Alcune regole "mentali"
"La maggioranza dei nostri malesseri nasce dall'atteggiamento mentale che abbiamo verso noi stessi. Questo, per intenderci, è uno dei concetti dominanti che, nonostante epoche e culture differenti, accomuna il pensiero di tutti i Grandi Saggi.
In altri termini, concordano nell'affermare che star bene è un'arte che tocca proprio a noi apprendere. Nulla e nessuno può sostituirci in questo compito.
Mi soffermo allora su alcune considerazioni pratiche che, a mio parere, possono essere utili per prevenire i disagi psichici, per imparare a diventare più sereni, più tranquilli, per sconfiggere l'ansia e la depressione così diffuse nella vita quotidiana. Io le ho applicate, e le applico, abitualmente su me stesso e mi sono servite. Ho pensato di sintetizzarle in poche regole. Eccole.
1. NON FARE BUONI PROPOSITI
Ti orientano sul futuro e, come tali, creano ansia. In ogni istante sei nuovo: i propositi che hai in mente adesso saranno già vecchi domani. Tutto è nuovo in ogni momento: meno progetti fai, più il tuo Sè ti mostrerà le potenzialità che non vedi.
2. NON FARE BILANCI DELLA TUA VITA
Non servono, arrestano soltanto il flusso della consapevolezza. Ti portano a riflettere sul passato, ti allontanano sulla presenza a te stesso.
3. CERCA I CATTIVI PENSIERI
Vai a cercarli, liberati dal sentimento di purezza, dall' "io sono buono in un mondo di persecutori." Se li vai a cercare, non ti sorprendono. Se vengono, lasciali riposare dentro di te. Se non li ostacoli, se ne andranno. Se cerchi di mandarli via una volta per tutte, avrai perduto la tua saggezza e comunque non riuscirai a cacciarli.
4. ASSENTATI DALLE TUE AZIONI
Mentre fai le cose, guardati semplicemente come se fossi uno spettatore. Stai pranzando, stai nuotando, stai camminando, stai facendo l'amore, stai giocando, ripetiti questa frase: "Io non sono ciò che sto facendo, io non sono quello". Sentirai un dolce stato di assenza: questo è l'atto più terapeutico che puoi compiere verso te stesso.
5. SII CONSAPEVOLE
Ogni tanto, soprattutto quando provi dolore, quando ti stai intristendo, quando ti vengono in mente i soliti pensieri, ripetiti: "Io sono". "Sì, io sono", "Io vivo", "La vita scorre in me". "Io sono".
Sentirai che tutto ciò a cui dai importanza svanisce, resterà solo ciò che è necessario, disinteressato. Lentamente ti accorgerai che la felicità sgorga dal di dentro, che non dipende da chi incontri, dai successi che ottieni, dai vestiti che ti compri. Continua a fare tutto quello che facevi prima, senza sforzo e sei tu. Sì, sei proprio tu."
Raffaele Morelli