“IO SONO LA PORTA da una entrano gli uomini, dall'altra escono gli Dei"

Giano è una delle divinità più importanti della tradizione latina; è colui che presiede alle porte, nello specifico alle DUE PORTE SOLTIZIALI. Giano è il dio delle Soglie; possiede la Chiave e il Bastone; sorveglia tutto ciò che sta all'interno della città o della casa, non perdendo però di vista quello che accade all'esterno: Giano bifronte.
(L'etimologia del nome Ianus - che ha le stesse radici linguistiche indoeuropee dalle quali provengono il termine sanscrito yana (via) e quello latino ianua (porta))
Janus Pater, il dio dell'apertura e dell'inizio, con caratteristiche simili a quelle della divinità solare che apre il cammino alla luce accompagnando l'attività umana nel corso della giornata.
La leggenda narra che gli si affiancò Saturno un dio buono e saggio che insegnò all'Uomo l'agricoltura.
" Iano regnante aput indigenas rudes incoltosque, Saturnus, ex Olimpo pulsus, cum in Italia pervenisset, benigne hospito exceptus est et apud Ianiculum arcem constituit ..."
I filosofi chiamano Regno Di Saturno lo stadio di negrezza dei Saturnali; l'agricoltura è un'allegoria per intendere La Sacra Arte: 'quando vogliamo far nascere un albero, in primo luogo semminiamo la semenza perfetta'.
Saturno senex (il vecchio) comincia a decomporsi per poi morire e trasformarsi.
E’ ciò che accade nei giorni che presiedono il Solstizio, giorni di grandi aperture e trasformazioni, di vere e proprie rinascite.
Oggi a Giano sono subentrati i due Giovanni, posti a guardia delle Porte Solstiziali; due diversi attimi della coscienza cristica…che crea e fornisce la chiave per aprire la porta.


L'Evangelista è spesso ritratto con la Coppa nella destra e coincide con l’inverno, l’attimo in cui il Sole risorge e il nostro bagaglio acquisisce nuove prospettive, il nostro Cuore, la coppa, si riempie ancora di Luce; Il Battista con il capo mozzato segna invece l'inizio del declino (San Giovanni è il 23 giugno, quasi in coincidenza con il solstizio d’estate); il capo mozzato è interpretato come la fine del governo dell’ego, della Mente.
Anche Kali, la Nera dea indiana, è rappresentata nell’atto di mozzare più teste-ego possibili...è un flusso d'Energia inarrestabile che porta ad avanzare nell'Intero Universo.
Abbandoniamo l’ego, la mente per riempire il Cuore e rinascere. Camminiamo ogni giorno in una grande e profonda allegoria. Ogni passo che muoviamo nelle stagioni è un passo di rinnovata consapevolezza.
Questa mattina riflettevo e mi viene da paragonare questo andamento ciclico al moto di un pendolo, che oscilla, in questa dimensione che stiamo attraversando, tra due poli: Borea – la porta estiva degli uomini e Noto la porta invernale degli Dei. Una grande, profonda, ritmica oscillazione che ci porta a trovare e ricercare il Centro.
Al soltizio avviene che il Sole resti fermo per alcuni giorni…lo stesso accade all’Uomo, è la possibilità di centrare il nostro corpo per raggiungere l’equilibrio. E’ come se potessimo divenire l’Albero cosmico stesso…quando i chakra sono allineati e vanno ora a formare l’Unico Grande Chakra del Cuore che tutto permea.
Lascio qualche altro appunto sulle diverse tradizioni.
Nel cielo cabalistico, il giorno del soltizio d’inverno è posto sotto la Reggenza dell’angelo Niyitha'el(uno dei 72 nomi di Dio)

(le lettere ebraiche che compongono il nome sono Nun-Yod-Taw)

