Appunti di grafologia.

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shanti
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Appunti di grafologia.

Messaggioda shanti » 23/08/2011, 22:39

Mi ha sempre incuriosito lo studio della grafia. QUI la fonte e la continuazione dell'articolo.


In questa pagina sono descritte, in maniera sintetica,
le varie categorie grafologiche, tramite le quali s'individuano, interpretandole
e combinandole tra loro, le caratteristiche psico-fisiche dello scrivente.


Questo, ben lungi dall'esaurire il discorso relativo ai
segni e alla loro interpretazione, ha come scopo quello d'informare, stimolando
la curiosità intellettuale di chi legge questi appunti, verso questa
scienza, il cui fine è quello di contribuire a conoscere l'uomo
"nella sua interezza", come dice P. G. Moretti, rivelandone
l'essenza e le tendenza.



Categorie grafologiche:
Curva-Angolosa Calibro Larghezze
Legamenti Ritmo Allineamento di base
Inclinazione Aste letterali Accuratezza grafica
Profilo delle lettere Gesto fuggitivo





Curvilineità - Angolosità

Una delle categorie grafologiche più importanti e che risulta
evidente guardando una scrittura, è la curvilineità o l'angolosità
delle lettere che la compone.

La scrittura curva è il segno grafologico della tendenza all'altruismo
mentre la scrittura angolosa è il segno grafologico della tendenza
all'egoismo.

Psicologicamente parlando l'altruismo (scrittura curva) favorisce l'apertura
agli altri, è elemento essenziale e determinante per dare e/o ricevere,
ma è vero pure che l'egoismo "sano" (scrittura angolosa)
ci permette di connotare e difendere la nostra individualità.

Per cui una grafia non sarà mai completamente curva,
perché l'eccessivo altruismo sfocerebbe nella noncuranza di sé,
nella mancanza di dignità, in una parola nella mancanza della personalità.


Scrittura curva




Scrittura angolosa






Calibro

Questa categoria orientativa, molto importante, dell'analisi
grafologica, rivela il grado d'espansione vitale ed espressiva della
personalità.
Esso si valuta in base all'altezza, misurata in millimetri, delle lettere
della fascia media(a-o-e-i-r-s ecc), rientranti in tre fasce :

Calibro alto o grande: oltre i 3 mm
Considera se stesso con enfasi, valuta il mondo circostante in senso
generale e lo vive cogliendone il lato suggestivo.

Calibro medio: da 2 a 3 mm
A questa fascia appartengono coloro che, in funzione anche del contesto
degli altri segni, hanno una visione più equilibrata e adattata
della necessità di espandere e interiorizzare i propri sentimenti.

Calibro piccolo: inferiore ai 2 mm
Al contrario di calibro grande, calibro piccolo valuta l'essenza delle
cose, và in profondità, interiorizza i propri sentimenti,
tende alla minuziosità.


Calibro alto




Calibro medio





Calibro piccolo






Larghezze

La categoria delle larghezze interessa
tre elementi della scrittura ovvero:

Largo di lettere cioè il rapporto tra la
larghezza interna e l'altezza esterna degli ovali costituenti le lettere
minuscole ("a-o").
Esso rivela la funzione percettiva e ricettiva agli stimoli periferici,
il grado d'ampiezza del campo di coscienza, la potenziale apertura dell'IO
verso il TU, la predisposizione a ricevere dall'esterno. In vari testi
di grafologia essa è paragonata all'apertura del diaframma dell'obiettivo
di una macchina fotografica.





Largo tra lettere: è lo spazio che
intercorre tra una lettera e l'altra, nell'ambito delle parole del documento
in esame. Questo spazio esprime il valore simbolico della relazione
che intercorre tra l'IO e TU, in altre parole il grado d'espansione
e di coinvolgimento tra se stesso e l'altro.
Per cui il significato rivelerà, da un lato una persona disponibile,
comprensiva, equanime nel giudicare gli altri, dall'altra rivelerà
un soggetto chiuso in se stesso, isolato, pregiudiziale e con scarsa
disponibilità a comprendere le esigenze altrui.






Largo tra Parole è lo spazio che lo
scrivente lascia tra la fine di una parola e l'inizio della successiva
e corrisponde al lasso di tempo che intercorre tra ciò che è
stato (la parola eseguita) e ciò che sarà (la parola che
verrà eseguita). Da ciò discende che più ampio
è lo spazio, maggiore sarà il tempo d'elaborazione ed
esecuzione di ciò che dovrò fare.
Perciò a largo tra parole maggiore alla media corrisponde una
persona portata a vagliare criticamente i propri progetti, le decisioni
e i comportamenti pratici, mentre con un largo tra parole inferiore
alla media avremo un soggetto che agisce spontaneamente, irriflessivo
e con scarso senso critico.










