....Ed io, sono una di quei trenta milioni di persone abbracciate.. Che emozione, era ad Assisi negli anni '90.... Oltre al ricordo ho portato con me l'amore che trasmette in quell'abbraccio!!!
... OMMMM....
L'abbraccio di Amma
L'abbraccio di Amma
....Ed io, sono una di quei trenta milioni di persone abbracciate.. Che emozione, era ad Assisi negli anni '90.... Oltre al ricordo ho portato con me l'amore che trasmette in quell'abbraccio!!!
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Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre ...
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RaggiodiSole
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L'abbraccio di Amma
Carissimi...vi ho letto, nei vostri post meravigliosi, emozionati ed emozionanti. Ieri mi ha chiesto delle informazioni su di Lei una mia amica e adesso apro e Vivo attraverso i vostri scritti, ciò che avete condiviso...la Vs felicità ed emozione traspare forte fino a bucare il monitor!
Grazie a Amma, grazie a Voi
RaggiodiSole
Grazie a Amma, grazie a Voi
RaggiodiSole
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.
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drago-lontra blu
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L'abbraccio di Amma
L'unico neo, nell'articolo, dove si parla di seguaci.
Non penso che si possa minimamente parlare di seguaci, a meno che l'abbraccio del cuore non venga ANCHE LUI INQUADRATO COME MANIFESTAZONE DI UNA SETTA RELIGIOSA.
CONTINUANO A NON CAPIRNE NULLA STI GIORNALISTI DEL PIFFERO. ma capisco che dove ci sia una raccolta fondi, si arrivi a parlare di seguaci.
Ma a noi non importa, conta l'attimo fuggente, dove s'incontra la Vita.
Non penso che si possa minimamente parlare di seguaci, a meno che l'abbraccio del cuore non venga ANCHE LUI INQUADRATO COME MANIFESTAZONE DI UNA SETTA RELIGIOSA.
CONTINUANO A NON CAPIRNE NULLA STI GIORNALISTI DEL PIFFERO. ma capisco che dove ci sia una raccolta fondi, si arrivi a parlare di seguaci.
Ma a noi non importa, conta l'attimo fuggente, dove s'incontra la Vita.
L'abbraccio di Amma
L'Amore non si può inquadrare. Purtroppo la comprensione di queste cose esula da chi osserva dall'esterno, senza avere una connessione con l'essenza dell'amore e della vita.
A volte la scelta dei termini è davvero infelice, ma il messaggio è comunque arrivato a chi ha voluto accoglierlo, e tutto sommato l'articolo è abbastanza fatto bene.
Se seguace significa colui che segue, allora lo sono, perché col cuore la seguo nella luce d'amore che lei lascia nel mondo.
Ciao Raggio!
A volte la scelta dei termini è davvero infelice, ma il messaggio è comunque arrivato a chi ha voluto accoglierlo, e tutto sommato l'articolo è abbastanza fatto bene.
Se seguace significa colui che segue, allora lo sono, perché col cuore la seguo nella luce d'amore che lei lascia nel mondo.
Ciao Raggio!
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
L'abbraccio di Amma
Amma sarà di nuovo qui ad abbracciare col suo grande cuore.
Incontrare Amma è un dono e l'Abbraccio è completamente gratuito; i
biglietti vengono distribuiti per assicurare al programma uno
svolgimento armonioso.
La disponibilità e gli orari di
distribuzione dei biglietti numerati sono subordinati agli orari del
programma. Si prega perciò di arrivare in anticipo per avere la certezza
di ricevere il proprio biglietto.
DA VENERDI' 07 A DOMENICA 09 OTTOBRE
PALASESTO - SESTO SAN GIOVANNI - MILANO
Per informazioni sullo svolgimento del programma
Raul cell 3493699460 - info@amma-italia.it
Graziella 0119654040 cell 3337286701 (non telefonare durante il programma)
Aiswarya (english) +39.338.5349318 (from 6pm to 11pm) - helpdesk@amma-italia.it
Informazioni sul servizio volontario:
Ida tel. 0121202716 - progr-amma@amma-italia.it
Per i servizi alle persone disabili:
Stefania: tel. 0498800618 - cell. 3385244596
e-mail: stefania.tamble@gmail.com
Per gli addetti stampa:
Valentina +393332195217 - Michela +393487145821
ufficio-stampa@amma-italia.it
Incontrare Amma è un dono e l'Abbraccio è completamente gratuito; i
biglietti vengono distribuiti per assicurare al programma uno
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DA VENERDI' 07 A DOMENICA 09 OTTOBRE
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Graziella 0119654040 cell 3337286701 (non telefonare durante il programma)
Aiswarya (english) +39.338.5349318 (from 6pm to 11pm) - helpdesk@amma-italia.it
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Per i servizi alle persone disabili:
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L'abbraccio di Amma
.... Buongiorno a tutti...
