Ancora da: "L'essenza segreta" di Osho

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shanti
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Ancora da: "L'essenza segreta" di Osho

Messaggioda shanti » 01/04/2010, 18:06

A proposito di domande... ricordo ancora la faccia incredula e pietrificata del mio ex marito, quando, mio figlio e un suo amico, dieci anni, lo hanno chiamato nella cameretta e gli hanno chiesto se i profilattici hanno le taglie come i jeans....
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Oliviero Angelo
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Ancora da: "L'essenza segreta" di Osho

Messaggioda Oliviero Angelo » 02/04/2010, 0:26

Cara Nova ad espandere Universi... è molto bello il pensiero, anzi, i pensieri che quella foto ti hanno ispirato. Mi sento di condividerli appieno nel contenuto.
Sorrido perché insieme a questo post stavo anche inserendo un passagio sulle risposte di Osho sul maschile o femminile di Dio e altre sfumature.
La risposta che ti ha dato Shanti trovo che sia niente di meno che perfetta!



Riflettevo poi sulle cadute dalle scale e sull'assioma di certe "domande stupide".
Cosa c'è di stupido nel domandare qualcosa se la qualità della domanda viene giudicata da chi per stupidità stessa ha tenuto in questa condizione il "curioso" che domanda? Se un qualcosa ci viene celato per stupidità o per soggettive valutazioni morali dell'argomento come possono giudicare diversamente una domanda che non fa altro che amplificare il disagio in chi dietro il disagio si è nascosto a priori?
Parafrasando un detto: "Il peccato è sempre negli occhi di chi guarda."


Per chiudere il 2° capitolo del libro che sto condividendo con voi in alcuni passi voglio riportarvi due passaggi simpatici che hanno in sè il seme della riflessione.
Dunque... :



Domanda:

Osho, ho sentito dire che quando cammini, i tuoi piedi non toccano terra. Hai qualcosa da dire in merito?

E' vero. Quando cammino, i miei piedi non toccano terra. Ma non c'è nulla di miracoloso: non toccano terra perché indosso sempre le scarpe.
Se questo non ti soddisfa - perché vorresti che il tuo Maestro compisse miracoli impressionanti - per farti contento, ti dirò che quelle scarpe sono fatte di consapevolezza e che, se anche tu indossi le scarpe di consapevolezza, i tuoi piedi non toccheranno terra. E' semplice, non è miracoloso.


Domanda:

Tu, il Buddha, Gesù e via dicendo, siete tutti uomini. Tu sostieni che le donne sono più vicine alla nonmente; ma allora perché hai scelto un corpo maschile? Perché non esistono Maestri donne?

La domanda è di Deva Chandan. Ovviamente, è una donna che viene dal Movimento di liberazione della donna. E' significativa. La domanda va compresa.
Non è mai successo in passato che una donna sia stata un grande Maestro, né succederà in futuro. Il motivo è questo: la mente femminile, per sua stessa natura, non è aggressiva; e per essere un Maestro, bisogna essere aggressivi.
Non ha nulla a che vedere con lo sciovinismo maschile, con la società dominata dall'uomo. La tua domanda è un po' simile a questa: perché l'uomo è sempre il padre e mai la madre? Non ci puoi fare nulla, è naturale. E' successo solo una volta: lascia che ti racconti in quale occasione.


"Un prete era ricoverato in ospedale: doveva subire un'operazione per accertare la causa dei suoi dolri addominali. Nell'ospedale, in quello stesso momento, una ragazza non sposata aveva partorito un bambino che non voleva tenere, e lo disse con fermezza al dottore.
Quest'ultimo, che sapeva prendere le decisioni in fretta, si avvicinò al prete al termine dell'operazione, spiegandogli che era avvenuto un miracolo: Dio gli aveva dato un figlio. Il prete all'inizio rimase scioccato, poi prese il bambino tra le braccia e chinò la testa in preghiera, ringraziando Dio per il miracolo.
Cos'altro fare?
Passarono molti anni. Il prete e il ragazzo vivevano insieme come padre e figlio. Poi, arrivò il momento in cui il ragazzo doveva lasciare la casa, per andare all'università. La notte prima della partenza, il prete si avvicinò al ragazzo e con voce strozzata gli disse: "Figlio mio, ho una terribile confessione da farti". Il ragazzo preoccupato lo guardò fisso negli occhi, e il prete continuò: "Ti ho sempre fatto credere di essere tuo padre. Ebbene, figlio mio, non è vero. Io sono tua madre... il vescovo è tuo padre!".