Legamenti
Per legamenti s'intende il grado di continuità
del flusso grafico del gesto scrittorio.
Questo può essere esaminato :
A)- All'interno della lettera (Frammentata)
Rivela il grado d'integrazione dell'IO(la lettera) con il Sé,
ovvero l'adattamento dell'IO con sé stesso.




B)-Tra le lettere che compongono la parola( Attaccata- Staccata)

Fisicamente s'intende, se e come viene eseguito, il tratto di collegamento tra lettera e lettera, rivelando il giudizio o il di rapportarsi con gli altri. Una buona continuità del tratto rivela la tendenza a stabilire i contatti con gli altri e a formarsi un giudizio sintetico e logico.All'opposto con le lettere staccate tra loro avremo difficoltà a relazionarci, tendendo ad analizzare eccessivamente le situazioni con sfocatura dell'insieme.





C)-Tra le parole che compongono lo scritto(Legata)

Il largo tra parole è lo spazio esistente tra la fine
di una parola e l'inizio della successiva.

Simbolicamente rappresenta il tempo impiegato nell'eseguire
il movimento a vuoto tra le parole, ovvero tra ciò che
è stato(la parola eseguita) e ciò che dovrò
fare( la parola successiva).

Rivela quindi, se di grado giusto, un impegno delle funzioni
critiche impiegate dal soggetto, adeguato alle situazioni da
affrontare.
Eccedendo avremo una ipercritica a discapito della spontaneità.





Ritmo grafico

Altra informazione importante che il grafologo
trae dalla scrittura è il suo ritmo, espressione diretta
del ritmo del vitale della persona che lo genera.
Il ritmo è la successione regolare e ininterrotta di
fasi alterne, forti e deboli, esercitate sull'elemento scrivente
dalla mano del soggetto.
Gli elementi che caratterizzano il ritmo di una scrittura sono:
La regolarità, la continuità, la fluidità
e la rapidità.
A nessuno sfugge il nesso che lega il modo di scrivere con le
caratteristiche psicosomatiche dello scrivente. Una persona
nervosa non potrà avere una scrittura calma, cosi come
una persona disordinata non riuscirà a scrivere in modo
ordinato e uguale.



Veloce



Uguale




Scattante




Lenta




Allineamento di base

Il mantenimento della direzione del rigo, nello
svolgersi dello scritto, nello spazio grafico rappresentato
dal foglio, rivela il modo in cui lo scrivente si pone sul piano
della realtà o si identifica nello spazio vitale.


Scrittura che mantiene il rigo: rivela
coerenza, stabilità, fermezza, autocontrollo, ma anche eccessivo
rigore, inflessibilità ecc.






Scrittura ascendente: è sintomo di ottimismo, ambizione, desiderio di migliorarsi, ma anche di arrivismo, voglia di dominio e potere.





Scrittura discendente: mancanza di volontà, influenzabilità, senso d'inferiorità, inaffidabilità ecc.






Inclinazione

Guardando una scrittura, un'altra
cosa che s'evidenzia è l'inclinazione degli assi dello scritto rispetto
il rigo di base: Pendente a Dx, Pendente a Sx (Rovesciata), Dritta.

L'inclinazione rivela uno dei tre possibili atteggiamenti,
dell'affettività, del sentimento e della ragione dello scrivente, nei
confronti degli altri o del mondo in genere.


Pendente: rivela il desiderio di ricerca affettivo dell'altro o in genere la disponibilità alla comprensione per ciò che ci circonda.






Rovesciata: è segno
rivelatore di chiusura affettiva e di resistenza intellettiva nei
confronti degli altri e degli stimoli che ci circondano.






Dritta: questa scrittura integra
positivamente le due tendenze estreme (Pendente, Rovesciata), tranne che
sia rigidamente "dritta" assumendo in questo caso, significato
d'inflessibilità, sostenutezza e rigidità sia morale che negli
atteggiamenti esteriori.





Le categorie grafologiche continuano alla prossima pagina

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Messaggioda Guerriero Blu » 23/08/2011, 22:59

o per tutti i calamai, l'ultima volta che ho scritto a penna non me lo ricordo.... hi hi hi hi

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Messaggioda shanti » 23/08/2011, 23:02

Chissà, magari si applica anche ai caratteri che si scelgono sul pc... grafologia adeguata alla tecnologia

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Messaggioda goffry » 24/08/2011, 7:19

le ho tutte , cosa vuol dire che sono un caso grave !!!!
I sogni creano la vita, la fantasia la colora

Lascia scorrere le parole in te , lascia fluire lo spirito in te ,non vi sono momenti di paura ma solo attimi di distrazione dal proprio se.
Lascia fluire le parole in te lascia fluire il sentire di te , la luce è .
( l'ascolto di sé )

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Messaggioda prema » 24/08/2011, 7:54

Azz... e io che scrivo solo in stampatello perché se non col cavolo che riesco a rileggere quello che ho scritto??? affraid
Io sono ciò che sono per merito di ciò che tutti noi siamo


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