Sarebbe bello poterla riabbracciare!!!... è stata una bellissima esperienza ad Assisi..
... Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre ...
Chiedi ed ascolta con il cuore: la risposta arriva sempre ...Re: L'abbraccio di Amma
Amma torna ad abbracciarci... Milano, dal 13 al 15 novembre 2012
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti
Re: L'abbraccio di Amma
Quest'anno non ho potuto andare di persona a ricevere il suo abbraccio ma il mio cuore è volato là...
Un articolo, pur col taglio giornalistico e forse una vena sottile di incredulità, porta una bella riflessione: "... l’immagine ha una sua bellezza: nessuno si sente debole perché ha bisogno di un abbraccio, nessuno si imbarazza nel mettere a nudo un’emozione".
Credo che anche questo sia un segno dei tempi di cambiamento, oggi ancora di più degli anni scorsi. Ed è bello vedere persone di età, ceto, sesso. provenienza diverse tra loro che arrivano tutte con lo stesso intento e sono tutte uguali davanti al sorriso e all'abbraccio di questa piccola grandissima donna. E non si imbarazzano se piangono di gioia o per un dolore acquietato, nè perché si sentono come bambini e nemmeno se come me girano con un sorriso ebete sulle labbra.
Grazie Amma dalla tua Rakshita.
Ecco l'articolo.
Mata Amritanandamayi, per tutti Amma («mamma»), è una donna minuta. Parla con voce sottile ma decisa. Abbraccia il mondo esercitando la compassione ma ha lo sguardo sempre vigile e pragmatico. Sa ridere oltre che sorridere, con ironia e complicità.
La incontro nel centro congressi di MalpensaFiere, a Busto Arsizio, mentre stringe a sé le migliaia di donne e di uomini accorsi soltanto per affondare il volto, per pochi secondi, tra le sue braccia.
«Il primo giorno gli ingressi sono stati oltre 8 mila» dicono gli organizzatori. Amma è qui, dal 13 al 15 novembre, per meditare e, soprattutto, abbracciare. Per lei i visitatori accettano ore di fila, arrivano da Napoli, Cuneo, persino dalla Germania. «Ho appena accompagnato in hotel una coppia di spagnoli venuti apposta. La seguono ovunque» racconta un tassista, tra lo stupito e il curioso – come me – di quale sia il segreto di tanto richiamo.
Amma, nata nel 1953 nel Kerala (India meridionale), inizia fin da piccola a dispensare abbracci a chi ne ha bisogno, nonostante nel suo sperduto villaggio il contatto fisico, specie con gli uomini, sia proibito.
Una dote di empatia che – coltivata nel tempo anche grazie alla spiritualità – è diventata oggi Embracing the world. Ovvero una rete globale di progetti che vanno dal soccorso ai territori colpiti dalle catastrofi (come Katrina o lo tsunami) ai programmi di autostima, istruzione e impiego per le donne povere. Il tutto, continuando a elargire abbracci: sono oltre 32 milioni nel mondo, le persone che finora hanno appoggiato la testa sulla spalla di Amma.
«Abbracciare è il modo migliore per esprimere l’amore, perché è quello che fa una madre» dice lei stessa. Che proprio sul concetto di maternità intesa come archetipo, come l’amore incondizionato (lo stesso che una madre nutre per il figlio), fonda la sua visione delle relazioni umane.
Tanto da arrivare a dire che «anche gli individui di sesso maschile devono sviluppare la maternità», ovvero «i sentimenti di compassione, pazienza e tolleranza che di solito appartengono al femminile». «Gli uomini, infatti – dice Amma –, sono come dei cubetti di ghiaccio ma si possono sciogliere, non attraverso la mente ma con l’amore». Con un abbraccio, appunto. Grazie a cui «non ci saranno più il dominio e la competizione tra i sessi ma il rispetto».
