L'idea che tutti gli opposti sono polari - che luce e buio, vincere e perdere, buono e cattivo sono soltanto differenti aspetti dello stesso fenomeno - è uno dei principi fondamentali del modo di vita orientale. Poichè tutti gli opposti sono interdipendenti, il loro conflitto non può mai finire con la vittoria totale di uno dei poli, ma sarà sempre una manifestazione dell'azione reciproca tra l'uno e l'altro polo. In Oriente, una persona virtuosa non è perciò quella che affronta l'impossibile compito di battersi per il bene e di sconfiggere il male, bensì quella che è capace di mantenere un equilibrio dinamico tra il bene e il male.
Questa idea di equilibrio dinamico è essenziale per il modo in cui l'unità degli opposti è sperimentata nel misticismo orientale. Non è mai un'identità statica, ma sempre un'interazione dinamica tra due estremi.
Questo punto è stato messo in evidenza in modo particolarmente ampio dai saggi cinesi con il loro simbolismo dei poli archetipici yin e yang. All'unità soggiacente allo yin e allo yang essi davano il nome di Tao e la consideravano come un processo che determina la loro azione reciproca: "Quello che fa comparire una volta l'oscuro ed una volta il chiaro, è il Senso ( il Tao).
Lunità dinamica degli opposti polari può essere illustrata con il semplice esempio di un moto corcolare e della sua proiezione. Si consideri un punto che si muove lungo una circonferenza. Se questo movimento viene proiettato su uno schermo, esso diventa una oscillazione tra due punti estremi. ( Per rispettare l'analogia con il pensiero cinese, abbiamo scritto TAO nella circonferenza e contrassegnato i punti estremi dell'oscillazione con Yin e Yang) (purtroppo non sono capace di inserire la figura del cerchio e l'asse che sono sopra il libro mia aggiunta). Il punto gira sulla circonferenza con velocità costante, ma nella proiezione rallenta quando raggiunge le estremità, inverte il moto e quindi accelera di nuovo, poi rallenta ancora una volta e così via, in cicli senza fine.
In ogni proiezione di questo tipo, il moto circolare apparirà come un'oscillazione tra due punti opposti, ma nel movimento stesso gli opposti sono unificati e superati. questa immagine di una unificazione dinamica degli opposti era in realtà profondamente radicata nella mente dei pensatori cinesi, come si può vedere dal passo del Chuang-tzu gia citato: " Che l'io e l'altro non siano più in contrapposizione è la vera essenza del Tao. Solo questa essenza, che appariva come un asse, è il centro del cerchio che risponde ai mutamenti perenni".
Fonte: tratto dal libro Il Tao della Fisica di Fritjof Capra Adelphi Edizioni. Saluti a Tutti e un abbraccio fraterno.