L'acqua, coperta da un sottilissimo strato di ghiaccio, era solcata dalle piccole anatre che parevano minuscole navi rompighiaccio. I cigni maestosi si aggiravano tra loro alzandosi in volo all'improvviso, come a scrollarsi le minuscole parti di ghiaccio sulle piume.
I gabbiani facevano la solita festa svolazzando e cantando i loro striduli gridi.
Poi, quando Nonno sole si è affacciato, è iniziata la magia. Il lago si è coperto di una lieve impalpabile coperta di nebbia vaporosa, che rendeva tutto irreale, come un lago fatato, una nostra Avalon, che ci ha trasportati in una magia che ha, per un attimo, alontanato il freddo pungente che ghiacciava la pelle.
Per mezz'ora questo spettacolo mi ha rapita, facendomi ricordare quanto la Natura ci può regalare, ogni giorno, se abbiamo la voglia e l'amore per fermarci ad accogliere i doni.