Amore come deus ex machina. Amma certo parla da guru. La fa facile, viene da dire. Pagine e pagine di riflessioni sui «mammi» contro i «machi» o sulle donne di potere a loro volta induritesi come gli uomini, e tutto si risolve con un abbraccio?
È un dato di fatto però che nel padiglione di Busto Arsizio di giovani donne e uomini disposti ad aggrapparsi a una piccola indiana ne sono arrivati tanti. Colpa dei tempi di crisi? Forse. Un campione non rappresentativo? Vero. Ma l’immagine ha una sua bellezza: nessuno si sente debole perché ha bisogno di un abbraccio, nessuno si imbarazza nel mettere a nudo un’emozione.
«L’attrattiva suscitata da Amma è indice di un cambiamento in atto» commenta lo piscologo e sociologo Enrico Cheli, docente all’Università di Siena, autore tra l’altro, del volume Relazioni in armonia (FrancoAngeli). «Nella nostra società un’interpretazione sbagliata del Cristianesimo ha portato a una demonizzazione del corpo e del contatto fisico, di cui ha risentito anche un gesto come l’abbraccio – spiega lo studioso -. Se la liberalizzazione sessuale è già acquisita, o quasi, quella affettiva sta avvenendo ora».
«Nel caso degli uomini inoltre – prosegue - la società patriarcale del passato ha aggiunto un’ulteriore forma di repressione delle emozioni, perché incompatibili con il suo spirito guerriero e autoritario. Adesso, invece, almeno le condizioni culturali sono mature per accettare che ciascuna personalità sia pluridimensionale, che contenga sia elementi maschili che femminili e che debba svilupparli entrambi per realizzarsi compiutamente».
Certo ci sono ancora i condizionamenti familiari, o anche solo l’abitudine, ma il percorso secondo il docente è iniziato. E ora sta a ciascun individuo «riconoscere i vecchi tabù ed esercitarsi per superarli».
Perché una donna possa comunque diventare una dirigente d’azienda senza mascolinizzarsi. E un uomo, direbbe Amma, sia libero di essere materno.
Senza mai il rimpianto, per entrambi, di un abbraccio mancato.
http://27esimaora.corriere.it
Un articolo, pur col taglio giornalistico e forse una vena sottile di incredulità, porta una bella riflessione: "... l’immagine ha una sua bellezza: nessuno si sente debole perché ha bisogno di un abbraccio, nessuno si imbarazza nel mettere a nudo un’emozione".
Credo che anche questo sia un segno dei tempi di cambiamento, oggi ancora di più degli anni scorsi. Ed è bello vedere persone di età, ceto, sesso. provenienza diverse tra loro che arrivano tutte con lo stesso intento e sono tutte uguali davanti al sorriso e all'abbraccio di questa piccola grandissima donna. E non si imbarazzano se piangono di gioia o per un dolore acquietato, nè perché si sentono come bambini e nemmeno se come me girano con un sorriso ebete sulle labbra.
Grazie Amma dalla tua Rakshita.
Ecco l'articolo.
Mata Amritanandamayi, per tutti Amma («mamma»), è una donna minuta. Parla con voce sottile ma decisa. Abbraccia il mondo esercitando la compassione ma ha lo sguardo sempre vigile e pragmatico. Sa ridere oltre che sorridere, con ironia e complicità.
La incontro nel centro congressi di MalpensaFiere, a Busto Arsizio, mentre stringe a sé le migliaia di donne e di uomini accorsi soltanto per affondare il volto, per pochi secondi, tra le sue braccia.
«Il primo giorno gli ingressi sono stati oltre 8 mila» dicono gli organizzatori. Amma è qui, dal 13 al 15 novembre, per meditare e, soprattutto, abbracciare. Per lei i visitatori accettano ore di fila, arrivano da Napoli, Cuneo, persino dalla Germania. «Ho appena accompagnato in hotel una coppia di spagnoli venuti apposta. La seguono ovunque» racconta un tassista, tra lo stupito e il curioso – come me – di quale sia il segreto di tanto richiamo.
