradizione racconta invece che i contadini, nella Notte Santa,
per ringraziare la terra della sua generosità, usassero appendere ad un grosso abete i frutti del loro lavoro
.



TU
CHE
NE DICI
O SIGNORE
SE IN QUESTO
NATALE FACCIO
UN BELL'ALBERO DENTRO
IL MIO CUORE E CI ATTACCO
INVECE DEI REGALI
I NOMI DI TUTTI I MIEI
AMICI? GLI AMICI LONTANI E
VICINI, GLI AMICI ANTICHI ED I NUOVI.
QUELLI CHE VEDO TUTTI I GIORNI E
QUELLI CHE VEDO DI RADO. QUELLI CHE
RICORDO SEMPRE E QUELLI CHE, ALLE VOLTE,
RESTANO DIMENTICATI , QUELLI
COSTANTI E QUELLI INTERMITTENTI,
QUELLI DELLE ORE DIFFICILI E QUELLI DELLE
ORE ALLEGRE . QUELLI CHE, SENZA VOLERLO , MI
HANNO FATTO SOFFRIRE . QUELLI CHE CONOSCO
PROFONDAMENTE E QUELLI DEI QUALI CONOSCO SOLO LE
APPARENZE QUELLI CHE MI DEVONO POCO E QUELLI AI QUALI
DEVO MOLTO. I MIEI AMICI SEMPLICI ED I MIEI AMICI IMPORTANTI.
I NOMI DI TUTTI QUELLI CHE SONO GIA' PASSATI NELLA
MIA VITA. UN ALBERO CON RADICI MOLTO PROFONDE, PERCHE'
I LORO NOMI NON ESCANO MAI DAL MIO CUORE. UN ALBERO
DAI RAMI MOLTO GRANDI PERCHE' I NUOVI NOMI VENUTI DA TUTTO IL
MONDO
SI UNISCANO AI
GIA' ESISTENTI.
UN ALBERO CON
UN'OMBRA MOLTO GRADEVOLE
PERCHE' LA NOSTRA AMICIZIA
SIA UN MOMENTO DI RIPOSO DURANTE LE LOTTE DELLA V I T A.

Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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