Solo la mente maschile può essere un Maestro. Essere un Maestro vuol dire essere aggressivi; una donna non può esserlo: per sua stessa natura, è ricettiva. Una donna è un utero, quindi può diventare la migliore discepola possibile.
E' molto difficile per un uomo diventare un discepolo, mentre è semplice per una donna.
La relazione Maestro/discepolo è una relazione uomo/donna. Forse non ci hai mai pensato, ma prova a rifletterci. Il discepolo è ricettivo, è un utero: ecco perché è molto difficile per gli uomini diventare discepoli: c'è resistenza, riluttanza, lotta, un po' di ego che persiste.
I discepoli più importanti sono sempre stati donne: Maria Maddalena fu il più grande discepolo di Gesù, ma non poté divenire un'apostola, perché non poté divenire un Maestro. E anche Buddha era circondato da bellissime donne con straordinarie capacità; la stessa cosa vale per Mahavira: aveva quarantamila sannyasin, di cui trentamila donne e diecimila uomini.
La proporzione è sempre stata questa: se arrivano quattro discepoli, tre sono donne e uno è un uomo. E quest'uomo non è molto affidabile: forse è venuto per le donne, non per il Maestro. Il rischio esiste sempre.
Viceversa, i Maestri più importanti sono sempre stati uomini.
Ebbene, questo è un paradosso, ma così stanno le cose: infatti, un Maestro dev'essre estroverso in mille e un modo, per lavorare su di te.
Un Maestro deve esporsi per aiutarti, deve tenerti per mano, proteggerti, scioccarti, trascinarti nell'ignoto, spingerti: deve fare mille e una cosa, e tutte sono aggressive. Ecco il motivo! Non ha nulla a che vedere con la società dominata dal maschio. Anche in futuro, quando sarà stata raggiunta l'uguaglianza assoluta, l'uomo sarà il padre e la donna la madre. E i miracoli non accadono.
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Messaggioda mariposa azul » 02/04/2010, 14:29

Non voglio assolutamente contestare Osho perché non ho nessuna autorità e conoscenza approfondita per farlo, ma chiedo al Forum: è proprio vero che non sono esistite maestre donne o nessuno le ha volute riconoscere?
In metafisica sappiamo che molte sono le energie femminili che lavorano al pari delle energie maschili, su altri piani dimensionali, e aiutano l'umanità nella sua trasformazione.
So anche che da noi il femminino sacro non è stato ancora completamente integrato, o lo è in minima parte, non potrà essere questa la ragione di questa disparità? O, al contrario, ha proprio ragione Osho nell'affermare che solo gli uomini sono maestri e le donne discepole?
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Messaggioda shanti » 02/04/2010, 14:56

Credo che ci siano state e ci sono tuttora donne Maestre, o meglio Maestre donne, ma, quelle che ho conosciuto avevano una forte vibrazione maschile in loro.
In un seminario che ho seguito con Jason Leen, messaggero dell'Arcangelo Michele, veniva spiagato molto bene il ruolo maschile e femminile. Cerco e riporto, era molto interessante e credo che spieghi qualcosa in più.
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Messaggioda goffry » 02/04/2010, 15:25

l'identita del maestro è una creazione culturale dell 'uomo ,per identificare una persona saggia , su di essa poi si sono costruiti mille strutture sociali in base a gredenze e quant'altro .

in molte culture tribali sopratutto quelle che vivono a contatto con la natura , vedono nella loro struttura "la dona anziana saggia" , anche perche pur essendoci un equilibrio delle forze in natura ,la vita sia amimale che vegetale è improntata sul femminile .

senza nulla togliere a osho , ma lui come tanti altri maestri hanno vissuto in epoche energetiche completamente diverse , ora i ruoli mascile e femminile ,( indipendentemente dall 'integrazione sociale di quest'ultime che pagano una carenza culturale ) si sono molto avvicinati riequilibrando i loro opposti , troviamo molti uomini "uterini" sensibili molto piu emotivamente coinvolti e donne che mostrano gli "attributi" e questo è dovuto ad un inalzamento vibazionale nell 'essere umano , cosa che anche solo 30 anni fa non era pensabile perche non c'erano le decodifiche di queste frequenze .


ciao goffry
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Messaggioda shanti » 02/04/2010, 15:40

Grazie Goffry, in effetti si incontrano sempre più persone, con un grande equilibrio nelle loro polarità e lo si comprende al primo sguardo.
Il namasté che prende vita in ognuno, la Chanupa, la Sacra Pipa che solo riunendo nell'Uno il maschile e il femminile, può far salire il fumo di preghiera al cielo.
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Messaggioda Oliviero Angelo » 02/04/2010, 15:59

Si. Ovviamente si.
La datazione di questo libro era una premessa iniziale che l'introduzione e la presentazione del libro stesso avevano sottolineato.
Ed io mi sono dimenticato di premettere, altrettanto ovviamente.
Anche se i tipici difetti del maschile nell'essere discepolo, con tutto il femminile che so di avere in me, li sento presenti davvero in qualche misura...ed è innegabile che in ogni gruppo spirituale...anche nel nostro gruppo, il femminile è preponderante in forse più di 3/4.
Grazie Goffry
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Messaggioda Ospite » 02/04/2010, 16:41

Mi viene da pensare che, se in quei tempi ed in quei luoghi una donna fosse stata aggressiva (per usare un termine del brano riportato) avrebbe aggiunto aggressività e densità ad una struttura energetica/culturale già pesantissima.

Non era con l'aggressività che la Maddalena insegnava, era con l'Amore e la presenza silenziosa.

Abbiamo la fortuna di vivere in un attimo di passaggio dove ogni cosa sta tornando all'equilibrio, dove le energie scorrono libere e l'apertura scioglie ogni schema e spazza via ogni resistenza...un attimo che supera ogni limite ed ogni barriera per rivelare solo la sostanza.

In effetti è vero, ogni tanto me lo scordo e passaggi come questo mi fanno sentire tanto fortunata!

Una cosa poi la devo dire...i migliori Maestri in fatto di cucina...sono da sempre ed in tutti tempi gli uomini!!!!




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Messaggioda Oliviero Angelo » 02/04/2010, 22:50

...Non è che poco poco ti stai auto-invitando al mio ristorante?



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