Amma, nata nel 1953 nel Kerala (India meridionale), inizia fin da piccola a dispensare abbracci a chi ne ha bisogno, nonostante nel suo sperduto villaggio il contatto fisico, specie con gli uomini, sia proibito.
Una dote di empatia che – coltivata nel tempo anche grazie alla spiritualità – è diventata oggi Embracing the world. Ovvero una rete globale di progetti che vanno dal soccorso ai territori colpiti dalle catastrofi (come Katrina o lo tsunami) ai programmi di autostima, istruzione e impiego per le donne povere. Il tutto, continuando a elargire abbracci: sono oltre 32 milioni nel mondo, le persone che finora hanno appoggiato la testa sulla spalla di Amma.
«Abbracciare è il modo migliore per esprimere l’amore, perché è quello che fa una madre» dice lei stessa. Che proprio sul concetto di maternità intesa come archetipo, come l’amore incondizionato (lo stesso che una madre nutre per il figlio), fonda la sua visione delle relazioni umane.
Tanto da arrivare a dire che «anche gli individui di sesso maschile devono sviluppare la maternità», ovvero «i sentimenti di compassione, pazienza e tolleranza che di solito appartengono al femminile». «Gli uomini, infatti – dice Amma –, sono come dei cubetti di ghiaccio ma si possono sciogliere, non attraverso la mente ma con l’amore». Con un abbraccio, appunto. Grazie a cui «non ci saranno più il dominio e la competizione tra i sessi ma il rispetto».
Amore come deus ex machina. Amma certo parla da guru. La fa facile, viene da dire. Pagine e pagine di riflessioni sui «mammi» contro i «machi» o sulle donne di potere a loro volta induritesi come gli uomini, e tutto si risolve con un abbraccio?
È un dato di fatto però che nel padiglione di Busto Arsizio di giovani donne e uomini disposti ad aggrapparsi a una piccola indiana ne sono arrivati tanti. Colpa dei tempi di crisi? Forse. Un campione non rappresentativo? Vero. Ma l’immagine ha una sua bellezza: nessuno si sente debole perché ha bisogno di un abbraccio, nessuno si imbarazza nel mettere a nudo un’emozione.
«L’attrattiva suscitata da Amma è indice di un cambiamento in atto» commenta lo piscologo e sociologo Enrico Cheli, docente all’Università di Siena, autore tra l’altro, del volume Relazioni in armonia (FrancoAngeli). «Nella nostra società un’interpretazione sbagliata del Cristianesimo ha portato a una demonizzazione del corpo e del contatto fisico, di cui ha risentito anche un gesto come l’abbraccio – spiega lo studioso -. Se la liberalizzazione sessuale è già acquisita, o quasi, quella affettiva sta avvenendo ora».
«Nel caso degli uomini inoltre – prosegue - la società patriarcale del passato ha aggiunto un’ulteriore forma di repressione delle emozioni, perché incompatibili con il suo spirito guerriero e autoritario. Adesso, invece, almeno le condizioni culturali sono mature per accettare che ciascuna personalità sia pluridimensionale, che contenga sia elementi maschili che femminili e che debba svilupparli entrambi per realizzarsi compiutamente».
Certo ci sono ancora i condizionamenti familiari, o anche solo l’abitudine, ma il percorso secondo il docente è iniziato. E ora sta a ciascun individuo «riconoscere i vecchi tabù ed esercitarsi per superarli».
Perché una donna possa comunque diventare una dirigente d’azienda senza mascolinizzarsi. E un uomo, direbbe Amma, sia libero di essere materno.
Senza mai il rimpianto, per entrambi, di un abbraccio mancato.
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Re: L'abbraccio di Amma
... è successo, completamente inaspettato. Sono tornata indietro a leggere tutte le pagine che abbiamo condiviso in questo post e all'improvviso è arrivata la Sua Onda, e ho sentito il suo abbraccio caldo e forte. Mi sono riempita di brividi e le lacrime stanno scorrendo. E così ho ricevuto l'abbraccio anche quest'anno, pochi preziosi secondi, e le lacrime di gioia stanno cadendo sul pancione peloso di Gandalf che è steso tra me e la tastiera. Amma è lontana chilometri ma è venuta a trovarci micione mio.
Grazie Ammachi, con tutto il mio cuore e i suo ronf ronf.
Grazie Ammachi, con tutto il mio cuore e i suo ronf ronf.
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