Giano è una delle divinità più importanti della tradizione latina; è colui che presiede alle porte, nello specifico alle DUE PORTE SOLTIZIALI. Giano è il dio delle Soglie; possiede la Chiave e il Bastone; sorveglia tutto ciò che sta all'interno della città o della casa, non perdendo però di vista quello che accade all'esterno: Giano bifronte.
(L'etimologia del nome Ianus - che ha le stesse radici linguistiche indoeuropee dalle quali provengono il termine sanscrito yana (via) e quello latino ianua (porta))
Janus Pater, il dio dell'apertura e dell'inizio, con caratteristiche simili a quelle della divinità solare che apre il cammino alla luce accompagnando l'attività umana nel corso della giornata.
La leggenda narra che gli si affiancò Saturno un dio buono e saggio che insegnò all'Uomo l'agricoltura.
" Iano regnante aput indigenas rudes incoltosque, Saturnus, ex Olimpo pulsus, cum in Italia pervenisset, benigne hospito exceptus est et apud Ianiculum arcem constituit ..."
I filosofi chiamano Regno Di Saturno lo stadio di negrezza dei Saturnali; l'agricoltura è un'allegoria per intendere La Sacra Arte: 'quando vogliamo far nascere un albero, in primo luogo semminiamo la semenza perfetta'.
Saturno senex (il vecchio) comincia a decomporsi per poi morire e trasformarsi.
E’ ciò che accade nei giorni che presiedono il Solstizio, giorni di grandi aperture e trasformazioni, di vere e proprie rinascite.
Oggi a Giano sono subentrati i due Giovanni, posti a guardia delle Porte Solstiziali; due diversi attimi della coscienza cristica…che crea e fornisce la chiave per aprire la porta.

L'Evangelista è spesso ritratto con la Coppa nella destra e coincide con l’inverno, l’attimo in cui il Sole risorge e il nostro bagaglio acquisisce nuove prospettive, il nostro Cuore, la coppa, si riempie ancora di Luce; Il Battista con il capo mozzato segna invece l'inizio del declino (San Giovanni è il 23 giugno, quasi in coincidenza con il solstizio d’estate); il capo mozzato è interpretato come la fine del governo dell’ego, della Mente.
Anche Kali, la Nera dea indiana, è rappresentata nell’atto di mozzare più teste-ego possibili...è un flusso d'Energia inarrestabile che porta ad avanzare nell'Intero Universo.
Abbandoniamo l’ego, la mente per riempire il Cuore e rinascere. Camminiamo ogni giorno in una grande e profonda allegoria. Ogni passo che muoviamo nelle stagioni è un passo di rinnovata consapevolezza.
Questa mattina riflettevo e mi viene da paragonare questo andamento ciclico al moto di un pendolo, che oscilla, in questa dimensione che stiamo attraversando, tra due poli: Borea – la porta estiva degli uomini e Noto la porta invernale degli Dei. Una grande, profonda, ritmica oscillazione che ci porta a trovare e ricercare il Centro.
Al soltizio avviene che il Sole resti fermo per alcuni giorni…lo stesso accade all’Uomo, è la possibilità di centrare il nostro corpo per raggiungere l’equilibrio. E’ come se potessimo divenire l’Albero cosmico stesso…quando i chakra sono allineati e vanno ora a formare l’Unico Grande Chakra del Cuore che tutto permea.
Lascio qualche altro appunto sulle diverse tradizioni.
Nel cielo cabalistico, il giorno del soltizio d’inverno è posto sotto la Reggenza dell’angelo Niyitha'el(uno dei 72 nomi di Dio)

(le lettere ebraiche che compongono il nome sono Nun-Yod-Taw)
L’Angelo dell’Oltre (anche se, nella cabala sarebbe più indicato parlare di Energia angelica), un Nome creato per spingere oltre ciò che continuamente creiamo e poniamo in essere verso una straordinaria apertura celeste…non c’è limite a ciò che possiamo costruire, questo ce lo indica la Nun (Noè, il cui nome è emblema di questa lettera ha costruito l’arca stessa) ..e ogni cosa costruita è finalizzata al compimento ..ci dice la Tav che è il geroglifico della perfezione, di ciò che ha raggiunto uno scopo.
Il Salmo legato a questi giorni ed attribuito a questa reggenza è il Salmo 102, in particolare il versetto 19:
“ Dominus in Caelo Paravit Sedem Suam, Et Regnum Ipisius Omnibis Dominabitur”
– Il Signore ha stabilito nel Cielo il Suo Trono, e il Suo Regno Abbraccia l’Universo-
– Il Signore ha stabilito nel Cielo il Suo Trono, e il Suo Regno Abbraccia l’Universo-
Dal punto di vista Cristiano, gli angeli che reggono questi giorni appartengono al Coro dei Principati, gli angeli guerrieri che vigilano attenti sul nostro agire perché questo sia finalizzato alla spiritualità ed all’ascesa.
Pronti, dunque, ad assistere come ogni anno alla rinascita del Sole – Natalis Solis Invictus…il giorno della nascita del Sole Invitto; la Luce che mai potrà essere spenta, che ciclicamente rinnova se stessa.
Con tanto Amore
